L’Intelligenza Artificiale scatena la corsa agli investimenti: oltre 1.000 miliardi di dollari in infrastrutture e calcolo

di Alessandro Magagnoli pubblicato:
5 min

OpenAI, Amazon, Oracle e Microsoft intrecciano alleanze miliardarie per assicurarsi potenza di calcolo e chip Nvidia: nasce un nuovo ecosistema dove il cloud diventa la frontiera strategica dell’AI globale

L’Intelligenza Artificiale scatena la corsa agli investimenti: oltre 1.000 miliardi di dollari in infrastrutture e calcolo
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Il mondo dell’intelligenza artificiale è ormai entrato in una nuova era industriale, dove gli investimenti non si misurano più in miliardi, ma in centinaia di miliardi di dollari.

Ogni giorno si annunciano progetti titanici, partnership e nuove infrastrutture che stanno ridisegnando la mappa economica globale.

Meta accelera verso la superintelligenza

Venerdì Meta Platforms ha annunciato un piano da 600 miliardi di dollari per investimenti negli Stati Uniti nei prossimi tre anni: data center, infrastrutture e nuovi posti di lavoro, tutti al servizio della corsa verso la superintelligenza artificiale, quell’obiettivo teorico in cui le macchine superano le capacità cognitive umane.

Mark Zuckerberg, durante una cena alla Casa Bianca con Donald Trump, ha dichiarato che Meta “vuole anticipare in modo aggressivo la crescita della capacità di calcolo per essere pronta ai casi più ottimistici”.

Il gruppo ha già in cantiere decine di centri dati in costruzione: 1,5 miliardi di dollari in Texas e un maxi-finanziamento da 27 miliardi con Blue Owl Capital per l’impianto in Louisiana, il più grande nella storia dell’azienda.

L’America dei data center: la nuova corsa all’oro digitale

Meta non è sola. Oracle, OpenAI e SoftBank guidano l’iniziativa Stargate, un piano da 500 miliardi di dollari per costruire l’infrastruttura AI più estesa del pianeta, con un enorme campus nel Nuovo Messico sostenuto da un prestito da 18 miliardi di dollari organizzato da Sumitomo, BNP Paribas, Goldman Sachs e Mitsubishi UFJ.

L’obiettivo comune è uno: assicurarsi la potenza di calcolo necessaria a sostenere modelli sempre più avanzati come ChatGPT, la cui complessità cresce in modo esponenziale.

OpenAI, la rete da 600 miliardi di dollari nel cloud

Anche OpenAI si sta muovendo a ritmo record: dopo aver rinegoziato l’accordo esclusivo con Microsoft, ha firmato nuove intese con Oracle (300 miliardi), Microsoft (250 miliardi) e ora con Amazon (38 miliardi).

L’accordo con il colosso di Seattle – il primo tra i due – permetterà a OpenAI di accedere a tutta la capacità di calcolo di AWS entro il prossimo anno, sfruttando i chip Nvidia ospitati nei data center di Amazon. L’intesa dura sette anni e consente di addestrare nuovi modelli e gestire le query di ChatGPT in modo più rapido ed efficiente.

Amazon, dal canto suo, è impegnata in una espansione senza precedenti della sua infrastruttura cloud: solo l’ultimo trimestre ha segnato un +20% di crescita nei ricavi AWS, il ritmo più alto dal 2022. L’azienda ha inoltre inaugurato un campus da 11 miliardi di dollari in Indiana per Anthropic, altra stella dell’AI generativa di cui Amazon è azionista e principale fornitore cloud.

L’intelligenza artificiale come nuova geopolitica del capitale

Il risultato di questa corsa è chiaro: l’intelligenza artificiale non è più un settore tecnologico, ma un pilastro economico e strategico globale. Gli Stati Uniti stanno investendo cifre paragonabili a interi PIL nazionali per assicurarsi il controllo sulle infrastrutture digitali del futuro.

OpenAI, Meta, Amazon, Oracle e Microsoft stanno costruendo una rete di potenza di calcolo mai vista prima: una nuova forma di capitale industriale che ridefinirà non solo la competizione economica, ma anche i rapporti di forza geopolitici nei prossimi decenni.

In sintesi

L’intelligenza artificiale è diventata la nuova rivoluzione industriale. Ma, a differenza di quella dell’Ottocento, non si gioca sulle ferrovie o sull’acciaio, bensì su server farm, chip e potenza di calcolo — le nuove miniere d’oro del XXI secolo.

E quindi conviene scommettere sulla AI o no?

Perché , scommettere (ma con criterio) sul trend AI

  1. 1.

    Megatrend strutturale: l’intelligenza artificiale è oggi ciò che Internet fu negli anni 2000 e il cloud negli anni 2010. Tutte le big tech stanno riallocando capitali enormi (Meta 600 mld $, OpenAI 600 mld $, Amazon, Microsoft e Google in scia).

  2. 2.

    Effetto moltiplicatore: ogni dollaro investito in infrastrutture AI (data center, chip, energia) genera domanda in catene collegate — semiconduttori, software, cloud, utilities.

  3. 3.

    Momentum di mercato: i titoli legati all’AI continuano a catalizzare liquidità e storytelling positivo, anche in fasi di correzione generale.

Perché no, o almeno non “a occhi chiusi”

  1. 1.

    Valutazioni estreme: molti titoli AI sono già prezzati per la perfezione. Nvidia, per esempio, tratta su multipli che richiedono crescita continua a doppia cifra per anni.

  2. 2.

    Rischio di saturazione e ciclicità: la spinta infrastrutturale è enorme ma concentrata. Un rallentamento dei progetti o un eccesso di capacità (come già avvenne nel cloud) potrebbe invertire il trend.

  3. 3.

    Dipendenza geopolitica ed energetica: i chip, i data center e l’alimentazione elettrica (gigantesca) rendono l’AI un settore vulnerabile a tensioni geopolitiche e crisi energetiche.

Strategia ragionata

  • Diversificare il modo di “scommettere”: non solo su chi sviluppa modelli (OpenAI, Anthropic), ma anche su chi fornisce hardware, energia e infrastrutture (Nvidia, TSMC, ASML, utility “AI-ready”).

  • Evitare la bolla tematica pura: meglio ETF o fondi che selezionano leader solidi nel tempo, anziché inseguire le mode settoriali di breve.

  • Approccio “barbell”: combinare una quota di portafoglio orientata alla crescita AI con posizioni difensive su settori tradizionali (energia, healthtech, difesa).

Questi sono i nomi al centro della narrazione, ma anche quelli più “prezzati”

  • Diretti (AI core): Microsoft, Meta, Nvidia, OpenAI, Anthropic

  • Infrastrutturali (AI backbone): Oracle, Equinix, Arista, Schneider, Enel

ETF per investire nel trend AI

Soluzioni diversificate per chi preferisce non scegliere singoli titoli.

  • Global X Robotics & Artificial Intelligence ETF (BOTZ)

  • iShares Robotics and Artificial Intelligence ETF (IRBO)

  • VanEck Semiconductor ETF (SMH)

  • WisdomTree Artificial Intelligence ETF (WTAI)

  • L&G Artificial Intelligence UCITS ETF (AIAI) (disponibile in Europa)

  • Lyxor MSCI Robotics & AI ETF (ROAI) (Europa)

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