Petrolio: OPEC verso nuovo incremento produzione
pubblicato:Il surplus di offerta è destinato ad ampliarsi con prezzi in calo verso area 50 dollari/barile

Il petrolio resta sotto pressione nonostante la decisione della Corte per il Commercio Internazionale degli Stati Uniti in base alla quale Trump non ha l'autorità di imporre dazi per motivi di emergenza nazionale. Una corte di appello federale ha però bloccato la decisione in attesa di esaminare l'immediato ricorso della Casa Bianca. Situazione ancora molto incerta quindi per quanto riguarda le prospettive dell'economia globale. La guerra dei dazi scatenata dal presidente USA rischia di produrre uno spostamento verso il basso della crescita economica, con effetti negativi sulle quotazioni del greggio: scarsa attività produttiva significa infatti bassa domanda di fonti di energia.
Oltre a queste incognite sul petrolio incombe anche l'ipotesi di ulteriori aumenti di produzione. Domani è in programma una riunione dell'OPEC+, il gruppo formato dal nucleo storico dei 12 Paesi esportatori di greggio (l'OPEC, creato nel 1960 da Iran, Iraq, Kuwait, Arabia Saudita e Venezuela) più altri grandi produttori (come Russia e Messico).
Secondo le indiscrezioni si va verso un nuovo incremento della produzione, probabilmente più consistente rispetto a quello da 411 mila barili al giorno deciso nei due precedenti incontri. Gli ultimi dati indicano che la domanda di petrolio sta rallentando. Importanti analisti come quelli di JP Morgan prevedono un allargamento del surplus mondiale di offerta (attualmente a 2,2 milioni di barili al giorno) e, di conseguenza, una ulteriore correzione delle quotazioni verso area 50 dollari/barile entro fine anno.