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Piazza Affari migliore in Europa con bancari e petroliferi. FTSE MIB +1,4%

di FTA Online News pubblicato:
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Piazza Affari migliore in Europa con bancari e petroliferi. FTSE MIB +1,4%.


Il FTSE MIB segna +1,4%, il FTSE Italia All-Share +1,3%, il FTSE Italia Mid Cap +0,6%, il FTSE Italia STAR +1,1%.

Mercati azionari europei positivi:
EURO STOXX 50 +0,7%, FTSE 100 +0,5%, DAX +0,9%, CAC 40 +0,6%, IBEX 35 +1,0%.

Future sugli indici azionari americani in verde: S&P 500 +0,2%; NASDAQ 100 +0,1%; Dow Jones Industrial +0,0%. Le chiusure dei principali indici USA nella seduta precedente: S&P 500 -0,61%; NASDAQ Composite -0,63%; Dow Jones Industrial -0,41%.

Mercato azionario giapponese positivo. L'indice Nikkei 225 ha terminato la seduta odierna a +0,84%. Borse cinesi poco mosse. L'indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen ha chiuso a +0,22%, l'Hang Seng di Hong Kong a -0,074%.

Euro debole dopo il rimbalzo dal minimo dal 17 marzo a 1,0635 toccato ieri pomeriggio. EUR/USD al momento quota 1,0665 circa.

BTP e spread poco mossi. Il rendimento del decennale segna 4,10% (chiusura precedente a 4,09%), lo spread sul Bund 181 bp (181) (dati MTS).

Unicredit +2,9% in ascesa: secondo indiscrezioni di Reuters è ai ferri corti con Amundi. La banca guidata da Andrea Orcel avrebbe fatto scendere la quota dei propri fondi in gestione (AUM) in capo ad Amundi sotto il target previsto dall'accordo del 2017, accettando di pagare le penali previste dall'accordo. A fine 2022 Unicredit ha siglato una partnership per la distribuzione in Italia di nuovi prodotti di risparmio gestito con Azimut. Il rinnovo dell'accordo con Amundi (scade nel 2027) sembra a questo punto improbabile.

Acquisti su Mediobanca +1,9% a 10,4950 euro: Jefferies migliora la raccomandazione sul titolo da hold a buy e incrementa il target da 10,60 a 12,40 euro. Gli analisti apprezzano il nuovo piano industriale, soprattutto per quanto riguarda lo spostamento del "focus su business a minor assorbimento di capitale (wealth management)" con contestuale riduzione dell'allocazione "di capitale sul Cib e sulla Consumer Finance".

Bene i petroliferi: il greggio è stabile sopra i minimi dal 4 maggio toccati ieri pomeriggio. Il future agosto sul Brent segna 72,90 $/barile (minimo a 71,53), il future luglio sul WTI 68,35 $/barile (minimo a 67,06). Ricordiamo che sembra molto probabile che OPEC/OPEC+ decidano un nuovo taglio della produzione di petrolio nel meeting in programma domenica prossima. Eni +2,3%, Tenaris +0,4%, Saipem +2,4%, Saras +2,9%, d'Amico International Shipping +1,6%.

Positiva Banca MPS +2,9%: Moody's ha migliorato l'outlook su long-term deposit e senior unsecured debt rating da stabile a positivo, basandosi "sull'attesa che il miglioramento del profilo creditizio della Banca [...], se confermato nei prossimi 12-18 mesi, potrebbe portare ad un upgrade del rating Baseline Credit Assessment (BCA)". Inoltre "Le prospettive positive riflettono anche l'aspettativa di Moody's che l'implementazione del piano in corso, che ha acquisito slancio grazie al recente aumento di capitale da € 2,5 miliardi, produrrà ulteriori risultati; il raggiungimento di tali obiettivi nel periodo di outlook, potrebbe portare ad un upgrade di oltre un notch dei rating di MPS".

In verde Leonardo +1,7% che approfitta della decisione del governo di rimuovere l'embargo sulla vendita di armamenti all'Arabia Saudita in virtù dell'attenuazione del conflitto in Yemen e del sostegno saudita all'opera di mediazione portata avanti dall'ONU. Il Sole 24 Ore riferisce inoltre che Leonardo potrebbe siglare contratti con l'Azerbaigian la prossima settimana in occasione della visita di una delegazione del Paese asiatico: uno di questi dovrebbe riguardare la fornitura di due aeromobili C-27J.

Moody's ha migliorato anche l'outlook di Stellantis +1,4% a positivo da stabile con rating a lungo termine Baa2 confermato.

Gli appuntamenti macroeconomici di oggi: alle 10:00 indice S&P Global-HCOB PMI manifatturiero eurozona e tasso di disoccupazione Italia, alle 10:30 indice S&P Global-CIPS PMI manifatturiero Regno Unito, alle 11:00 inflazione e tasso disoccupazione eurozona, alle 11:30 intervento Lagarde (BCE).
Negli USA alle 14:15 nuovi lavoratori dipendenti non agricoli (ADP), alle 14:30 richieste settimanali sussidi disoccupazione, indici costo e produttività del lavoro; alle 15:45 indice S&P Global manifatturiero, alle 16:00 spesa in costruzioni e indice ISM manifatturiero, alle 17:00 variazione scorte settimanali petrolio (EIA).

Simone Ferradini - www.ftaonline.com