Saipem su resistenze di rilievo

di Giovanni Digiacomo pubblicato:
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Le quotazioni del petrolio portano i prezzi su ostacoli di rilievo, intanto procedono i lavori alla fusione con la norvegese Subsea7

Saipem su resistenze di rilievo

Saipem preme per la terza volta di seguito in questo mese di giugno sulle resistenze strategiche di quota 2,44 euro.

Il recupero del titolo della società dei servizi per l’industria energetica e le infrastrutture ha raggiunto il 54% dai minimi di aprile, ma registra anche in queste ore una nuova prova di forza con ostacoli rilevanti.

Il livello del 2,44 euro sbarra infatti il passo a una sequenza di ostacoli rilevanti a 2,54, a 2,66 e infine a 2,8 euro sui massimi di gennaio oltre i quali l’azione si confronterebbe con quotazioni che non si vedevano dal 2022.
Al contrario un passo indietro, potrebbe riportare i prezzi sui supporti 2,31 euro.

Saipem, prezzi spinti dal greggio, ma la fusione norvegese ha il suo peso

Il carburante dei recenti rialzi è una miscela degli elementi della maxi-fusione con la norvegese Subsea7 con gli input forniti dalle quotazioni del petrolio greggio.
La seduta del 24 febbraio, in cui fu scambiato sul mercato il 10% del capitale di Saipem (una società del Ftse MIB, occorre ricordarlo), non si spiegherebbe senza l’annuncio del progetto Saipem7; ma basta sovrapporre i prezzi del petrolio Brent con quelli del grafico di Saipem da inizio anno, per vedere chiaramente che anche l’oro nero ha un peso decisivo.

Per questo stesso motivo le sorti di breve periodo della società guidata dal CEO Alessandro Puliti si legano sempre di più al complicatissimo scenario della politica internazionale e alla complicatissima questione mediorientale.

Ciononostante Saipem continua anche a macinare contratti, che hanno dimostrato nel lungo periodo di potere almeno sostenere i corsi.
L’ultimo è quello appena comunicato con Sonatrach, la compagnia energetica nazionale dell’Algeria, un Paese che – come noto – è un partner energetico strategico dell’Italia. In questo caso si tratta di un progetto integrato per l’estrazione di fosfati e la produzione di fertilizzanti.

Saipem, bene il 2024 e il primo trimestre

Saipem ha comunicato nelle ultime ore anche che nessun azionista ha esercitato il diritto di recesso nell’ambito della conversione obbligatoria di tutte le 1.059 azioni di risparmio del gruppo in 74.130 azioni ordinarie: una semplificazione utile anche se marginale. L’operazione è stata approvata dall’assemblea speciale della società dell’8 maggio 2025, quindi di recente.

L’assemblea ordinaria di quello stesso giorno aveva approvato un bilancio 2024 che si è chiuso con un utile da 306 milioni di euro a fronte dei 179 milioni di euro del 2023.
È stata approvato in quel giorno anche il dividendo sulle ordinarie da 0,17 euro.

Anche nel primo trimestre Saipem ha continuato a cresce con un bel balzo del 15,5% dei ricavi a 3,518 miliari di euro. L’ebitda adjusted è aumentato ancora di più, +31% a € 351 mln. L’utile netto è cresciuto del 35,1% a 77 milioni di euro. I nuovi ordini da 2,1 miliardi hanno portato il portafoglio ordini a 33 miliardi di euro, ma questi sono già dati da incrociare con i dati del merger con Subsea7 che punta da subito a un portafoglio da 43 miliardi.