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Varietà di notizie economiche influiscono sul mercato azionario globale

di Alessandro Magagnoli pubblicato:
4 min

Dimon, il CEO di JP Morgan, mette in guardia sull'aumento dei tassi di interesse e ricorda che la Fed potrebbe alzare i tassi al di sopra del 5%. Inflazione in costante calo ma ancora ben al di sopra del 2% obiettivo della Fed.

Varietà di notizie economiche influiscono sul mercato azionario globale

Partenza al ribasso per il future Eurostoxx 50

Partenza al ribasso per il future Eurostoxx 50. Il future cede lo 0,5% circa a 4234 punti. Il Nasdaq ha chiuso la seduta con una perdita dell'1% dopo un'inversione di tendenza nell'ultima ora. I future azionari negli Stati Uniti sono in leggera discesa, con l'S&P500 che perde lo 0,2%.

Il CEO di JP Morgan è scettico sulla discesa dell'inflazione

Gli avvertimenti del CEO di JP Morgan, Jamie Dimon, sull'inflazione hanno interrotto il clima di fiducia generale che aveva accompagnato le dichiarazioni di Jerome Powell di martedì pomeriggio. Il CEO di JP Morgan, Jamie Dimon, ha avvertito che non bisogna dichiarare la vittoria contro l'inflazione troppo presto e ha ricordato che la Federal Reserve potrebbe aumentare i tassi di interesse al di sopra del 5%.

In riferimento all'inflazione, Dimon ha dichiarato: "Le persone dovrebbero fermarsi un momento e riflettere prima di dichiarare la vittoria solo perché un mese di dati sembra positivo". "È perfettamente ragionevole che la Fed arrivi al 5% e aspetti un po'", ha detto Dimon.

Ma se l'inflazione scende al 3,5% o al 4% e rimane a quel livello, la Fed potrebbe "dover andare oltre il 5% e questo potrebbe influire sui tassi a breve e a lungo termine", ha detto.

Dal suo massimo di quasi il 7% a giugno, la misura di inflazione preferita dalla Fed si è attestata al 5% a dicembre, ben al di sopra del suo obiettivo del 2% ma in costante calo.

Mercato del lavoro Usa osservato speciale

L'attenzione degli investitori si è concentrata ieri anche sui sussidi per la disoccupazione, che sono risultati leggermente più alti del previsto. Le richieste di sussidio sono state 196.000, superiori alle 190.000 previste e in aumento rispetto alla settimana precedente.

Il dato sul mercato del lavoro, diffuso la scorsa settimana, ha alimentato la paura che la Federal Reserve sia costretta a continuare ad aumentare i tassi. I mercati scommettono su tassi vicini al 5% entro luglio, con la maggior parte degli operatori che prevede un ulteriore aumento di un quarto di punto a marzo.

Settimana prossima in arrivo i prezzi al consumo

La prossima settimana verranno pubblicati i nuovi dati sull'indice dei prezzi al consumo e sulle vendite al dettaglio, che la Fed terrà sotto stretto controllo per orientare la propria politica monetaria.

Continua la stagione delle trimestrali a Wall Street

Continua la stagione delle trimestrali a Wall Street: quasi il 70% delle società dello S&P 500 che hanno già pubblicato i loro risultati hanno registrato utili che superano le aspettative degli analisti, secondo i dati di FactSet. Tuttavia, questa percentuale è inferiore alla media triennale del 79%, secondo i dati di The Earnings Scout.

Inflazione tedesca positiva per il BTP

In Europa, a seguito del dato sull'inflazione tedesca, si è verificato un significativo calo dei tassi di mercato. Il rendimento del BTP decennale è sceso dal 4,22% del giorno precedente al 4,11%.

Come detto il dato sull'inflazione tedesca è alla base di una veloce discesa dei tassi di mercato in Europa.

Tuttavia, ci sono due misure contrastanti dell'inflazione in Germania, una a livello nazionale che mostra un aumento moderato e una armonizzata a livello europeo che mostra una diminuzione.

Questa situazione contraddittoria rende difficile per la Banca Centrale Europea decidere la prossima mossa nella sua politica monetaria. L'indice dei prezzi al consumo in Germania a gennaio è aumentato dell'8,7% su base annua, superiore rispetto all'8,6% alla fine del 2022, ma inferiore alle aspettative degli economisti che prevedevano una crescita del 9,2%.

Anche il dato su base mensile è aumentato dell'1%, valore superiore alle stime degli economisti che erano per un aumento dell'1,1% e rispetto al calo dello 0,8% di dicembre.

Candela pericolosa per il future Eurostoxx 50

Il future Eurostoxx 50 ieri ha disegnato una pericolosa candela "shooting star", un elemento che compare in presenza di forti resistenze e che per questo motivo, se l'ostacolo non viene superato, può diventare l'origine di una fase ribassista. I massimi di ieri a 4281 hanno tentato di superare quelli del 3 febbraio a 4265 ma ne sono stati respinti.

Solo una chiusura di seduta oltre area 4265 sbloccherebbe la situazione in favore del rialzo e favorirebbe il test di area 4325.

Resistenza successiva a 4380, area di massimi a gennaio 2022. Sotto il minimo del 6 febbraio a 4191 le oscillazioni delle ultime sedute si dimostrerebbero un "doppio massimo", figura ribassista con target in area 4100.

Conferme negative sotto 4172, media mobile esponenziale a 20 giorni.

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