Il settore oil torna protagonista: rinnovata fiducia sugli energetici in Borsa
pubblicato:Saipem, Eni e Tenaris guidano i rialzi a Piazza Affari, beneficiando di margini in miglioramento e nuovi contratti internazionali

Petroliferi in evidenza a Piazza Affari
La seduta di ieri ha visto protagonisti i titoli del comparto petrolifero, con Eni (+1,52%), Tenaris (+2,04%) e Saipem (+1,31%), sospinti dal rialzo del prezzo del greggio. Il mercato scommette su un possibile accordo commerciale tra Stati Uniti e India, che potrebbe portare Nuova Delhi a ridurre progressivamente le importazioni di petrolio russo, riequilibrando la domanda globale e sostenendo i prezzi dell’energia.
Eni: focus su Vår Energi e dividendi
Eni riceverà una nuova cedola trimestrale di 189 milioni di dollari dalla controllata norvegese Vår Energi, parte di una distribuzione complessiva annua di 1,2 miliardi di dollari, che porta a 756 milioni gli incassi totali di Eni nel 2025. La società scandinava ha chiuso il terzo trimestre con ricavi in crescita del 16% a 2,14 miliardi di dollari, grazie all’aumento della produzione da 288 a 370 mila barili equivalenti/giorno, vicino al target di 400 mila.
Nonostante la crescita dei volumi, l’Ebit è sceso a 1,07 miliardi (da 1,19 miliardi) a causa dei minori prezzi di realizzo e dei costi iniziali dei nuovi progetti, mentre l’utile netto è calato a 152 milioni. Tuttavia, il cash flow operativo è quasi raddoppiato a 1,23 miliardi di dollari, sostenendo la solidità finanziaria del gruppo.
Il CEO Nick Walker ha ribadito che la compagnia resta “più solida che mai”, grazie alla combinazione tra crescita produttiva e disciplina finanziaria.
Gli investitori attendono ora i conti di Eni del terzo trimestre (in uscita il 24 ottobre), con stime di utile netto rettificato di circa 1 miliardo di euro, Ebit di 2,8 miliardi e produzione media a 1,72 milioni di barili equivalenti/giorno.
Secondo Jefferies, Kepler Cheuvreux e UBS, Vår Energi rappresenta circa un quinto della produzione totale di Eni e contribuisce in modo crescente alla generazione di cassa upstream.
Saipem: confermata la guidance e solidità in crescita
Saipem ha ribadito la guidance per il 2025, con ricavi attesi intorno a 15 miliardi di euro, Ebitda di 1,6 miliardi e cash flow operativo netto di circa 900 milioni, confermando anche investimenti per 500 milioni e un free cash flow positivo di almeno 500 milioni.
Nel terzo trimestre, la società ha registrato ricavi per 3,77 miliardi di euro (+1,6% a/a) e un Ebitda adjusted di 437 milioni (+28,5%), mentre l’utile netto è calato dell’8% a 81 milioni per effetto di oneri non ricorrenti. Nei primi nove mesi dell’anno, i ricavi totali sono saliti a 11 miliardi (+8,4%), con un Ebitda di 1,2 miliardi (+32,7%) e un utile netto di 221 milioni (+7,3%).
Gli ordini acquisiti ammontano a 7,5 miliardi di euro, portando il portafoglio complessivo a 30,6 miliardi. La posizione finanziaria netta pre-IFRS 16 è positiva per 844 milioni, in miglioramento rispetto ai 683 milioni di fine 2024 — segno di una gestione del capitale solida e di un modello operativo in rafforzamento, specie nei segmenti offshore e onshore E&C.
Tenaris: downgrade da parte degli analisti
Tenaris ha registrato una seduta positiva, ma il sentiment resta condizionato dai tagli delle raccomandazioni.
- •
Oddo BHF ha ridotto il target price da 13,5 a 12,5 euro, confermando underperform, e abbassato del 5% le stime di Ebitda 2025-2027.
- •
BNP Paribas Exane ha declassato il titolo da outperform a neutral, con target a 17 euro, preferendo Vallourec per il miglior posizionamento geografico e la minore esposizione ai rischi regolatori e tariffari negli Stati Uniti.
Gli analisti sottolineano come il contesto dei tubi OCTG resti debole e incerto, ma apprezzano la disciplina produttiva del gruppo italiano. Resta tuttavia la percezione che Vallourec possa colmare il divario di redditività e valutazione rispetto a Tenaris nei prossimi anni, anche in vista di una possibile operazione straordinaria con ArcelorMittal.
🔍 Sintesi finale
Il settore oil & gas europeo mostra segnali di solidità nonostante la volatilità dei prezzi del greggio.
- •
Eni beneficia della robustezza di Vår Energi e di un flusso cedolare sostenuto, in attesa di conti che potrebbero confermare la resilienza del comparto upstream.
- •
Saipem consolida la ripresa operativa e finanziaria, confermando la capacità di generare cassa e mantenere la redditività.
- •
Tenaris, pur in rialzo, resta al centro di una fase di ricalibrazione delle aspettative da parte del mercato, che privilegia competitor meglio posizionati sul piano geografico e dei costi.
Nel complesso, il comparto energetico italiano si mantiene tra i driver principali di Piazza Affari, con un equilibrio tra ritorno per gli azionisti e solidità finanziaria che, almeno per Eni e Saipem, sembra ancora in miglioramento.