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Si avvicina il 19 aprile 2022 prima "intensa" giornata di stacco dividendi

di Alessandro Chini pubblicato:
3 min

La stagione dei dividendi sta per entrare nel vivo a Piazza Affari. Il periodo aprile-maggio è storicamente quello in cui la maggior parte delle società quotate alla borsa italiana stacca la cedola.

Si avvicina il 19 aprile 2022 prima "intensa" giornata di stacco dividendi

Una gran fetta di queste operazioni si concentrerà nella giornata di lunedì 23 maggio, con alcuni big come Eni, Generali e Intesa Sanpaolo, ma prima ancora anche la giornata di martedì 19 aprile 2022 appare altrettanto interessante.

Chi staccerà il dividendo lunedì 19 Aprile

In questa data infatti saranno ben 8 le società del FTSE Mib che procederanno allo stacco, andando ad influire sul valore dell'indice. Ecco in ordine alfabetico le società interessate e l'ammontare del dividendo: 

  • Banca Mediolanum, dividendo pari a 0,58 euro

  • Banco Bpm dividendo pari a 0,19 euro

  • Campari dividendo pari a 0,06 euro

  • Cnh Industrial dividendo pari a 0,28 euro

  • Ferrari dividendo pari a 1,362 euro

  • Prysmian dividendo pari a 0,55 euro

  • Stellantis dividendo pari a 1,04 euro

  • Unicredit dividendo pari a 0,5380 euro

Oltre alle elencate società del FTSE Mib nella stessa giornata altri due gruppi quotati a Milano saranno interessati dal dividendo: si tratta di Piaggio che staccherà il saldo del dividendo pari a 0,065 euro, dopo l'acconto dello scorso 20 settembre di 0,085 euro, e Maire Tecnimont che staccherà una cedola pari a 0,183 euro.

Dividendi 19 aprile 2022, quali sono i migliori?

Da una rapida analisi degli importi delle suddette cedole, rapportati ai prezzi attuali, si evince come le cedole più golose siano quelle di Stellantis e Banca Mediolanum, pari entrambe al 7,6%, seguite a poca distanza da quella di Banco BPM (7%) e poi da Unicredit (5,65%). Decisamente più contenute le altre, comprese tra lo 0,55% di Campari ed il 2% di Cnh Industrial. Fuori dal FTSE Mib, Maire Tecnimont si presenta con un interessante 6% che merita di essere valutato.

Cerchiamo allora di capire graficamente quali potrebbero essere, tra questi, i titoli che presentano le caratteristiche migliori, ovvero quelli con un potenziale di crescita da qua allo stacco del dividendo, così da risultare ancor più appetibili in termini di investimento.

Cosa dicono i grafici dei titoli in questione

Diciamo subito che i titoli del comparto bancario sono stati fortemente penalizzati dall'inizio della guerra tra Russia e Ucraina e che in questo momento nonostante il tentativo di rimbalzo visto nelle ultime settimane appaiono ancora piuttosto claudicanti e dunque da valutare con attenzione soltanto in caso di ulteriori segnali di ripresa. In termini di forza relativa sono sicuramente indietro rispetto a molti altri dello stesso paniere.

Anche Stellantis sta soffrendo la situazione geopolitica, tanto che il rimbalzo si è per ora fermato sulle prime resistenze in area 15,50/16. Solo oltre tali livelli il quadro grafico migliorerebbe ed il titolo andrebbe rivalutato.

Campari sta risalendo bene dopo l'affondo degli ultimi mesi, ma anche in questo caso è necessario attendere il superamento di area 11,70 per prendere seriamente in considerazione il titolo. Tra l'altro il dividendo in questo caso è piuttosto basso e dunque non particolarmente attraente. Discorso analogo per Ferrari anch'esso impegnato ad abbattere la resistenza a 212 euro oltre la quale i margini di crescita potrebbero ampliarsi, ma anch'esso caratterizzato da un basso dividendo. Ed anche Prysmian, per quanto a contatto con importanti resistenze, presenta caratteristiche simili ai due precedenti.

Cnh Industrial merita un discorso a parte. Il dividendo attorno al 2% non è particolarmente elevato, il titolo però si trova non molto distante dai massimi assoluti (area 16,60) che nelle scorse settimane ne hanno respinto l'attacco ed in caso di superamento di tali ostacoli potrebbe puntare al test in area 19/20. Discese sotto 13 euro invece farebbero accantonare le ambizioni di un pronto riscatto in favore del ritorno a 11,60.

Banca Mediolanum, infine, potrebbe divenire l’attrazione principale se i prezzi trovassero la forza di superare area 8/8,10, resistenza ormai prossima oltre la quale il titolo avrebbe l’opportunità per rilanciarsi nel medio lungo periodo, risultando così quello probabilmente meglio posizionato in questa particolare graduatoria.

In generale dall’osservazione dei grafici non emergono dunque grandi opportunità, meglio allora restare ancora un pò ad osservare in attesa di tempi migliori e di qualche segnale di forza da parte del FTSE Mib in primis (superamento di area 25500/26000).