Tesla in rally dopo i dati sulle consegne, ma il quadro si complica

di Giovanni Digiacomo pubblicato:
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I numeri vanno bene, ma a fine settembre sono scaduti importati incentivi Usa per l'auto elettrica e il gruppo deve ancora riprendersi dalla flessione dei margini degli ultimi trimestri, mentre Musk sembra guardare altrove dai robot, all'AI. Ecco che succede

Tesla in rally dopo i dati sulle consegne, ma il quadro si complica

Balzo in avvio a Wall Street per Tesla che conferma le spinte rialziste che negli ultimi mesi hanno riportato i prezzi del big dell’auto elettrica su nuovi record cancellando, almeno sui listini newyorchesi, quella crisi di fiducia che ha accompagnato gran parte dell’esperienza del fondatore Elon Musk nella seconda Amministrazione Trump.

L’allungo odierno del titolo a 470,75 dollari (l’azione adesso guadagna l’1,74% e si porta a 467 dollari) non ha raggiunto i top dello scorso dicembre a 488 dollari, ma rappresenta un vertiginoso recupero del 120% dai minimi di aprile a $ 214 dollari.

Tesla, bene le consegne del terzo trimestre, ma ora scadono gli incentivi Usa

Oggi ci sono i numeri. Il gruppo di Austin ha prodotto nel terzo trimestre 447 mila veicoli e ne ha spediti oltre 497 mila al contempo installando ben 12,5 GWh di dispositivi di storage energetico.

Gli operatori del mercato dell’auto elettrica Usa hanno registrato una corsa ai concessionari con la scadenza dell’importante incentivo federale da 7.500 dollari su leasing e acquisti nel settore dell’EV, così come del credito da 4 mila dollari per gli EV usati il 30 settembre. Incentivi federali tanto importanti da modellare il mercato dell’auto elettrica a stelle e strisce e da lasciare intravedere nuove sfide in questa nuova fase.

Tesla ha già dovuto aggiornare i prezzi di listino portando il leasing del top selling Model Y da un range di 479-529 dollari a uno tra 529 e 599 dollari al mese. Se il prezzo finale di vendita non è cambiato la formula diffusa del leasing nel midpoint ha quindi registrato un incremento del 12% quasi, ossia circa 60 dollari in più al mese.

Comunque sia la consegna di 499.099 veicoli nel terzo trimestre mostra una crescita importante delle spedizioni di veicoli del 7,4% rispetto al dato di un anno fa e batte anche le attese degli analisti, che erano ferme al 443.919 veicoli.

Tesla, nel secondo trimestre ricavi -12% e utile -23%

Quanto poi alle performance economiche bisogna fermarsi ai dati al 30 giugno pubblicati lo scorso 23 luglio. Ricavi trimestrali -12% a/a 22,49 miliardi di dollari, un EBITDA adjusted in flessione del 7% a 3,4 miliardi di dollari e un utile per gli azionisti non GAAP in flessione del 23% addirittura a 1,393 miliardi di dollari.

In quell’occasione gli 0,40 dollari per azione di EPS si erano posti esattamente in linea con il consensus degli analisti, dopo due trimestri di delusione. Scontavano comunque un calo del 23%, la reazione del mercato non era stata morbida con vendite che avevano compresso dell’8,3% in giorno le valutazioni della società di Elon Musk.

Da allora però, in poco più di due mesi, l’azione ha registrato un rialzo del 50%, anche se le diffidenze non mancano. D’altronde si parla ancora di un colosso da 1,52 trilioni di dollari di capitalizzazione che quota al multiplo stratosferico di 261 volte l’utile per azione TTM (ossia cumulato negli ultimi quattro trimestre, trailing twelve months, P/E TTM).

Musk intanto guarda ai robot e all'AI

Musk sembra guardare altrove, all’intelligenza artificiale, ai robot, né si può dire che l’Amministrazione Trump sia particolarmente amichevole con la mobilità elettrica o autonoma. Né sono da escludere nuovi problemi 'geopolitici': Propubblica riportava oggi che la SpaceX di Musk avrebbe ricevuto direttamente finanziamenti dalla Repubblica Popolare cinese, sollevando questioni sugli interessi stranieri in uno dei maggiori contractor militari Usa.

In Europa poi va anche peggio e l’endorsment dei mesi scorsi a gruppi di estrema destra come l’AFD tedesca ha portato a un crollo delle vendite in diversi mercati: un -32,6% delle vendite europee nei primi 8 mesi dell’anno 2025 a 133.857 in un mercato dell’auto elettrica europea da 1,13 milioni di veicoli in forte recupero nello stesso periodo (+24,8%).

Ma un interessante articolo del Wall Street Journal di qualche giorno fa rispolverava l’antagonismo di Elon Musk con Mark Zuckerberg (Meta) nel campo dei robot umanoidi.

Non molto tempo fa i due tech lord stavano per sfidarsi fisicamente al Colosseo, ma nel frattempo entrambi hanno vagliato le prospettive futuribili di quest’epoca in evoluzione.

Musk è avvantaggiato sul tema dei robot umanoidi perché la computer vision viene già sviluppata con modelli d’avanguardia per le auto a guida autonoma, ma al tempo stesso Meta, proprio con la EssilorLuxottica e i modelli d’intelligenza artificiale open source Llama ha fatto la propria strada.

Né chiaramente sul fronte dell’AI Musk è rimasto indietro, anzi, il suo GROK, il chatbot sviluppato dalla sua xAi ha 314 miliardi di parametri contro i 70 miliardi di parametri di Llama 3.3.

Il mercato non resta a guardare, ma di certo se Zuckerberg ha parlato di recente di immaginare una superintelligenza per ognuno di noi (una sorta di nuovo servizio…), Musk da molto più tempo non cela la sua passione un po’ anni ’80 per i robot.

Di certo la battaglia a suon di miliardi è soltanto rinviata.