L'andamento degli ultimi sei mesi delle azioni Nvidia, ha riportato alla mente i fasti lontani di inizio secolo. Allora, poi, sappiamo come andò a finire, ovvero con lo scoppio della bolla speculativa. Nvidia, al momento, ha tutte la carte in regola per prolungare la sua crescita: a patto di continuare a macinare profitti.
Nvidia, una società sulla bocca di tutti (o quasi) gli operatori di mercato da qualche mese a questa parte.
Quanto vale, ad oggi la Società? Abbondantemente superata la soglia dei mille miliardi di dollari di capitalizzazione.
Un incremento del valore azionario che sembra inarrestabile e che ha condotto l’azione a più che raddoppiare il proprio valore nel giro di appena sei mesi.
La Società tecnologica attiva nel settore dell’IA sta proseguendo nel suo momento d’oro a suon di risultati sorprendenti sia in termini di bilancio e utili, sia per ciò che concerne le quotazioni.
Tutti vogliono Nvidia, tutti vogliono cavalcare l’onda.
C’è la voglia di buttarsi alle spalle un anno complicato (il 2022) e tornare a fasti antichi, a periodi d’oro come quelli vissuti circa venticinque anni fa (che poi, però, terminarono con l’esplosione della bolla speculativa che s’era formata).
Un primo trimestre concluso con fatturato e utile per azioni superiori alle stime effettuate.
Un secondo trimestre che porta con sé attese importanti e numeri che dovrebbero certificare una volta di più l’ottimo stato di salute dell’azienda.
Sembra tutto così bello da far fatica a credere che sia anche vero, soprattutto dopo aver trascorso gli ultimi anni più a piangere che a sorridere.
Nvidia sta dirottando il business sempre più verso l’IA di cui pare pronta a prendersi il mercato.
Inoltre, anche nel gaming, in abbinamento con i nuovi sviluppi portati in dote dall’intelligenza artificiale, sono previste innovazioni importanti e significative.
Chiaro che, se l’azienda dovesse continuare a crescere con questi ritmi, le quotazioni delle azioni potrebbero beneficiare di una ulteriore spinta verso l’alto.
Ciò detto, occorre anche valutare come si muoveranno i concorrenti al fine di ridurre il gap che si è creato con Nvidia, divenuta la star del settore (il suo fondatore e Ceo, ovvero Jensen Huang è visto come una sorta di nuovo Steve Jobs).
“Finché la barca va, lasciala andare” cantava Orietta Berti un po’ di anni fa.
Questo potrebbe essere il leit motif che può accompagnare Nvidia e la quotazione delle azioni della società americana.
Come già evidenziato in precedenza, il settore dell’intelligenza artificiale è in forte sviluppo e crescita, in questo contesto storico e quindi l’azienda, ottimamente condotta, presenta sicuramente ulteriori margini di apprezzamento.
Occorre però anche valutare il fatto che, di norma, i mercati, nelle quotazioni dei titoli, incorporano già le previsioni per il futuro più o meno immediato.
Ecco che quindi, solo un trend in continuo upgrade permetterà al corso del titolo di continuare a crescere e dare soddisfazioni agli azionisti.
L'importante è sempre ragionare con la propria testa e non seguire le mode del momento.
Da non trascurare la possibilità che i competitors al momento più defilati, possano in qualche modo riuscire a ridurre l’attuale divario con Nvidia e quindi a conquistare almeno parte del terreno perduto.
Fisiologico, poi, sarà il momento di storno delle quotazioni che, prima o poi arriverà (al momento il quadro tecnico del titolo pare comunque ancora impostato in maniera positiva).
Quando ciò accadrà, sarà il momento per valutare se Nvidia sarà arrivata a fine corsa oppure se potrà continuare a cavalcare su verdi praterie verso i Campi Elisi.
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