Generali, reazione tiepida ai conti
pubblicato:L’assemblea dell'8 maggio sarà il vero driver dei prezzi, anche se il titolo ha già corso tanto. Il balzo a doppia cifra del dividendo allontana oggi lo scatto di prese di beneficio

Reazione poco dinamica quella di Generali oggi ai risultati del 2024 e alla presentazione al mercato (a mezzogiorno).
A metà seduta le azioni del Leone di Trieste sembrano avere già chiuso una seduta senza grande storia. Un primo allungo a 32,26 euro ha testato la trendline di breve discendente dai top del 19 febbraio a 32,66 euro, poi c’è stato un repentino affondo a 31,55 euro, tutto nei primi quattro minuti di negoziazione.
A quel punto la seduta sembrava già chiusa, anche perché i volumi di oggi non sono particolarmente brillanti, anzi sono inferiori alla media (1,42 milioni di pezzi a metà seduta).
A metà giornata il titolo passa di mano a 31,74 euro con un calo dello 0,5%, sostanzialmente in linea con il Ftse MIB. In fondo però il fatto che non siano scattate delle prese di beneficio dopo il rally del 42% del titolo nell’ultimo anno e del 13,24% negli ultimi tre mesi è già un risultato.
D’altronde il titolo tratta da qualche tempo su livelli che non vedeva dal 2007, i 32 euro con cui si confronta da qualche seduta sono un ostacolo statico rilevante oltre il quale l’obiettivo dei 33,84 euro diverrebbe il prossimo target e aprirebbe la strada su target di prezzo rintracciabili nelle quotazioni di inizio anno Duemila che ospitano anche i massimi storici a 39,27 euro a fine 2000.
C’è di che ingolosirsi insomma, anche se il grafico resta un po’ tirato dopo il rally degli ultimi mesi e l’attenzione degli operatori sembra più spostata sulla battaglia dell'8 maggio tra Mediobanca da un lato (che presenterà una lista verosimilmente simile all'attuale cda che quest'anno non presenta una lista propria) e Caltagirone e Delfin dall’altro per il rinnovo del consiglio di amministrazione che al valore concreto che questo big dell’assicurazione e del risparmio italiano ed europeo mette per iscritto in conto economico.
Non bisogna essere severi però con gli investitori speculativi in questo caso, perché la divisione tra i due schieramenti sulla più grande operazione di Generali degli ultimi tempi, la fusione dell’asset management con quello di Natixis, rende prettamente industriale anche il tema della governance. Detto questo i numeri concreti del gruppo meritano oggi un focus.
Generali i risultati in crescita del 2024
I premi lordi di Generali nel 2024 sono cresciuti di un brillante 14,2% (su un 2023 riclassificato per i piani di incentivazione) a 95,19 miliardi di euro. La media del consensus raccolta dal gruppo indicava 94,21 miliardi circa, quindi il dato batte le attese degli analisti.
Il risultato operativo del gruppo aumenta dell’8,2% a 7,295 miliardi di euro (consensus 7,231 mld).
Crescono tutte le maggiori divisioni: il risultato operativo del vita raggiunge i 3,982 mld (+6,6%, consensus 3,82 mld,), quello del danni i 3,052 mld (+5,1%, consensus 2,979 mld, quindi delude), l’asset & wealth management balza del 22,6% in termini di risultato operativo e si pone a 1,179 miliardi (consensus 1,132 mld).
Flette invece dell’1,19% dal 5,78% al 4,60% il margine dei nuovi business.
Il risultato netto normalizzato migliora del 5,4% a 3,769 mld (consensus 3,759 mld). L’utile netto è a 3,724 mld (-0,6%) e sconta una leggera flessione deludendo il consensus (3,825 mld).
I flussi di cassa netti per la holding sono balzati del 28,1% a 3,8 miliardi; la generazione normalizzata di capitale è cresciuta del 3,9% a 4,8 miliardi.
Fra le macrovariabili di bilancio sicuramente è da inserire il balzo degli asset under management complessivi che crescono del 31,6% a oltre 863 miliardi di euro.
Il patrimonio del gruppo aumenta del 4,9% a 30,389 miliardi.
Il Solvency II Ratio perde 10 punti e si pone al 210% (comunque sempre molto confortevole).
Nel 2024 Generali ha prodotto 2,45 euro di utili per ogni azione e ha concluso con successo il piano Lifetime Partner 24: Driving Growth).
I target prevedevano una crescita cumulata degli utili del 6-8%, ma nel quadriennio 2021-2024 la compagnia li ha aumentati dell’11,3% era previsto un aumento dei flussi di cassa netti per la capogruppo fino a oltre 8,5 miliardi e sono stati (per il periodo 2022-2024) pari a 9,6 miliardi.
In linea con il piano e nella parte alta del range posto tra 5,2 e 5,6 miliardi di euro la distribuzione dei dividendi che nel periodo 2022-2024 ha registrato cedole complessive per 5,5 miliardi.
Ai prezzi attuali il titolo tratta a 13,2 volte circa gli utili (P/E normalizzato) contro il 12,02x di Axa e il 16,1x di Allianz.
Generali con i risultati balza a doppia cifra la cedola e si prepara un nuovo buyback
Alla prossima assemblea, quella di fuoco che si prepara per il controllo del nuovo consiglio di amministrazione, il consiglio di amministrazione proporrà un dividendo di 1,43 euro pagabile dal 21 maggio 2025. Si tratta di un balzo a doppia cifra della cedola (+11,7%) che sicuramente incontra il favore degli azionisti. Significa in un anno l’erogazione complessiva di dividendi per 2,172 miliardi di euro. Ai prezzi attuali significa un ricco dividend yield di circa il 4,48%. Né si tratta dell’unica forma di remunerazione dei soci del Leone: nel periodo 2022-2024 ci sono stati buyback per 1 miliardo di euro, che portano la remunerazione complessiva di periodo a 6,5 miliardi. Generali ha appena concluso un piano di riacquisto di titoli propri da mezzo miliardo e intende avviare un altro buyback da mezzo miliardo quest’anno (autorizzazioni permettendo).
Generali il piano per il triennio
Il nuovo piano Lifetime Partner 27: Driving Excellence di fine gennaio ha messo nero su bianco i target.
Nel periodo 2025-2027 la compagnia punta a:
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Una crescita annua media composta cagr dell’utile per azione tra l’8 e il 10%
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Generazione di cassa oltre gli 11 miliardi di euro cumulativamente nel periodo (come visto era a 8,5 mld il target del piano precedente poi ampiamente superato).
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Una crescita media annua del dividendo per azione di oltre il 10% l’anno (con ratchet policy).
In soldoni nel triennio Generali dovrebbe distribuire dividendi per 7 miliardi di euro e realizzare buyback per almeno 1,5 miliardi di euro. Davvero niente male.