DAX: tra stagnazione economica e segnali tecnici di rischio inversione
pubblicato:Il grafico del DAX lancia un allarme: rischio doppio massimo e livelli chiave da monitorare. L’indice completa un’onda 3 estesa, ma si trova ora a difendere area 23.000: la rottura aprirebbe spazio a un’inversione più profonda

Germania in Stallo: Il DAX rallenta mentre la “locomotiva d’Europa” fatica a ripartire
Debolezza macro persistente: PIL fermo e fiducia in calo
Analisi tecnica: il DAX rischia un’inversione dopo un ciclo rialzista ormai maturo
La locomotiva tedesca non riparte: economia in stagnazione
Il terzo trimestre del 2025 conferma ciò che ormai è un trend strutturale: la Germania non sta crescendo. Secondo Destatis, il PIL tedesco è avanzato solo dello 0,3% su base annua, mentre rispetto al trimestre precedente la crescita è pari a 0%. Una stagnazione piena, che si inserisce in un quadro più ampio di progressivo indebolimento dell’economia europea.
A peggiorare il sentiment è arrivato anche il nuovo dato sull’indice IFO, che misura la fiducia delle imprese: 88,1 punti, in calo rispetto agli 88,4 di ottobre e sotto le attese (88,5).
Il quadro che emerge è chiaro:
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La componente “situazione attuale” migliora leggermente
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La componente “aspettative” peggiora in modo significativo
Il messaggio è univoco: la speranza di una ripresa forte si sta affievolendo.
Il manifatturiero – tradizionale motore dell’export tedesco – rivede al ribasso le proprie aspettative, mentre il settore retail rimane nervoso, con volumi che non accelerano in vista della stagione natalizia. Le costruzioni continuano a soffrire domanda debole e costi elevati.
Gli unici settori in area positiva restano servizi, turismo e logistica.
Bundesbank: stagnazione nel 2025, ripresa solo nel 2027
Le più recenti stime della Bundesbank confermano un quadro tutt’altro che brillante:
Le previsioni aggiornate
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2025: stagnazione, con PIL reale in crescita 0%
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Q3 2025: nessun miglioramento, economia ancora in fase piatta
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2026: crescita debole, inferiore alle attese precedenti
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2027: ripresa più significativa, ma ancora da verificare
Le cause principali
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Dazi USA sui prodotti europei, che penalizzano l’export tedesco
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Apprezzamento dell’euro, che riduce competitività
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Debolezza della domanda interna
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Contesto globale incerto, investimenti in rallentamento
Anche il mercato del lavoro mostra segnali di affaticamento:
l’occupazione scende dello 0,1%, disoccupazione stabile al 6,3%, mentre i nuovi accordi salariali prevedono aumenti inferiori rispetto ai due anni precedenti.
L’inflazione resta poco sopra il 2%, ma la domanda interna non beneficia del miglioramento dei prezzi.
Analisi tecnica: il DAX è arrivato alla fine di un ciclo?
Il grafico settimanale del DAX mostra una struttura tecnica interessante, che potrebbe segnare la fase conclusiva di un grande ciclo rialzista iniziato nel post-Covid.
La lettura tramite onde di Elliott
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Onda 1: il grande rialzo 2020–2021
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Onda 2: la correzione del 2022
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Onda 3: l’impulso rialzista 2023–2024, esteso 1,618 volte onda 1, una proporzione tecnica tipica nei mercati direzionali
L’estensione a 1,618 di onda 3 è un classico segnale di esaurimento dell’impulso, possibile l'avvio di un'onda 4 correttiva che ha spazio per estendere anche fino al top di onda 1, quindi fino ai 16.300 punti circa.
Il rischio attuale: doppio massimo sul DAX
La price action nel 2025 ha costruito una zona di congestione in area 25.000 punti con una struttura che ricorda da vicino un potenziale doppio massimo.
Il livello chiave
📌 23.000 punti: è il supporto critico.
Una chiusura settimanale sotto questo livello:
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confermerebbe il doppio massimo
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avvierebbe un’inversione strutturale del trend
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proietterebbe target ribassisti verso 21.000 – 20.000 punti
Tuttavia…
Finché il supporto regge, non si può escludere un tentativo di ripartenza, ma:
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il momentum è calante
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i massimi non vengono più aggiornati
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il ciclo economico tedesco non fornisce catalizzatori bullish
La fase attuale è quindi di rischio elevato di inversione, con un mercato in cui le correzioni potrebbero essere più profonde rispetto agli ultimi anni.
Conclusioni: un indice a un bivio
L’economia tedesca sta vivendo la fase più debole dell’ultimo decennio, e la situazione non sembra destinata a migliorare nel breve. Il DAX, pur rimanendo su livelli storicamente elevati, mostra una crescente fragilità tecnica.
Cosa monitorare ora
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Chiusure settimanali sotto 23.000 → segnale ribassista strutturale
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Dati su PIL, export e IFO nei prossimi mesi
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Impatti dei dazi USA e dell’euro forte
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Settore industriale: è il vero termometro dell’economia tedesca
Scenario sintetico
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Sotto 23.000: rischio inversione del ciclo 2020–2024
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Sopra 24.500: possibile recupero, ma con forza ridotta
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Range probabile nei prossimi mesi: lateralità con bias ribassista
Il DAX, da sempre considerato “la locomotiva trainante dell’Europa”, oggi mostra una dinamica ben più fragile, coerente con un Paese che, tra dazi, valuta forte, consumi deboli e industria sotto pressione, fatica a ritrovare un percorso di crescita stabile.
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