Interpump, inizio 2025 debole

di Simone Ferradini pubblicato:
1 min

Il gruppo fronteggia un contesto complesso, stime ricavi 2025 confermate ma margini a rischio

Interpump, inizio 2025 debole

Prima parte dell'anno caratterizzata dalla debolezza per i conti di Interpump. Nel trimestre gennaio-marzo i ricavi si sono attestati a 521,6 milioni di euro, in calo del 4,5% rispetto alle stesso periodo del 2025 (-7,5% a parità di perimetro e -8,1% su base organica): sotto pressione il settore Olio, penalizzato dal processo di normalizzazione della domanda, con un -12,3% (-21,4% in Nord America), mentre la divisione Acqua cresce del 15,5%. L'EBITDA scende del 7,9% a/a a 117,3 milioni, con margine sulle vendite a 22,5% contro il 23,3% di un anno fa. L'utile netto perde terreno e segna 57,0 milioni, -15,7% a/a.

Stime ricavi confermate

Il management conferma le indicazioni fornite a marzo sui ricavi per l'esercizio 2025, attesi con una variazione compresa fra -5% e +1%, "con una prima parte del 2025 ipotizzata come la più difficile". L'andamento del mese di aprile non "sembra essere stato influenzato dalle tensioni commerciali che si sono manifestate proprio nel mese".

Margini sotto pressione

Il contesto resta incerto il margine EBITDA sulle vendite è atteso in lieve calo al 22,0-22,5 per cento. Il risultato di generazione di cassa è ora atteso in linea con quello 2024, mentre a marzo era stato indicato "l'obiettivo ulteriore di mantenere e possibilmente incrementare il già importante risultato di generazione di cassa".

Argomenti

Interpump Group