NVIDIA, la prima a 4 trilioni di dollari

di Simone Ferradini pubblicato:
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Il leader dei chip per l'AI raggiunge un traguardo storico a Wall Street, non la fermano nemmeno Trump e il low cost cinese

NVIDIA, la prima a 4 trilioni di dollari

NVIDIA non si ferma più. Ieri ha guadagnato l'1,8% toccando a 164,42 dollari il nuovo massimo storico e oltrepassando i 4 mila miliardi (o 4 trilioni) di dollari di capitalizzazione, prima società al mondo a raggiungere questo traguardo. Per dare un'idea delle dimensioni, il gruppo una volta famoso per le schede video dei pc e ora diventato il leader della tecnologia dedicata all'AI, ha un valore di mercato superiore a quello delle borse di Messico e Canada, oppure di tutte le società quotate del Regno Unito.

Il gigante di Wall Street, Apple e Microsoft inseguono

NVIDIA, grazie al boom dell'AI, si è messa alle spalle Apple, che era stata la prima a raggiungere i 3 trilioni a metà del 2023, ed ha preceduto Microsoft che attualmente capitalizza 3,74 trilioni e probabilmente a breve entrerà a far parte del ristrettissimo "club dei 4 trilioni". Oggi NVIDIA pesa per ben il 7,3% non su un indice qualsiasi ma sull'S&P 500, il più rappresentativo di Wall Street, addirittura il 22,1% sul settoriale S&P 500 tech sector e il 12% sul SOX, il Philadelphia SE Semiconductor Index riferimento per il comparto semiconduttori nordamericano.

Rapido rimbalzo e attesa per i dati trim2

NVIDIA si è rapidamente ripresa dalla correzione dei primi mesi dell'anno scattata dopo l'avvento di DeepSeek, la startup cinese che promette chip per l'AI molto meno costosi di quelli dei colossi del settore, e culminata ad aprile con la dichiarazione di guerra commerciale di Donald Trump. Il titolo era sceso in area 95 dollari, pertanto sui livelli attuali ha recuperato oltre il 70%, facendo segnare +22% da inizio anno, mostrando quindi una forza sottostante invidiabile. NVIDIA ha chiuso il primo trimestre con ricavi in progresso del 69% a 44,1 miliardi di dollari (per un raffronto, Eni ne ha realizzati 19,3 al cambio attuale). Per il secondo (dati in uscita il 27 agosto) il management prevede 45 miliardi più o meno 2%.