FTAOnline

Piazza Affari accelera al ribasso nel finale: vendite su Stellantis

di Simone Ferradini pubblicato:
3 min

La Borsa italiana perde terreno nella parte finale della seduta. Il FTSE Mib ha chiuso a -0,63% (performance settimanale +1,57%), il FTSE Italia All-Share a -0,61%, il FTSE Italia Mid Cap a -0,44% e il FTSE Italia STAR -0,65%.

Piazza Affari accelera al ribasso nel finale: vendite su Stellantis

La Borsa italiana perde terreno nella parte finale della seduta. Il FTSE Mib ha chiuso a -0,63% (performance settimanale +1,57%), il FTSE Italia All-Share a -0,61%, il FTSE Italia Mid Cap a -0,44% e il FTSE Italia STAR -0,65%.

Deboli le altre principali Borse europee: EURO STOXX 50 -0,34%; Londra (FTSE 100) +0,34%; Francoforte (DAX) -0,67%; Parigi (CAC 40) -0,27%; Madrid (IBEX 35) -0,59%.

Wall Street in parità subito dopo la chiusura dei mercati azionari europei: S&P 500 +0,0%, NASDAQ Composite -0,1%, Dow Jones Industrial +0,1%.

I principali dati macroeconomici della giornata

Durante la giornata sono stati pubblicati alcuni importanti dati macroeconomici: lo U.S. Bureau Of Labor Statistics (Bls, ente statistico alle dipendenze del ministero del Lavoro di Washington) ha comunicato che ad agosto i nuovi posti di lavoro USA (a esclusione del settore agricolo) si sono attestati a 187.000 unità dalle 157.000 della lettura finale di luglio (185.000 in giugno) e contro le 170.000 del consensus.

L'Institute for Supply Management (ISM) ha comunicato che ad agosto l'indice manifatturiero USA si è attestato a 47,6 punti dopo i 46,4 di luglio e contro i 47,0 del consensus.

Il Census Bureau ha comunicato che l'indice della spesa in costruzioni USA a luglio ha fatto segnare +0,7% m/m dopo il +0,6% di giugno e il +0,5% del consensus.

L’indice Pmi Hcob (Hamburg Commercial Bank) dell'Eurozona, stilato da S&P Global, è infatti salito in agosto a 43,5 punti dai 42,7 punti di luglio (43,4 punti in giugno), quando si era attestato sui minimi dai 39,4 punti del giugno 2020. Il dato è inferiore ai 43,7 punti della lettura preliminare diffusa il mese scorso.

Secondo quanto comunicato dall'Istituto Nazionale di Statistica (Istat), nel secondo trimestre 2023 il prodotto interno lordo (Pil) è cresciuto in Italia dello 0,4% annuo, in deciso rallentamento rispetto all'1,9% precedente (1,4% nell'ultimo periodo dello scorso anno) e sotto allo 0,6% della prima lettura preliminare diffusa a fine luglio. Su base sequenziale il Pil è invece calato dello 0,4% contro il rialzo dello 0,6% del primo trimestre (0,1% il declino del quarto trimestre 2022) e la flessione dello 0,3% del dato flash.

Borsa italiana: Stellantis in arretramento

A Piazza Affari ripiega Stellantis -2,19% dopo che il sindacato americano UAW ha accusato formalmente il gruppo e GM presso il National Labor Relations Board di aver rifiutato di negoziare in buona fede il nuovo contratto di lavoro. In rosso i farmaceutici Recordati -1,27% e Diasorin -0,82% La francese bioMérieux cede l'1% a Parigi in scia a dati del primo semestre negativi. Molto bene Telecom Italia +2,76% grazie al miglioramento delle valutazioni degli analisti di Barclays. In progresso Eni +1,78% grazie al rally del greggio, al report di Morgan Stanley e alle ambizioni di Vaar Energi: la controllata vuole intensificare le esplorazioni nel Mare di Barents con l'obiettivo di incrementare la produzione di idrocarburi.

L'euro accelera al ribasso

L'euro accelera al ribasso e tocca i minimi dal 29 agosto contro dollaro. EUR/USD al momento quota 1,0790 circa. BTP e spread in deciso peggioramento. Il rendimento del decennale segna 4,23% (chiusura precedente a 4,11%), lo spread sul Bund 168 bp (163) (dati MTS).

Petrolio in forte progresso

Il petrolio in ascesa, tocca i massimi da fine 2022/inizio 2023. Il future novembre sul Brent segna 87,95 $/barile, il future ottobre sul WTI segna 84,90 $/barile. Oro in correzione dal massimo dal 2 agosto a 1953 $/oncia toccato a inizio pomeriggio. Prezzo attuale in area 1938 $/oncia (oro spot). Gas positivo dopo il -11% di ieri. Il Dutch TTF Natural Gas Future ottobre segna 36,095 euro/MW, +3,0% rispetto alla chiusura della seduta precedente (39,378).