Tenaris resiste ai cali di ieri del petrolio greggio
pubblicato:Generali in rialzo mentre emergono dettagli dell'ops di Mediobanca su Banca Generali

Tenaris attorno alla parità nella seduta di ieri in una sedute caratterizzata da nuovi, forti ribassi del petrolio greggio. Stamane le quotazioni del petrolio rimbalzano e il titolo della società di servizi all'industria oil segna un rialzo dello 0,2% a 14,78 euro.
Ieri Intesa Sanpaolo ha confermato la raccomandazione buy, ma con prezzo obiettivo ridotto da 22,60 a 17,30 euro. Le stime sull'EBITDA sono state tagliate dell'11% e del 21% per il 2025 e 2026 rispettivamente. Gli analisti sottolineano i risultati del primo trimestre oltre le attese ma anche lo scenario incerto sul settore delineato dal management.
Il gruppo ha chiuso il primo trimestre 2025 con ricavi netti pari a 2,922 miliardi di dollari, in crescita del 3% rispetto al quarto trimestre 2024 e in calo del 15% rispetto al primo trimestre 2024.
L'utile netto attribuibile agli azionisti della capogruppo si è attestato a 507 milioni di dollari (-2% t/t e -31% a/a) con un Ebitda a 696 milioni di dollari (-4% t/t e -29% a/a). A fine marzo la posizione finanziaria netta era positiva per 4 miliardi di dollari.
Tenaris, nel breve l'ostacolo principale è a 15 euro
Graficamente il titolo Tenaris ha subito un forte calo ad aprile riportandosi sui livelli di settembre in area 13,80. La successiva reazione non è stata per il momento convincente e si è limitata a ritracciare il 23,6% del ribasso dai top di febbraio, riferimento posto a 15,00 euro, che nel breve periodo rappresenta l'ostacolo principale da oltrepassare per poter ambire ad un recupero più esteso verso 15,90 circa. Solo oltre 16,50, tuttavia, le prospettive tornerebbero a farsi più interessanti anche nel medio lungo termine. Sul fronte dei supporti invece attenzione a quello in area 13,50, la cui violazione aprirebbe al ritorno sui bottom dello scorso anno a 12,00 euro circa.
Generali in rialzo con il risiko
Balzo in avanti per Generali. Il titolo ieri ha guadagnato il 3,22% a 33,64 euro. I prezzi hanno oscillato tra 32,60 e 33,64 euro.
Il presidente di Generali, Andrea Sironi, ha confermato che il Consiglio di Amministrazione del 7 maggio discuterà il processo di valutazione dell’OPS lanciata da Mediobanca su Banca Generali, controllata dal gruppo assicurativo. Sironi non ha fornito ulteriori dettagli, limitandosi a dichiarare che il tema sarà all’ordine del giorno.
Il CdA di Generali costituirà i comitati interni, tra cui quello per le operazioni con parti correlate, incaricato di esaminare l’offerta.
Nel frattempo, è emersa la documentazione dell’operazione con il deposito del documento per le parti correlate di Mediobanca sull’OPS da oltre 6 miliardi di euro, che propone in cambio dei titoli di Banca Generali il 13% di Generali attualmente nel portafoglio di Mediobanca stessa. Il comitato parti correlate di Mediobanca ha espresso parere favorevole all’offerta, ritenendo “ragionevole” il corrispettivo e la congruità delle condizioni.
Il presidente del comitato, Sandro Panizza (in quota Delfin), si è astenuto, pur comprendendo le motivazioni industriali, segnalando la brevità dei tempi di analisi e alcuni dubbi sulle assunzioni di base del piano industriale.
Generali, il titolo supera la resistenza chiave dei 33,02 euro
Generali ieri ha superato la resistenza chiave di quota 33,02, massimo del 3 aprile dal quale era partito il ripiegamento terminato il 7 aprile a 28,17 euro. La rottura di area 33 euro potrebbe segnalare la ripresa dell'uptrend intrapreso dal minimo dello scorso agosto a 21,63 euro. Prossime resistenze a 34,5 e a 37 euro.
Solo ripiegamenti al di sotto di are 32 euro potrebbero mettere in discussione il segnale di forza appena inviato prospettando un nuovo test della media mobile esponenziale a 100 giorni, a 30,30 euro. Supporto successivo a 28,40, media mobile esponenziale a 200 giorni.