Torna il Santa Rally? Mercati in risalita tra dati macro deboli, Fed più morbida e la scossa competitiva di Google nell’AI
pubblicato:I dati Usa su retail sales, PPI e occupazione confermano un’economia in rallentamento. La fiducia dei consumatori crolla, l’ADP rileva un mercato del lavoro più fragile. Tutti elementi che alimentano la speranza di un taglio dei tassi già a dicembre da parte della Fed

Torna il Santa Rally? Tra dati macro deludenti, Fed più morbida e il grande terremoto nei chip
Mercati in ripresa: il rally torna a farsi vedere nonostante Nvidia
La seduta di martedì ha riportato ottimismo a Wall Street, con il Dow Jones Industrial Average in rialzo di oltre l’1%, grazie a un recupero robusto nel pomeriggio che ha coinvolto otto dei settori dell’S&P 500. Un risultato sorprendente, considerando il tonfo di Nvidia (-3,5%), colpita dalle indiscrezioni sulla crescente concorrenza di Google nel settore dei chip per l’intelligenza artificiale.
Al contrario, Alphabet/Google è salita oltre l’1%, proseguendo il proprio rally che la sta spingendo verso una valutazione da 4.000 miliardi di dollari, sorpassando Microsoft in capitalizzazione per la prima volta dal 2018. Un fatto che segna un vero cambio di leadership nel settore tech, soprattutto nel cuore della corsa all’AI.
Il dato chiave è uno: tutti i Magnificent Seven salgono, tranne Nvidia. Non un dettaglio, ma un segnale di rotazione interna al gruppo di colossi tech che guida il mercato da anni.
Dati macro deboli, consumatori più cauti: ma la Fed potrebbe diventare più “soft”
Il rally è stato alimentato dai dati macroeconomici, che pur essendo deboli, stanno alimentando la speranza di una Federal Reserve più morbida già nella riunione di dicembre.
Ecco i numeri più rilevanti:
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Retail Sales +0,2%, meno delle attese (+0,3%), segnalano consumi in frenata.
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PPI +0,3%, in linea con le stime, ma ancora troppo alto per la Fed.
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Consumer Confidence crollato da 95,5 a 88,7, sotto le attese.
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ADP registra -13.500 posti privati a settimana, un segnale di ulteriore raffreddamento del mercato del lavoro.
Tutto questo compone un quadro chiaro:
➡️ domanda interna debole, consumi prudenti, prezzi rigidi, occupazione meno solida.
Proprio questo mix, storicamente, è il terreno ideale per un cambio di passo della Fed.
Non a caso:
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John Williams (Fed NY) ha parlato di taglio nel breve termine.
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Christopher Waller ha invocato un taglio imminente.
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Susan Collins (Boston Fed) è più cauta, ma ammette che “i rischi sono bilanciati”.
Le probabilità di un taglio dei tassi a dicembre, secondo i futures, sono ormai tornate a salire in modo significativo.
Questo sostegno monetario, reale o atteso, è la benzina ideale per un Santa Rally che fino a una settimana fa sembrava improbabile.
Consumi in rallentamento ma non in crisi: i retailer sorprendono
Malgrado i segnali macro deboli, molte aziende del retail mostrano dati più solidi:
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Walmart, Best Buy, Dick’s, Burlington e Kohl’s hanno alzato la guidance.
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I consumatori non smettono di spendere, ma cercano valore.
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Crescono i segmenti “value” come TJX, Gap e gli off-price retailer.
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L’unica categoria di servizi in forte aumento resta bar e ristoranti (+0,7%).
Il quadro è duplice:
✔️ le famiglie a reddito alto mantengono i consumi
✖️ quelle a reddito basso tagliano dove possono
Ma nel complesso gli Stati Uniti entrano nella stagione natalizia con consumi resilienti, anche se più selettivi.
Il nuovo terremoto nel mondo dei chip: Google insidia Nvidia
È vero che Nvidia ha perso terreno nella seduta di martedì, ma la ragione è probabilmente molto più strategica che tattica.
Secondo un report, Meta e Google sono in trattativa per miliardi di dollari di chip AI, con Meta che potrebbe utilizzare le TPU di Google dal 2027 e addirittura affittarne una parte già nel 2026.
Google punta a:
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Penetrare il mercato dominato da Nvidia, puntando al 10% delle sue entrate
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Offrire alternative più economiche e con maggiore sicurezza
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Monetizzare i propri data center come infrastruttura AI
Alphabet sta spendendo cifre colossali:
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91–93 miliardi di dollari di capex nel 2025 (+75%)
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Triplo della media degli anni pre-2023
E lo sta facendo con:
✔️ enormi flussi di cassa
✔️ pochissimo debito
✔️ una posizione dominante nella pubblicità che resta intatta
Meta, dal canto suo, sta investendo 600 miliardi in tre anni, molti dei quali destinati all’AI.
Il risultato è evidente:
➡️ Sta nascendo un duopolio alternativo a Nvidia: Google + Meta
➡️ Il mondo dei chip AI non è più un monologo di Nvidia
E questo ha implicazioni fortissime, sia sul mercato che sulla geopolitica tecnologica.
Conclusione: un cocktail perfetto per un Santa Rally… con qualche incognita
Tirando le somme:
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Dati macro più deboli = Fed più morbida
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Tech in recupero = sentimento positivo
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Nuovi trend nei chip = rotazione interna, non fuga dal settore
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Retail solido = consumi non collassano
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Mercati che reggono nonostante Nvidia = segnale di forza
Questi ingredienti, storicamente, hanno favorito un rally di fine anno.
Il rischio?
L’inflazione del PCE di fine mese, che sarà il vero test della Fed.
Ma al momento il vento sembra tornato a soffiare nella direzione giusta.
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