Ferragamo rinasce in Borsa: +12% dopo trimestrale sopra le attese, il mercato torna a credere nel rilancio

di Alessandro Magagnoli pubblicato:
5 min

Analisti più ottimisti ma cauti: “Il peggio sembra alle spalle, ma servirà continuità”. Attesa per la nomina del nuovo CEO e per il consolidamento del piano di rilancio

Ferragamo rinasce in Borsa: +12% dopo trimestrale sopra le attese, il mercato torna a credere nel rilancio

Salvatore Ferragamo: la svolta sembra vicina, il mercato torna a credere nel rilancio

Salvatore Ferragamo torna sotto i riflettori dei mercati finanziari dopo mesi di difficoltà, con un rialzo in Borsa di oltre il 12% a 7,07 euro e picchi intraday fino a 7,29 euro. Il movimento esplosivo del titolo arriva in scia alla pubblicazione dei risultati del terzo trimestre, che hanno superato le attese e riacceso la speranza che il gruppo fiorentino sia finalmente entrato in una fase di inversione positiva.

Ricavi oltre le attese e segnali di ripresa dal retail

Nel trimestre luglio-settembre, Ferragamo ha registrato ricavi per 221 milioni di euro, in aumento dell’1,7% su base annua, superando le stime di consenso (208 milioni). La crescita, seppur contenuta, assume un significato strategico: segna un primo punto di svolta dopo oltre un anno di contrazione, soprattutto in un contesto di mercato ancora debole per il lusso.

Determinante è stata la domanda negli Stati Uniti, dove le vendite sono salite del 15,6%, a conferma di una ritrovata centralità del marchio in uno dei mercati più competitivi e dinamici al mondo. La solidità del retail nordamericano ha compensato la debolezza dell’area Asia-Pacifico (-10,5%), dove la spesa per beni di lusso resta frenata da un contesto macroeconomico e geopolitico difficile, ma che ha mostrato un leggero miglioramento rispetto ai trimestri precedenti.

Il management ha sottolineato che i primi effetti del piano d’azione presentato a luglio stanno iniziando a manifestarsi, in particolare nella performance del canale retail, che ha segnato la miglior crescita dal quarto trimestre 2022.

Analisti più ottimisti, ma la cautela resta

Il nuovo slancio operativo ha attirato l’attenzione delle principali case d’investimento, che pur mantenendo prudenza, riconoscono progressi tangibili.

  • Barclays, che mantiene un giudizio underweight e un target price di 3,5 euro, parla di “segnali incoraggianti” e di un ritorno di interesse dei consumatori verso il brand, soprattutto negli USA.

  • Citi, con raccomandazione neutral, si attende un miglioramento del consensus su ricavi e redditività nella parte finale dell’anno, ma invita alla pazienza, ricordando che “molteplici piani di rilancio non hanno avuto successo” in passato.

  • Intermonte, anch’essa su una posizione neutrale, sottolinea che sarà necessario verificare nei prossimi trimestri la sostenibilità della ripresa, quando la base di confronto diventerà più impegnativa.

  • Intesa Sanpaolo (underperform, target 4,5 euro) segnala vendite superiori del 3,6% alle proprie attese e una ripresa generalizzata sia nel retail che nel wholesale, in particolare nel comparto calzature.

  • Equita Sim mostra maggiore fiducia: alza il target price dell’11% a 6,1 euro, rivedendo al rialzo le previsioni di fatturato per il periodo 2025-2027 (+2-3%) e dell’Ebit 2027 (+9%), confermando la raccomandazione hold.

Un marchio storico alla ricerca di una nuova identità

Ferragamo, fondata nel 1927 e simbolo dell’eleganza italiana, ha vissuto negli ultimi anni un periodo di transizione difficile. La strategia di rilancio avviata sotto la guida dell’ex CEO Marco Gobbetti non ha prodotto i risultati sperati, e dal marzo 2024 l’azienda è senza amministratore delegato. Il processo di selezione del nuovo vertice è in corso, come confermato dal board member Ernesto Greco, e si punta a individuare una figura capace di accelerare il cambiamento.

Nel frattempo, la società ha avviato una ristrutturazione interna volta a migliorare l’efficienza e ridefinire il posizionamento del brand verso un pubblico più giovane e cosmopolita, mantenendo al contempo il legame con l’artigianalità e il lusso Made in Italy.

Il piano industriale, che punta al raddoppio dei ricavi nel medio periodo, si concentra su tre direttrici:

  1. 1.

    Rafforzamento del canale retail, attraverso una maggiore integrazione tra negozi fisici e digitali.

  2. 2.

    Sviluppo di collezioni più contemporanee, con particolare attenzione al segmento calzature, che sta mostrando la crescita più promettente.

  3. 3.

    Espansione selettiva nei mercati a più alto margine, in particolare Stati Uniti ed Europa, mentre in Asia si punta a un rilancio più graduale.

Un contesto di mercato in miglioramento

Il rimbalzo di Ferragamo si inserisce in un momento in cui tutto il comparto del lusso sembra mostrare segnali di stabilizzazione. Colossi come Hermès, LVMH, Kering e L’Oréal hanno segnalato un rallentamento della contrazione e primi segnali di recupero, soprattutto nel segmento premium e negli accessori.

In questo scenario, Ferragamo – che era stata tra le più penalizzate dal rallentamento asiatico – appare ora in una posizione più favorevole per beneficiare del rinnovato appetito dei consumatori, specie in Nord America.

Conclusione: il mercato torna a credere nella rinascita

Dopo anni di risultati deludenti e strategie di rilancio incompiute, Ferragamo sembra aver finalmente imboccato una fase di riposizionamento concreto. I dati del terzo trimestre e la reazione del mercato mostrano una fiducia rinnovata nella capacità del gruppo di reinventarsi, pur restando aperta la sfida di consolidare questi segnali in una crescita duratura.

Come sottolineano gli analisti, “il peggio sembra alle spalle, ma serve continuità”. La prossima nomina del nuovo CEO sarà il vero banco di prova per capire se la storica maison fiorentina potrà tornare tra i protagonisti del lusso globale.

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