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Riforma pensioni ed elezioni: quali sono le proposte dei partiti

di Amanda Sarni pubblicato:
3 min

Durante il dibattito elettorale si susseguono una serie di proposte che vedono al centro della discussione proprio una possibile riforma delle pensioni. Ma cosa succederà?

Riforma pensioni ed elezioni: quali sono le proposte dei partiti

Oggi il tema delle pensioni rappresenta sicuramente uno degli aspetti maggiormente messi in discussione anche in occasione del dibattito elettorale che sta prendendo strada già dalle settimane scorse, che vede i vari partiti politici battersi al fine di diffondere il proprio programma elettorale. È chiaro, quindi, che ciascun partito ha già delle proposte legate proprio ad una possibile riforma previdenziale, che possa tenere conto delle nuove esigenze della popolazione, sia in termini di accesso anticipato che per quanto riguarda gli importi dell’assegno.

A questo proposito, all’interno del seguente articolo andremo a fornire una panoramica generale in riferimento alle principali proposte che attualmente contraddistinguono il fulcro delle campagne elettorali portate avanti dai vari partiti politici, ponendo particolare attenzione anche ai benefici e ai vantaggi di ciascuna ipotesi in merito ad una futura riforma del sistema previdenziale.

In tal senso, quindi, saranno anche messe in evidenza quali sono le eventuali categorie di lavoratori che potrebbero essere coinvolti a tutti gli effetti dalle novità che si andrebbero a determinare qualora le eventuali proposte dei partiti politici dovessero concretizzarsi con la vittoria alle elezioni, ponendo attenzione quindi alle varie conseguenze sulle pensioni INPS.

Le principali proposte dei partiti sulla riforma delle pensioni: quali sono?

Durante la giornata del 25 settembre, gli italiani sono chiamati alle urne per scegliere il destino della prossima legislatura, dopo la fine del Governo Draghi. Tra i punti più importanti al centro del dibattito portato avanti da parte dei partiti politici durante i programmi elettorali, vi è sicuramente il tema della riforma previdenziale. Ma quali sono le varie proposte sul tema pensione?

Dunque, in merito al centro-sinistra, appare chiaro che le tematiche di maggiore interesse sembrerebbero essere quelle legate alla possibilità di accedere alla pensione anticipata, che dovrebbe essere concessa nei confronti di un numero maggiore di lavoratori.

Invece, per quanto riguarda i partiti del centro-destra, l’attenzione è stata focalizzata soprattutto sugli importi che potrebbero essere percepiti dai vari pensionati italiani, oltre che ad una possibile pensione anticipata, in vista della scadenza di Quota 102 prevista per la fine dell’anno.

Chi potrebbe essere coinvolto di più dalle conseguenze della riforma pensione

Come anticipato già in precedenza, ancora tutto può succedere per la riforma pensioni. Per capire chi sono i cittadini che potrebbero essere coinvolti maggiormente dalle nuove conseguenze della riforma sul sistema delle pensioni, occorre sempre far riferimento alle dichiarazioni e al programma elettorale di ciascun partito.

In questo caso, infatti, per quanto concerne la proposta del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle, l’effetto più grande della nuova riforma pensioni, sarebbe quello di rendere strutturali sia la pensione anticipata dell’Opzione Donna che l’APE sociale, oltre che la concessione di una Quota 41 per tutti i lavoratori.

In merito, invece, alla proposta del partito di Fratelli d’Italia sarebbe quella di provvedere ad un adeguamento degli importi previdenziali a 1.000€ per le pensioni minime oltre che per gli assegni sociali e gli assegni di invalidità civile. La conseguenza principale di una riforma pensioni come questa sarebbe sicuramente quella di una ristrutturazione di tutti i bonus considerati inutili oltre che di un ridimensionamento degli importi legati al reddito di cittadinanza.

Allo stesso tempo, con la proposta della Lega di Salvini, invece, si andrebbe a puntare maggiormente sull’introduzione della Quota 41 per tutti i lavoratori ed una proroga della validità dell’attuale Quota 102.