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Insieme a Nvidia chi vincerà con l'intelligenza artificiale?

di Raffaele Rovati pubblicato:
3 min

Per gli analisti Nvidia vincerà la corsa sull'intelligenza artificiale, insieme a big come Alphabet e Microsoft (e Amazon.com), ma anche Palo Alto Networks o Snowflake.

Insieme a Nvidia chi vincerà con l'intelligenza artificiale?

Il boom dell'intelligenza artificiale è arrivato e gli analisti iniziano a scommettere su chi vincerà la nuova sfida per il settore tecnologico. E quale titolo, soprattutto, trionferà a Wall Street.

Chi vincerà la corsa dell'intelligenza artificiale insieme a Nvidia

Il primo nome è ovviamente quello di Nvidia. Il colosso dei chip da anni è sulla cresta dell'onda, riuscendo a cavalcare meglio delle rivali tutti le tendenze, dal gaming, alle criptovalute, al multiverso.

E per Vivek Arya di BofA Global Research il pacchetto completo di chip accelerati, sistemi, software e sviluppatori mette Nvidia in pole position per guidare anche la corsa all'intelligenza artificiale.

Nvidia in pole position sui chip. Alphabet e Microsoft su software Ai

Altri due big sono Alphabet e Microsoft, grazie a un vantaggio chiaro e immediato nel software Ai (artificial intelligence). Hanno già adottato funzionalità Ai e non solo nei motori di ricerca.

Redmond, per altro, sembrava già potersi prendere una rivincita sulla holding di Google, grazie alla spinta ottenuta per il suo motore di ricerca Bing con l'introduzione di funzionalità di OpenAi.

Il successo di ChatGpt non ha danneggiato davvero Google (Alphabet)

Per Justin Post, analista di BofA Securities, il successo di ChatGpt (sviluppato proprio da OpenAi) e l'apparente ritardo nell'intelligenza artificiale non hanno però danneggiato davvero Mountain View.

Post ha notato che i dati sul traffico web fino al 17 maggio mostrano un andamento "stabile" per il motore di ricerca Google, "mentre Bing ha rallentato e il traffico di ChatGpt sembra moderarsi".

Alphabet ha per altro rassicurato gli investitori presentando Bard, la sua risposta al chatbot ChatGpt che alla fine non sembra in grado di impensierire Google sul core business delle ricerche web.

Nell'intelligenza artificiale Goldman Sachs punta anche su Marvell e Micron

E gli altri? Brook Dane di Goldman Sachs, scrive Barron's, ha scelto alcuni dei suoi titoli preferiti che vanno da Marvell Technology a Micron Technology, a Palo Alto Networks, a Snowflake.

Nomi scelti in base alle funzioni necessarie a fare esplodere l'intelligenza artificiale: processori, memorie, infrastrutture di rete (e quindi non si può dimenticare il cloud di Amazon.com), sicurezza.

Per Td Cowen da software generative Ai 81 miliardi di ricavi entro il 2027

Il report più esaustivo, citato sempre da Barron's, è quello pubblicato da John Blackledge, analista di Td Cowen, che prevede 81 miliardi di dollari di ricavi per i software di generative Ai entro il 2027.

Per Cowen in cima alla lista ci sono sempre Alphabet, Microsoft e Nvidia, con i primi due in anticipo nei software Ai e Nvidia leader nei chip usati per addestrare modelli di linguaggio di grandi dimensioni.

Leadership di Nvidia sull'intelligenza artificiale già concretizzata al Nasdaq

Leadership già concretizzata a Wall Street. Nvidia è rimbalzata di circa il 115% nel 2023 al Nasdaq, contro rialzi non disprezzabili del 38% e del 32% rispettivamente per le rivali Alphabet e Microsoft.

Gli analisti scommettono comunque su molte altre aziende, da Meta Platforms (Facebook) ad Adobe, da Salesforce fino ai software fiscali di Intuit. Ci sono però anche realtà che sembrano già perdenti.

Perdenti le aziende lente nel modernizzare sull'intelligenza artificiale

Jefferies cita tra gli altri Chegg (società specializzzata in istruzione online che a inizio mese aveva lanciato l'allarme sull'impatto che il boom di ChatGpt sta avendo sul suo business), Dropbox o Five9.

L'outlook è meno roseo per le aziende più vulnerabili alla rivoluzione dell'Ai. "Le aziende lente nel modernizzare stack tecnologico, talento e dati saranno in svantaggio", conclude Jefferies.