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Pronti a pagare l'acconto IMU? Ecco scadenze e informazioni di cui tenere conto

di Carla Tastini pubblicato:
2 min

L'IMU è l'imposta sugli immobili e ha una scadenza ben stabilita che sta per avvicinarsi. In questo articolo esamineremo sia la scadenza che le altre informazioni necessarie per pagare l'IMU o per godere della sua esenzione. Scendiamo nei dettagli.

Pronti a pagare l'acconto IMU? Ecco scadenze e informazioni di cui tenere conto

Il prossimo 16 giugno scadrà il pagamento dell'Acconto IMU 2022. Il Decreto Rilancio ha dato la possibilità a tutti i comuni di effettuare uno sconto del 20% sia sull'IMU che sulla TARI.

Lo sconto, però, è a discrezione e a scelta degli enti locali e si potrà ottenere solo se il pagamento dell'imposta avviene con domiciliazione bancaria o con addebito sul conto corrente.

L'IMU, la tassa sugli immobili, dovrà essere pagata su ogni immobile (case, terreni, negozi) ma non sulla prima casa. Quindi andrà pagata solo per le seconde case in poi.

L'IMU sulla casa principale non va pagata, di solito, ma va versata solo in determinate condizioni. Il semplice possesso di una casa, come residenza principale, non costituisce presupposto per l'IMU, ad eccezione degli edifici accatastati nelle seguenti categorie: A/1, A/8 o A/9.

Se invece la famiglia non risiede nell'abitazione principale, le agevolazioni riguardanti l'IMU possono riguardare solo un edificio, scelto dalla famiglia stessa. Ma andiamo per ordine, visto che le scadenze dell'IMU si avvicinano.

Cosa si intende per abitazione principale ai fini IMU?

L'abitazione principale, ai fini IMU, non è altro che l'edificio accatastato come immobile nel quale risiede anagraficamente il nucleo familiare. L'abitazione comprende anche le sue pertinenze accatastate nelle categorie C/2, C/6 e C/7. Per pagare l'acconto IMU, basta stampare il modello F24.

Quando si può evitare di pagare l'IMU sull'abitazione principale?

Avere un'abitazione principale non costituisce presupposto dell’imposta a meno che l'edificio non sia accatastato nelle categorie A/1, A/8 o A/9. L'abitazione principale e le pertinenze accatastate nelle categorie C/2, C/6 e C/7.

Le pertinenze escluse possono essere un massimo di tre ciascuna accatastata in una categoria diversa, inclusa la pertinenza iscritta in catasto unitamente all’abitazione principale (tipo soffitta o cantina). Le altre pertinenze saranno assoggettate all’aliquota ordinaria.

Cosa accade se la famiglia risiede in un altro immobile diverso dall'abitazione principale?

La legge di Bilancio 2020 legifera che, nel caso in cui la famiglia dimori abitualmente in un immobile diverso da quello principale, le agevolazioni IMU per l'abitazione principale si applicheranno ad un solo edificio scelto dalla famiglia.

Come si individua legalmente l'immobile che godrà dell'agevolazione IMU? In merito all’individuazione dell’immobile scelto dai componenti del nucleo familiare, ai fini dell’esenzione dall’IMU, durante la compilazione del modello dichiarativo, il contribuente dovrà compilare lo spazio n. 15 relativo alla “Esenzione” e scrivere nelle “Annotazioni”: “Abitazione principale scelta dal nucleo familiare ex articolo 1, comma 741, lettera b), della legge n. 160 del 2019”.

Nel caso di immobili accatastati nelle categorie A/1, A/8 e A/9, non c'è alcuna esenzione IMU.

Nel caso di abitazioni di tipo signorile, ville e palazzi di pregio artistico e storico, non è prevista alcune esenzione, né per le abitazioni principali, né per le pertinenze.