Prezzi di benzina e diesel in calo, quanto si risparmia a dicembre 2024

di Alessia Seminara pubblicato:
3 min

In calo i prezzi di benzina e diesel, minimo storico nell'ultimo biennio: ecco quanto si risparmia in termini economici.

Prezzi di benzina e diesel in calo, quanto si risparmia a dicembre 2024

Se le notizie relative al presso del gas nel 2025 non sono particolarmente confortanti, abbiamo ottimi aggiornamenti per i consumatori italiani per quanto concerne i prezzi di benzina e diesel.

A partire dallo scorso mese di ottobre, infatti, il prezzo dei carburanti ha subito una diminuzione. Di conseguenza, il costo di benzina e diesel ha raggiunto il minimo rilevato nell’ultimo biennio. Analizziamo la situazione nei dettagli, scoprendo quanto risparmiano gli automobilisti italiani al mese di dicembre 2024.

Scendono i prezzi di benzina e diesel: quanto si risparmia?

Stando alle indagini ad opera dell’Unione Energie per la mobilità, o Unem, rispetto al 2023, i consumatori italiani, in totale, sono riusciti a risparmiare 2,7 miliardi di euro sul carburante.

Ma c’è di più, perché i prezzi di benzina e diesel sono in calo dal mese di ottobre 2024.

Il costo dei carburanti ha raggiunto il prezzo minimo dell’ultimo biennio.

In termini economici, questa riduzione ha permesso agli automobilisti italiani di risparmiare, nel 2024, circa 100 euro o poco più rispetto al 2023.

L’indagine di Unem ha messo in evidenza come, durante l’anno corrente, il consumo di petrolio greggio sia aumentato. Tuttavia, l’impatto più significativo si è avuto nel settore dei trasporti, mentre i privati, come detto, hanno registrato un risparmio.

Prezzi di benzina e diesel in calo, ma il petrolio resta la fonte energetica primaria

Nonostante la riduzione dei prezzi di benzina e diesel, le accise hanno comunque generato 700 milioni di euro in più rispetto al 2023, grazie all’aumento dei volumi di vendita.

Il gettito dell’IVA, invece, è diminuito di 300 milioni a causa delle riduzioni dei prezzi.

Inoltre, con un peso del 38,5%, il petrolio si conferma la principale fonte di energia in Italia.

Sebbene il gas naturale registri un lieve calo, poi, le fonti rinnovabili continuano a guadagnare terreno: nel 2024 hanno raggiunto il 22,2% del consumo energetico italiano.

In particolare, l’indagine dell’Unem ha evidenziato una crescita del 35% dell’idroelettrico e del 31% del fotovoltaico.

La produzione interna di biocarburanti è aumentata del 15%, compensando una riduzione del 19% nelle importazioni.

Infine, il carbone ha registrato un declino del 63%: rappresenta, ad oggi, solamente l’1,5% del consumo energetico, un minimo storico per l’Italia.

Le criticità da affrontare

L’indagine dell’Unem, comunque, non ha messo in evidenza solamente gli aspetti positivi, quali il calo al prezzo di benzina e diesel.

Altro aspetto analizzato riguarda la rete di distribuzione dei carburanti. Una rete che l’Unione ha giudicato inefficiente, se si considera che, nel 2024, circa il 20% dei distributori ha erogato meno di 400.000 litri di carburanti. Un quantitativo nettamente inferiore con la media in Europa.

Alla media europea, secondo le stime, si avvicinano solamente il 3% dei distributori.

A causa di questa criticità, l’Unem, nella persona del presidente Gianni Murano, ha sottolineato la necessità di una riorganizzazione della rete di distribuzione. Ha dunque invitato il governo a elaborare una proposta condivisa di riforma.

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