L’oro sfiora i 4.000 dollari: la fuga dal dollaro e lo shutdown spingono il metallo ai massimi storici
pubblicato:Mercati in cerca di equilibrio: strategie difensive e oro in portafoglio — Con il rischio di shutdown prolungato e prese di profitto sull’azionario, cresce l’interesse per ETF fisici sull’oro, Treasury a breve scadenza e settori difensivi come healthcare e utilities

Oro ai massimi storici e shutdown USA: rifugio, rischio e opportunità per gli investitori
1. L’oro corre verso i 4.000 dollari
La corsa dell’oro prosegue senza sosta: il Gold spot viaggia a 3.933 dollari l’oncia (+1,19%), mentre il Comex dicembre tocca 3.956 dollari (+1,23%).
Il metallo giallo beneficia di due forze convergenti:
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Il dollaro debole, indebolito dai dazi e dalla strategia economica aggressiva di Donald Trump, che mina la fiducia nella valuta statunitense.
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L’instabilità politica interna, con lo shutdown federale che riporta in primo piano i timori di paralisi istituzionale e rischio fiscale.
Il risultato è un massiccio flight to quality, dove oro e metalli preziosi riacquistano centralità come strumenti di protezione contro shock di sistema.
2. Lo shutdown e il rischio sistemico USA
Gli Stati Uniti vivono un nuovo shutdown governativo, con oltre 750.000 dipendenti pubblici in congedo forzato e il blocco di numerosi uffici e musei federali.
La Casa Bianca, sotto pressione, ha sospeso 18 miliardi di dollari di fondi infrastrutturali, colpendo progetti nelle città democratiche come New York.
Lo scontro politico tra repubblicani e democratici si inasprisce, mentre cresce la preoccupazione per gli effetti economici:
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minore fiducia dei consumatori,
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riduzione temporanea della spesa pubblica,
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possibile rallentamento del PIL nel Q4 2025.
Le banche d’affari iniziano a tagliare le stime di crescita e gli analisti ricordano il precedente del 2018, quando un analogo stallo politico pesò sull’economia americana e sulla fiducia dei mercati.
3. L’effetto sui mercati e la dinamica del dollaro
Il DXY (indice del dollaro USA) arretra sotto pressione politica e commerciale, con i flussi di capitale che migrano verso:
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oro fisico ed ETF correlati,
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valute rifugio (franco svizzero e yen),
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e Treasury a breve scadenza, per proteggersi dalla volatilità sui listini azionari.
Wall Street, per ora, mostra resilienza tecnica, ma il rischio di un cambio di sentiment aumenta. Se lo shutdown dovesse prolungarsi oltre la settimana, potremmo assistere a:
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presa di profitto su big tech e azioni cicliche,
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rotazione verso settori difensivi,
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rialzo della volatilità implicita (VIX).
4. Conseguenze operative per gli investitori
Nel breve termine, il mix di dollaro debole, tensione politica e fuga verso asset reali crea un contesto favorevole per strategie difensive e diversificate.
a) Coperture e posizionamento
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Aumentare l’esposizione a oro e metalli preziosi, preferendo strumenti liquidi come ETF fisici sull’oro (es. SPDR Gold Shares, iShares Physical Gold).
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Ridurre la sensibilità al dollaro: privilegiare asset denominati in euro, franco svizzero o yen.
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Integrare una quota di Treasury a 2-5 anni per bilanciare la componente rischio e mantenere liquidità di portafoglio.
b) Rotazione settoriale
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Sovrappeso su settori difensivi: utilities, healthcare, consumer staples, che storicamente performano bene in fasi di stress politico.
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Sottopeso su big tech e titoli growth, che potrebbero subire prese di profitto se il sentiment peggiora o se la liquidità globale rallenta.
c) Strategie opportunistiche
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In caso di breakout oltre 4.000 $/oncia, possibile fase di euforia speculativa: utile monitorare volumi e open interest per individuare segnali di inversione.
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Se invece il Congresso dovesse trovare un accordo rapido sul bilancio, l’oro potrebbe correggere verso 3.700–3.750 dollari, offrendo un punto d’ingresso tattico per chi non è ancora esposto.
🔎 Messaggio chiave
L’attuale fase dell’oro riflette sfiducia monetaria e instabilità politica.
Per l’investitore, non è solo una corsa speculativa: è un test sulla sostenibilità del modello USA e sulla credibilità del dollaro.
Mantenere disciplina, diversificazione e hedging tattico è oggi più importante che cercare di anticipare il picco.