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Reddito di base UE: come funziona? Petizione in scadenza

di Miriam Ferrari pubblicato:
3 min

Cos’è e come funziona il reddito di base europeo? La raccolta firme per l’introduzione di questo nuovo sostegno è in scadenza al 25 giugno 2022: ecco come e dove firmare per avere un contributo mensile sicuro in tutta l’Europa.

Reddito di base UE: come funziona? Petizione in scadenza

Si avvicina la scadenza della petizione online per introdurre il reddito di base UE: servono almeno 1 milione di firme per presentare la proposta davanti alla Commissione. Ma di che cosa stiamo parlando?

L’iniziativa è stata promossa dai cittadini europei, nell’intento di portare davanti alla Commissione UE la proposta di introduzione di un reddito di base universale europeo in tutti gli Stati membri dell’Unione. Si tratta di un contributo minimo che spetterebbe a tutti i cittadini a prescindere da qualsiasi condizione.

La raccolta firme, però, è in scadenza al 25 giugno 2022: come e dove sostenere questa iniziativa?

Vediamo quali sono i siti web dove è possibile apporre la propria firma in favore dell’introduzione del reddito di base UE. A che punto siamo?

Reddito di base europeo: come funziona?

Il reddito di base europeo nasce da un’idea avanzata nel Settecento: tutti i cittadini hanno diritto a un sostegno minimo garantito dallo Stato, per il solo fatto di essere umani. Tale contributo deve essere garantito a tutti i cittadini a prescindere dall’età e dalle disponibilità economiche, e deve avere un importo sufficiente per garantire una vita dignitosa.

Il reddito di base europeo ha una chance di introduzione grazie a una petizione rilanciata da alcuni cittadini europei: se saranno raccolte almeno 1 milione di firme in tutta Europa, la Commissione sarà tenuta a discutere sull’introduzione del sostegno minimo per i cittadini.

Attualmente l’Italia, la Slovenia e la Spagna hanno raggiunto le firme minime necessarie per poter introdurre il reddito di base. Occorrono, però, almeno 1 milione di firme, oppure il superamento della soglia minima in almeno 7 Stati.

Reddito di base europeo: dove firmare la petizione online

Come e dove si può firmare per ottenere il reddito di base europeo? Esiste una petizione online alla quale possono aderire tutti i cittadini: in Italia hanno firmato 59 mila persone.

Per accedere alla raccolta firme occorre visitare il sito web ufficiale della petizione, inserire il Paese presso il quale si ha la cittadinanza e compilare l’apposito modulo online.

Andranno inseriti, a tal fine, i dati identificativi della persona (numero di carta di identità o passaporto), oltre al nome e cognome del firmatario.

La firma della petizione non corrisponde alla richiesta del reddito di base europeo: questa misura non è ancora stata approvata. Grazie alla raccolta firme, però, c’è una chance di presentazione della proposta davanti alla Commissione europea.

Reddito di base europeo: arriverà anche in Italia?

Il reddito di base potrebbe diventare realtà in Italia?

Le chance di approvazione della misura erano assolutamente concrete, ma ad oggi sappiamo che per portare avanti la proposta sono necessarie almeno 1 milione di firme a livello europeo. Attualmente hanno firmato poco più di 279 mila cittadini.

Anche se il nostro Paese ha superato la soglia minima richiesta per l’approvazione della misura, ciò non è sufficiente a garantire la sua introduzione. Servono almeno 7 Paesi oltre la soglia minima per poter ottenere il reddito universale europeo.

Dunque, allo stato attuale, siamo in grado di affermare che la petizione europea sull’introduzione reddito di base non ha raccolto le firme necessarie per diventare realtà. A meno che entro il 25 giugno non si riescano a raggiungere le soglie minime richieste.