Lavoro freelance, cosa fare se il cliente non paga?
pubblicato:Cosa fare se il cliente non paga: ecco cosa può fare un freelance quando una fattura per un lavoro commissionato non viene saldata.

Il lavoro da freelance non è tutto rose e fiori: spesso si insiste solamente sui vantaggi di un lavoratore non dipendente può godere, come la gestione autonoma del tempo. La realtà, purtroppo, è ben diverse: qualunque sia il settore di riferimento, anche i freelance hanno molte scadenze da rispettare e, soprattutto, si trovano a dover affrontare numerosi rischi. Potrebbe ad esempio capitare, dopo la consegna di un lavoro, che il cliente alla fine non paghi la fattura emessa. In questi casi, cosa si può fare? Cerchiamo di capire come un freelance può tutelarsi da eventuali fatture non pagate.
Lavoro freelance, cosa fare se il cliente non paga?
Quello delle fatture non pagate è un incubo per molti freelance. Chi lavora in proprio lo sa bene: talvolta, può purtroppo capitare che il cliente non paghi le fatture.
In questi casi, cosa bisogna fare se un cliente non paga? Purtroppo, in molti casi l’unico rimedio è estremo: bisognerà rivolgersi a un legale.
Prima di ricorrere a un avvocato, tuttavia, è possibile inoltrare dei solleciti di pagamento. Di solito, dopo il decimo giorno di ritardo è bene inviare una semplice comunicazione, con toni cordiali e ricordando al cliente che non ha ancora effettuato il pagamento.
Se la comunicazione non ha funzionato, dopo il ventesimo giorno si può ricorrere a una telefonata di sollecito.
È consigliabile inviare un sollecito formale trascorsi almeno 35 giorni di ritardo: in questi casi è meglio utilizzare un’email.
I solleciti possono essere intensificati tra il 60esimo e il 75esimo giorno di ritardo, mentre dopo 90 giorni di ritardo si può iniziare a contattare un avvocato.
L’intervento di un legale
Quando un cliente non paga un lavoro freelance, il lavoratore può quindi ricorrere alle vie legali per recuperare le fatture non pagate. Ci sono diverse alternative da attuare quando i solleciti bonari non funzionano.
Innanzitutto, si può inviare un atto formale definito lettera di messa in mora tramite l’avvocato. Si imporrà così un termine ultimo di pagamento prima di procedere per vie legali.
In alternativa, disponendo di prove scritte, si può presentare ricorso per decreto ingiuntivo chiedendo l’intervento di un giudice.
Infine, nei casi può gravi, si può intentare una causa civile ordinaria.
Lavoro freelance: come minimizzare i rischi
Da ricordare, poi, che per tutelare il lavoro da freelance ed evitare il rischio che il cliente non paghi le fatture, è possibile utilizzare alcuni accorgimenti preliminari.
Innanzitutto, tariffe e modalità di pagamento vanno specificate chiaramente nei termini del contratto. È necessario essere chiari e non lasciare nulla al caso, per evitare brutte sorprese.
Inoltre, alcuni freelance prima di iniziare il lavoro richiedono un acconto: in questo modo, non solo si testa la serietà del cliente, ma si evita di restare totalmente senza pagamento in caso di problemi.
Per lavori consistenti e lunghi, infine, è possibile procedere col frazionamento periodico. Si tratta di una situazione vantaggiosa per entrambe le parti: il cliente non si troverà in difficoltà nel dover pagare una fattura onerosa e il freelance potrà tenere sotto controllo la situazione mentre il lavoro è ancora in itinere.