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Lavoro autonomo occasionale e differenza con prestazione occasionale

di FTA Online Newspubblicato:

Il lavoro autonomo occasionale è diverso dalla prestazione occasionale. In quali ambiti ci sono queste differenze? Le esamineremo nell'articolo, in modo da non fare più confusione tra i due tipi di lavoro che, in comune, hanno solo la caratteristica della saltuarietà.

Lavoro autonomo occasionale e differenza con prestazione occasionale
Lavoro autonomo occasionale e differenza con prestazione occasionale
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Nell'articolo di questa mattina abbiamo visto cos'è la prestazione di lavoro occasionale, qual è la sua disciplina e quali sono i limiti economici e reddituali imposti dalla legge. Purtroppo molti fanno confusione tra la prestazione occasionale e il lavoro autonomo occasionale.

Nel lavoro autonomo occasionale rientrano attività di impresa o libere professioni che, però, vengono svolte sempre con la caratteristica della saltuarietà, dell'eccezionalità e senza continuità o regolarità e senza vincoli di coordinamento o istruzioni da parte del committente.

Com'è disciplinato il lavoro autonomo occasionale?

Il lavoro autonomo occasionale è normato dall'articolo 2222 del Codice Civile. Quindi quando una persona si impegna a svolgere un lavoro che rientrerebbe in un'attività d'impresa o di libera professione, nei confronti di un committente, senza alcuni tipo di subordinazione o vincolo, siamo nel campo del lavoro autonomo occasionale.

Pensiamo per esempio al web designer che lavora, da libero professionista, per uno o più committenti. Anche in questo caso, se non si superano alcuni limiti reddituali e di introiti, non è necessario aprire la partita Iva o versare i contributi. Ma entriamo nei dettagli di questo argomento.

Il lavoro autonomo occasionale: le innovazioni subite dopo la Legge di Bilancio 2022

La nuova legge di bilancio ha apportato delle importanti novità soprattutto per quanto concerne i tempi e le modalità di comunicazione preventiva dell'inizio del lavoro autonomo occasionale, all'Ispettorato del Lavoro competente.

La comunicazione deve essere effettuata sia dal professionista, sia dal committente. Il primo potrà inviare la comunicazione entro trenta giorni dall'inizio della collaborazione. Il secondo dovrà inviarla prima che la collaborazione inizi.

Oggigiorno e grazie alle novità della legge di bilancio, c'è una piattaforma apposita sul sito governativo, per inviare tali comunicazioni. Fino ad oggi (ma è data la possibilità di farlo fino al 30 aprile 2022) si inviava la comunicazione o tramite e-mail o tramite SMS.

Cosa accade se non viene inviata comunicazione all'Ispettorato di lavoro?

È considerata una grave violazione amministrativa, sanzionata da 500 euro a un massimo di 2.500 euro, sia per il prestatore che per il committente. L'Ispettorato deciderà autonomamente se sospendere anche l'attività di lavoro autonomo occasionale iniziata, oppure no.

Il lavoro autonomo occasionale, come la prestazione occasionale, deve avere la caratteristica della eccezionalità. Entrambi i tipi di lavoro devono essere saltuari, eccezionali, non continuativi, e non regolari.

Il lavoro autonomo occasionale, a differenza della prestazione, deve essere effettuato con i mezzi e gli strumenti propri del lavoratore. Grazie a questa caratteristica di eccezionalità, non è necessario aprire Partita Iva.

Il lavoro autonomo occasionale, a differenza della prestazione occasionale, ha dei limiti stringenti

Il lavoro non deve essere svolto all'interno della sede o dell'azienda del committente; L'attività deve essere sporadica ed eccezionale e deve essere d'impresa o di libera professione; Non deve esserci alcun vincolo lavorativo con il committente e l'attività non deve essere svolta sotto la direzione, il coordinamento o la subordinazione al committente.

Quest'ultima è la differenza principale e più importante con la prestazione occasionale, che invece è svolta dietro coordinamento e guida del committente.

La comunicazione del lavoro autonomo occasionale, cosa deve contenere?

La comunicazione che va inviata all'Ispettorato del lavoro, deve contenere questi elementi:

Dati anagrafici e commerciali di entrambe le parti; Il luogo in cui la prestazione sarà eseguita; La descrizione della prestazione; Data di inizio e fine del lavoro.

Se vengono accertate irregolarità, il lavoro autonomo occasionale può essere sospeso dall'Ispettorato del Lavoro.

Tra committente e lavoratore autonomo occasionale (che, come abbiamo accennato, non deve avere obbligatoriamente partita Iva) viene stipulato un contratto d'opera, per la validità del quale non è richiesta la forma scritta.

La ricevuta rilasciata dal lavoratore sarà una semplice ricevuta con ritenuta d'acconto del 20%. Se la ricevuta non supera i 77,47 euro di importo, non avrà bisogno nemmeno della marca da bollo; per importi superiori a questa cifra, invece, la marca da bollo è obbligatoria.

Nessun obbligo previdenziale è previsto per i redditi da lavoro autonomo occasionale che non superino i 5 mila euro all'anno. Se invece gli introiti dovessero eccedere questa somma, il lavoratore sarà obbligato ad iscriversi alla Gestione Separata Inps.

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