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Tesla affonda a Wall Street. Quali i motivi del sell-off?

di Vanessa Mazzeo pubblicato:
3 min

Tesla ha vissuto ieri la peggior seduta da due anni a questa parte: cosa ha scatenato le vendite?

Tesla affonda a Wall Street. Quali i motivi del sell-off?

Il rientro agli scambi dopo il week-end più lungo del solito legato alle festività del Capodanno, è avvenuto in maniera a dir poco disastrosa per Tesla.

In un mercato che nelle prima seduta del 2023 ha mostrato un andamento debole a Wall Street, in particolare per il Nasdaq Composite che ha ceduto circa tre quarti di punto, non è passata inosservata la pessima performance della società di Elon Musk.

Tesla affondato dalle vendite

Tesla ha terminato le contrattazioni a 108,1 dollari, con un affondo del 12,24%, segnando il maggior ribasso giornaliero da due anni a questa parte.

Il titolo ha di fatto confermato una tendenza ormai che dura da tempo, basti pensare che solo negli ultimi tre mesi dell'anno appena concluso ha più che dimezzato il suo valore, con una flessione di quasi il 54%, mentre nell'intero 2022 ha lasciato sul parterre il 65%.

Cosa ha mandato a fondo Tesla?

Tesla è stato bersagliato dai sell dopo che il gruppo ha reso noto di aver chiuso il 2022 con consegne per circa 1,31 milioni di veicoli. Il dato è in crescita di circa il 40% rispetto al 2021, ma si è attestato al di sotto delle previsioni degli analisti.

Indicazioni simili anche dai dati sulle consegne nel quarto trimestre del 2022, che si sono attestate a 405.278 auto, in rialzo dell'11% rispetto ai tre mesi precedenti, ma al di sotto delle aspettative del consensus piazzate a 420mila-430mila unità.

A fronte di questi numeri si segnala che la produzione di Tesla è salita del 47% nel 2022 e del 43,7% solo negli ultimi 3 mesi dello scorso anno.

Proprio questo dato allarma gli investitori che temono quindi un eccesso di scorte per Tesla, a giudicare dagli ultimi dati sulle vendite.

I timori del mercato

La prospettiva che il gruppo possa accumulare scorte invendute, se confermata nei prossimi aggiornamenti, costringerebbe a ripensare al futuro percorso di crescita di Tesla.

La società peraltro deve fare i conti anche con una concorrenza più agguerrita, senza dimenticare la "distrazione" di Elon Musk per altri affari, con riferimento alla recente acquisizione di Twitter.

Molti analisti hanno infatti puntato il dito contro questa operazione, definita appunto una "distrazione".

Tesla: le banche d'affari tagliano i target sulle consegne

Tornando alle vendite di auto, alcune banche d'affari hanno già rivisto le loro previsioni per l'anno in corso.

Nel dettaglio, Deutsche Bank ha ridotto le stime sulle consegne del 2023 a 1,84 milioni di auto, con una crescita annuale di circa il 40%, al di sotto del 50% indicato da Tesla come target.

Si sono mossi nella stessa direzione i colleghi di Goldman Sachs che hanno rivisitato verso il basso a 1,8 milioni di veicoli le loro aspettative sulle consegne per il 2023, pur mettendo già in conto una ripresa nel secondo trimestre di quest'anno.