Lottomatica, un'altra seduta positiva, ecco cosa spinge il titolo
pubblicato:Borsa Italiana: BFF, le ragioni dell'affondo delle azioni

Seduta molto positiva per Lottomatica che ha guadagnato il 2,45% a 21,78 euro. I prezzi hanno oscillato tra 21,36 e 22,08.
Lottomatica continua a raccogliere consensi tra gli analisti internazionali, e l’ultimo segnale arriva da Bank of America, che ha avviato la copertura sul titolo con raccomandazione Buy e un prezzo obiettivo di 29 euro. Un livello che incorpora una visione chiaramente costruttiva sul futuro del gruppo, oggi il principale operatore italiano nel gaming, con un modello che integra in modo sempre più efficace canale digitale e rete retail.
Secondo BofA, la forza di Lottomatica non deriva da un singolo elemento, ma da una strategia pluriennale fatta di acquisizioni mirate, integrazioni ben calibrate e una capacità evidente di leggere e anticipare i cambiamenti strutturali del mercato. Il risultato è un player che, agli occhi della banca americana, ha tutte le carte per continuare a crescere con ritmi superiori alla media del settore.
Perché Lottomatica piace così tanto agli analisti
Nel loro report, gli analisti individuano alcune direttrici di crescita particolarmente solide:
Leadership consolidata: il gruppo si è affermato come operatore dominante sia online sia offline, grazie a un ecosistema integrato che crea barriere all’ingresso sempre più alte per i competitor.
Crescita attesa molto robusta: BofA stima un tasso composto di crescita annuo del +10% dell’Ebitda da qui al 2028, e addirittura del +23% per il free cash flow. Numeri che segnalano non solo espansione, ma anche una qualità crescente dei flussi finanziari.
Nuovo regime di licenze online come catalizzatore: la revisione del sistema di concessioni potrebbe accelerare il consolidamento, riducendo ulteriormente la frammentazione del mercato. Per questo, BofA intravede un potenziale aumento del valore del titolo del 5-10% oltre il target già indicato.
Tutto ciò compone un quadro di crescita strutturale, non semplicemente ciclica.
Il buyback rafforza la fiducia del management
Parallelamente al giudizio positivo degli analisti, arriva un altro segnale interessante: Lottomatica ha acquistato 530.108 azioni proprie tra il 1° e il 3 dicembre, a un prezzo medio di 21,99 euro, per un controvalore complessivo di 11,66 milioni di euro. Si tratta di una parte del programma di buyback in corso, gestito in autonomia da Goldman Sachs.
Con queste operazioni, la società detiene oggi 13,6 milioni di azioni proprie, pari al 5,403% del capitale.
Un livello significativo, soprattutto perché avviene in un contesto in cui il titolo non mostra debolezza ma una tendenza di graduale apprezzamento. In altre parole, il management sta comunicando al mercato che ritiene il valore intrinseco dell’azienda superiore alle quotazioni attuali.
Il messaggio al mercato
Sommando il giudizio positivo di BofA, le prospettive di crescita e il buyback, si delinea un quadro chiaro:
Lottomatica si sta posizionando come uno dei titoli più interessanti del comparto consumer-tech italiano per i prossimi anni.
La visibilità dei risultati, l’esposizione alla digitalizzazione del gaming e la capacità di generare cassa rendono il business particolarmente resiliente. E ora anche il sentiment degli investitori istituzionali sembra allinearsi in questa direzione.
Lottomatica, quadro grafico delicato
Il quadro tecnico di Lottomatica sta attraversando una fase di equilibrio delicato, con i prezzi che si muovono all’interno di un canale rialzista di breve periodo dopo il minimo di novembre. Questo rimbalzo, pur strutturato, si trova oggi a confrontarsi con una serie di resistenze tecniche importanti che stanno frenando l’avanzata.
La prima area significativa è 22,80 euro, livello già testato più volte e coincidente con una delle soglie tecniche più osservate dagli operatori. Una rottura confermata al rialzo di questo livello sarebbe un segnale di forza molto chiaro e aprirebbe spazio verso il target successivo, situato in area 23,90 euro, ovvero il 78,6% di ritracciamento del ribasso partito dai massimi estivi. Si tratterebbe di una conferma grafica importante, perché indicherebbe che la pressione rialzista è sufficiente a invertire seriamente la tendenza negativa dominante negli ultimi mesi.
Parallelamente, tuttavia, il supporto dinamico del canale rialzista rimane essenziale. Un ritorno dei prezzi sotto 21,20 euro avrebbe implicazioni molto più pesanti: il canale verrebbe violato al ribasso e il movimento delle ultime settimane assumerebbe i contorni di un flag di continuazione ribassista, una figura che generalmente anticipa la ripresa della tendenza discendente precedente. In questo scenario, i target tecnici convergerebbero verso 20 euro prima e 19 euro successivamente, livelli che coincidono con aree di congestione e volumi precedenti.
Per ora, il rimbalzo rimane credibile e il canale rialzista è ancora intatto. La struttura del movimento suggerisce che il mercato sta aspettando un catalizzatore – probabilmente di natura macro, vista la sensibilità recente dei mercati alla Fed – per definire la direzione del breakout.
BFF Bank, Deutsche Bank peggiora la raccomandazione
Forte accelerazione ribassista ieri per BFF Bank dopo il report di Deutsche Bank che ha confermato il prezzo obiettivo a 10,50 euro ma ha peggiorato la raccomandazione da "Buy" a "Hold". Gli analisti della banca tedesca hanno rivisto al ribasso del 12% medio le stime di utile del quadriennio 2025-2028 a causa della mancata accelerazione della redditività core e della crescita dei volumi più lenta.
Standard Ethics, agenzia indipendente di rating di sostenibilità, ha invece migliorato l'Outlook della Banca da "Stabile" a "Positivo", confermando il Corporate Standard Ethics Rating (SER) a "EE-".
Standard Ethics ha evidenziato i progressi compiuti dalla Banca in ambito di sostenibilità, grazie all'adozione di policy a copertura dei principali temi ESG, nonché all'implementazione del proprio modello di governance della sostenibilità e al miglioramento del proprio sistema di ESG Risk Management.
BFF Bank, i prezzi riaccostano i minimi di metà luglia
Con il ribasso di ieri i prezzi si sono avvicinati ai minimi di metà luglio, scendendo a ritracciare il 38,2% del rialzo partito ad aprile. Area 9,50 rappresenta un importante supporto sia nel breve che nel medio termine, al di sotto del quale si inizierebbero ad aprire crepe più ampie nella struttura del recupero visto dai bottom di aprile. Rischio elevato in tal caso di approfondimenti verso i sostegni successivi a 8,90 e 8,25 circa, baluardi che dovranno scongiurare una vera e propria inversione di tendenza.
Verso l'alto invece il titolo dovrà ora percorrere un pò di strada per riportare in equilibrio lo scenario tecnico. Segnali in tal senso solo con il superamento di quota 10,60, mentre una ripresa più duratura verrebbe favorita solo dal successivo superamento di area 11,00.
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