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Tari 2022: riduzioni, bonus ed esenzioni. Guida completa

di Miriam Ferrari pubblicato:
3 min

Tari 2022, tutto quello che c’è da sapere sulla tassa sui rifiuti: cos’è, come funziona. quali sono le riduzioni, i bonus, le esenzioni previste, e come si paga. Guida completa.

Tari 2022: riduzioni, bonus ed esenzioni. Guida completa

Si avvicina la data di pagamento della prima rata della Tari 2022: ma che cos’è e come funziona la tassa sui rifiuti? Gestita a livello locali dai singoli Comuni italiani, questa tassa consente di eseguire un corretto smaltimento dei rifiuti delle abitazioni private o delle attività commerciali.

La Tari 2022 viene pagata da tutti coloro che detengono “il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo di locali o di aree scoperte operative suscettibili di produrre rifiuti urbani”. Un meccanismo molto simile all’IMU, imposta sugli immobili. Esistono, però, delle riduzioni, bonus ed esenzioni che non tutti conoscono.

Ecco una guida completa alla Tari 2022: come funziona la tassa sui rifiuti, quali sono le agevolazioni dai Comuni e come si paga.

Tari 2022: come funziona e quali sono gli importi

La Tari 2022 è l’imposta che ciascun proprietario di locali o aree scoperte deve pagare per il corretto smaltimento dei rifiuti prodotti: riguarda, quindi, sia i titolari di immobili privati, sia le aziende, gli uffici e qualsiasi altra attività commerciale che produce rifiuti.

La Tari ha un importo variabile in funzione del numero di persone che abitano sotto lo stesso tetto, ai metri quadri della superficie in considerazione e in base alla quantità di rifiuti prodotti dal nucleo familiare. Possiamo distinguere quindi:

  • una quota fissa, che corrisponde alla metratura dell’area calpestabile dell’immobile oggetto di tassazione;

  • una quota variabile, in funzione della quantità di rifiuti prodotti e dal numero di persone che abitano sotto lo stesso tetto.

Bisogna poi considerare due situazioni diverse: se chi paga la Tari 2022 è proprietario dell’immobile, il numero di occupanti da considerare è riportato negli archivi comunali; in caso contrario occorre applicare il principio generale. Perciò si presumono:

  • fino a 45 mq – un solo occupante;

  • da 46 a 60 mq – 2 occupanti;

  • da 61 a 75 mq – 3 occupanti;

  • oltre 76 mq – 4 occupanti.

Tari 2022: quali sono le riduzioni e le esenzioni

I casi di riduzione, esenzione e sconto sulla Tari 2022 sono parecchi: ciascun Comune potrebbe prevederne diversi e vari. Riportiamo i più frequenti.

È prevista la riduzione della Tari 2022 – ovvero la possibilità di pagare un importo più basso – nei casi di registrazione di un servizio smaltimento insufficiente, oppure per saldare i pagamenti del tributo per le seconde case. Nel primo caso la riduzione apportata alla tassa è pari al 20%.

È possibile richiedere l’esenzione dal pagamento – ovvero non pagare il tributo sui rifiuti – nel caso in cui l’abitazione in oggetto risulti disabitata: per essere definita tale, la casa non deve essere arredata e in essa non devono risultare attive utenze di luce, gas o acqua.

Bonus Tari 2022: chi può ottenere l’agevolazione

Non tutti sanno che per quest’anno è stato confermato il bonus Tari 2022, un’agevolazione che spetta alle famiglie che si trovano in difficoltà economica sul pagamento dei tributi. Una sorta di bonus luce e gas ma limitatamente alla tassa comunale.

Per richiedere il bonus Tari 2022 occorre possedere alcuni requisiti:

  • avere un ISEE non superiore a 8.107,5 euro, oppure – in caso di famiglie numerose – un ISEE non superiore a 20.000 euro;

  • essere beneficiari del reddito o della pensione di cittadinanza.

Eventuali modifiche alla normativa dell’agevolazione potrebbero essere state apportate dai singoli Comuni: meglio verificare i requisiti a livello locale prima di richiedere l’agevolazione.

Tari 2022: quando e come si paga

La normativa sul pagamento della Tari 2022 può variare da Comune e Comune: generalmente si paga in due rate semestrali, oppure tre rate annuali (ad aprile, luglio e dicembre), ma è sempre possibile versare la quota in un’unica soluzione.

Ciascun Comune invia al cittadino il modello F24 che permette di effettuare il pagamento della tassa sui rifiuti con codice tributo 3944.

In alternativa è possibile pagare direttamente con l’applicazione PagoPA, scansionando il QR Code riportato sulla fattura di pagamento; sfruttare il bollettino postale, oppure il MAV.