Nuova stretta sulla NASpI, chi rischia di perdere la disoccupazione
pubblicato:Novità per i percettori di NASpI, arriva la stretta sull'indennità di disoccupazione: chi rischia tagli all'assegno o la perdita del sussidio.

Con il nuovo decreto sulla sicurezza e le politiche attive del lavoro, recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri verranno introdotti più obblighi per i percettori della NASpI. I percettori di indennità di disoccupazione, in dettaglio, saranno ora tenuti a rispettare gli adempimenti previsti dalla piattaforma SIISL, che non servirà dunque solamente a chi percepisce ADI o SFL. I titolari di NASpI, ma anche di DIS-COLL e ISCRO, sono ora tenuti a iscriversi sulla piattaforma. Chi non rispetterà gli adempimenti rischia un taglio all’indennità di disoccupazione.
NASpI, in arrivo tagli per chi non utilizza la piattaforma SIISL
La novità più temuta dai disoccupati e inserita all’interno del nuovo decreto approvato dal CdM riguarda la riduzione e la possibile perdita della NASpI. Il nuovo decreto introduce infatti un meccanismo di penalizzazione automatica e progressiva che colpisce chi non rispetta gli obblighi di registrazione, partecipazione e accettazione delle offerte di lavoro.
Per mantenere immutato il sussidio, i disoccupati dovranno procedere all’iscrizione obbligatoria alla piattaforma SIISL. Chi percepisce la disoccupazione dovrà ora deve registrarsi entro i tempi stabiliti e completare il proprio profilo, caricando curriculum e sottoscrivendo il Patto di Attivazione Digitale.
Se questo passaggio non avviene, scatta una sanzione economica immediata. Di fatto, il disoccupato perderà un quarto della prima mensilità dell’assegno di disoccupazione.
Inoltre, il taglio è automatico, e l’INPS procederà d’ufficio, senza bisogno di ulteriori verifiche.
Dalla sospensione temporanea alla perdita del sussidio
Se, dopo la prima penalizzazione, il soggetto continua a non iscriversi o a non firmare il Patto di Attivazione, il decreto prevede la sospensione immediata del pagamento della NASpI.
E se l’inadempienza persiste, si arriva alla decadenza completa della prestazione, con la conseguente interruzione definitiva del sostegno economico.
Per rendere il sistema ancora più rigido, il Governo ha stabilito anche tempi di riattivazione: chi perde la NASpI non potrà presentare una nuova domanda se non dopo due mesi dalla decadenza.
Le stesse regole si applicano a chi percepisce DIS-COLL e ISCRO.
Nel caso dell’ISCRO, però, non è previsto l’obbligo di firmare il Patto di Servizio Personalizzato presso il Centro per l’Impiego, ma la registrazione al SIISL resta obbligatoria.
I cambiamenti sulle offerte di lavoro idonee
Ma la novità più temuta all’interno del nuovo decreto riguarda le offerte di lavoro considerate che verranno considerati idonee.
In sostanza, per i percettori di sussidi di disoccupazione, il rifiuto di un impiego proposto dal SIISL potrà comportare la decadenza immediata della NASpI.
Il decreto ha stabilito quattro criteri che serviranno per considerare idonea un’offerta di lavoro. Innanzitutto, il settore di attività coerente con il precedente lavoro e le mansioni equivalenti per competenze e responsabilità.
La retribuzione offerta dovrà inoltre essere almeno pari a quello dell’ultimo impiego, per tutelare dalle offerte sottopagate.
Infine, verrà considerato il criterio di prossimità geografica: la sede di lavoro deve trovarsi nello stesso comune del precedente impiego o, al massimo, entro un raggio di 20 chilometri.
Se tutti questi requisiti sono rispettati, l’offerta diventa vincolante e il disoccupato non potrà rifiutarla, pena la decadenza dell’indennità di disoccupazione.
Comments
Loading comments...