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Seduta positiva per il future Ftse Mib, Wall Street mostra tono positivo nel settore tecnologico

di Alessandro Magagnolipubblicato:

Seduta positiva per il future Ftse Mib e tono positivo dei titoli tecnologici a Wall Street, mentre la Fed e il tetto del debito negli Stati Uniti attirano l'attenzione degli investitori.

Seduta positiva per il future Ftse Mib, Wall Street mostra tono positivo nel settore tecnologico

Tabella dei Contenuti

Seduta positiva lunedì per il future Ftse Mib

Seduta positiva lunedì per il future Ftse Mib, il rialzo è stato dello 0,41% a 27390 punti (i prezzi hanno oscillato tra 27245 e 27555 punti).

Nel primo giorno di negoziazioni della settimana a Wall Street, i titoli del settore tecnologico hanno mostrato un tono positivo, con particolare rilievo per i grandi nomi.

Al momento della chiusura di lunedì, gli indici statunitensi presentavano i seguenti valori: S&P 500: 4.192,63, +0,02%; Dow Jones Industrial Average: 33.286,58, -0,42% (140,05 punti); Nasdaq Composite: 12.720,78, +0,50%.

James Bullard, si è schierato a favore di ulteriori rialzi dei tassi d'interesse

Il presidente della Fed di St. Louis, James Bullard, si è schierato a favore di ulteriori rialzi dei tassi d'interesse, citando l'inflazione ancora alta.

Questa posizione riflette la preoccupazione per il persistente aumento dei prezzi, che potrebbe richiedere una risposta monetaria più restrittiva per contenerla.

James Bullard, presidente della Federal Reserve di St. Louis, ha affermato che prevede altri due aumenti del tasso d'interesse entro quest'anno per contrastare l'inflazione ancora alta.

Bullard ha sottolineato che, nonostante una significativa riduzione dell'inflazione dei consumatori rispetto al picco di giugno dell'anno scorso, i prezzi rimangono ben al di sopra dell'obiettivo di inflazione del 2% della Fed.

Ha espresso la sua preferenza per un'azione tempestiva piuttosto che ritardata. Nonostante ciò, Bullard non è un votante nelle riunioni per la determinazione del tasso d'interesse quest'anno.

Bullard ha osservato che l'economia è rimasta più robusta del previsto, con una disoccupazione ancora ai livelli più bassi dagli anni '60.

Ha sottolineato l'importanza di applicare pressione verso il basso sull'inflazione nel momento opportuno.

La Federal Reserve ha già aumentato il suo tasso di riferimento di 25 punti base nel corso di 10 incrementi consecutivi a partire da marzo 2022, come parte degli sforzi per contrastare l'inflazione.

Bullard ha anche affermato che, sebbene le probabilità di una recessione siano sopravvalutate, ci si aspetta una crescita relativamente lenta per il resto di quest'anno e fino al 2024.

Le parole di Bullard riflettono l'attenzione della Fed sul controllo dell'inflazione e sulla necessità di regolare gradualmente i tassi d'interesse per mantenere stabile l'economia.

Gli investitori saranno interessati alle decisioni della prossima riunione della Federal Reserve per comprendere meglio le intenzioni della banca centrale riguardo ai tassi di interesse futuri e alla gestione dell'inflazione.

Sono riprese le trattative a Washington sull'innalzamento del tetto del debito

Nel frattempo, le trattative sul tetto del debito negli Stati Uniti continuano, con repubblicani e democratici ancora in disaccordo.

La scadenza imminente per aumentare il limite di indebitamento nazionale aggiunge un elemento di incertezza ai mercati finanziari, con il rischio di un possibile impatto negativo sulle azioni se l'accordo non verrà raggiunto.

Gli investitori rimangono attenti a questi sviluppi, monitorando gli indici statunitensi che hanno mostrato una leggera variazione al momento della chiusura di lunedì.

Sono quindi riprese le trattative a Washington sull'innalzamento del tetto del debito degli Stati Uniti, con repubblicani e democratici ancora lontani da un accordo.

La segretaria al Tesoro, Janet Yellen, ha ribadito la scadenza del 1° giugno per aumentare il limite di indebitamento nazionale, avvertendo che il governo potrebbe esaurire i fondi entro il 15 giugno.

Il Consiglio degli Esperti Economici della Casa Bianca ha lanciato un avvertimento

Il Consiglio degli Esperti Economici della Casa Bianca ha lanciato un avvertimento secondo cui un potenziale default del debito statunitense potrebbe avere gravi conseguenze per l'economia, simili alla crisi finanziaria del 2008.

Prospettano che un default potrebbe scatenare un crollo del 45% del mercato azionario e causare una profonda recessione.

Si avvicina la scadenza per aumentare il tetto del debito all'inizio di giugno e la segretaria al Tesoro, Janet Yellen, ha adottato misure straordinarie per gestire la situazione.

Se non si raggiunge un accordo sul tetto del debito, potrebbe accadere che il Tesoro non sia in grado di effettuare pagamenti importanti, come quelli relativi alla previdenza sociale, Medicare, Medicaid e ai detentori di obbligazioni statunitensi.

La possibilità di un default del debito ha già provocato un significativo aumento del rendimento dei Treasury statunitensi a 1 mese, segnalando crescenti preoccupazioni tra gli investitori.

Il Consiglio degli Esperti Economici della Casa Bianca prevede che man mano che gli Stati Uniti si avvicinano al tetto del debito, i segnali di stress di mercato peggioreranno, portando a un aumento della volatilità nei mercati azionari e obbligazionari delle società.

Ciò potrebbe ostacolare la capacità delle aziende di ottenere finanziamenti e intraprendere investimenti produttivi, che sono fondamentali per sostenere l'attuale espansione economica.

Questi avvertimenti mettono in luce l'urgenza affinché i legislatori raggiungano un accordo sul tetto del debito al fine di evitare un potenziale tumulto economico.

L'impatto di un default sul mercato azionario e sull'economia complessiva potrebbe essere grave, influenzando non solo i mercati finanziari, ma anche il sostentamento delle persone che dipendono dai programmi governativi e la stabilità del mercato obbligazionario statunitense.

JPMorgan preoccupata dal rischio default

JPMorgan ha avvertito che, anche se gli Stati Uniti eviteranno il default, le azioni potrebbero subire un crollo ancora più significativo rispetto alla crisi del tetto del debito del 2011.

Finora, durante le trattative a Washington sul tetto del debito degli Stati Uniti, il mercato azionario ha mostrato una relativa stabilità e l'indice di volatilità Cboe, noto come "indice della paura" del mercato azionario, è rimasto vicino ai minimi registrati dopo la pandemia.

Tuttavia, secondo una nota emessa dalla società, l'esperienza del quasi-default avvenuto 12 anni fa dovrebbe essere considerata un avvertimento. Durante quel periodo, l'S&P 500 ha subito un crollo del 17% in soli due settimane.

In quell'episodio, la disputa sul tetto del debito ha portato S&P Global a declassare il rating di credito AAA degli Stati Uniti, abbassando il debito associato alla più grande economia del mondo a AA+ nell'agosto 2011.

Italia, economia in miglioramento

Per quello che riguarda l'Italia secondo un report di DBRS, nonostante gli shock degli ultimi anni, l'economia domestica sta mostrando segni di miglioramento.

DBRS, l'agenzia di rating, ha mantenuto invariato il rating dell'Italia a 'BBB high' con outlook stabile nel mese scorso.

L'agenzia ha sottolineato che l'Italia ha registrato una ripresa post-Covid migliore delle aspettative e una crescita più forte rispetto ad altri paesi.

Gli analisti prevedono che l'Italia raggiungerà un livello di crescita economica superiore a quello precedente alla pandemia, accompagnato da un miglioramento graduale del bilancio pubblico, che contribuirà alla riduzione del rapporto debito/PIL nel futuro.

Altre agenzie di rating come Moody's, Fitch e S&P Global hanno confermato il loro giudizio sull'Italia di recente, rafforzando il quadro positivo per l'economia italiana.

Il future Ftse Mib ha toccato una forte resistenza

Il future Ftse Mib ha toccato con i massimi di seduta quelli del 17 aprile a 27620 punti.

Per il momento i prezzi sono retrocessi dopo il test della resistenza, ma non hanno violato supporti rilevanti, limitandosi a testare dall'alto la linea di tendenza ribassista disegnata dal top di marzo, appena superata al rialzo.

Solo discese sotto quei livelli potrebbero interrompere la cavalcata rialzista del future verso i massimi di marzo a 28080 punti. Sotto area 27200/250 i prezzi potrebbero spingersi verso i minimi di maggio a 26285 punti.

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