TikTok, cosa si sa dell’accordo di Trump con la Cina

di Giovanni Digiacomo pubblicato:
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Rumors su ruolo di Oracle nel consorzio Usa che dovrebbe entrare nel capitale dell'app ed evitarne lo spegnimento

TikTok, cosa si sa dell’accordo di Trump con la Cina

Abbiamo un’intesa di base per un accordo su TikTok”.
“I due leader, il presidente Trump e il presidente Xi parleranno venerdì per completare l’accordo, ma abbiamo una piattaforma di base per l’intesa”. Così il segretario al Tesoro americano Scott Bessent ha annunciato da Madrid l’intesa di massima sul futuro di TikTok, il social media che agli occhi di Washington è una minaccia alla sicurezza nazionale per via del suo controllo cinese che potrebbe portare nella Repubblica Popolare segreti governativi statunitensi, così come una ricca messe di dati commerciali sui milioni di utenti.

Più ‘social’ era nelle stesse ore Donald Trump sul suo network Truth: “Il grande negoziato commerciale in Europa tra Stati Uniti e Cina è andato MOLTO BENE! Si concluderà a breve. È stato raggiunto un accordo su “una certa” società che i giovani del nostro Paese vogliono molto salvare. Saranno molto contenti! Parlerò con il presidente Xi venerdì. La relazione resta molto forte!!!”. 

TikTok, diventa il banco di prova del negoziato Usa-Cina

In realtà i temi sul tavolo a Madrid erano molto più ampi di TikTok, per esempio Bessent ha chiesto ancora una volta un maggiore impegno dell’Europa e ha affermato che gli Stati Uniti non imporranno nuovi dazi sui beni cinesi per frenare gli acquisti di petrolio da parte di Beijing se prima non imporranno nuovi dazi sulle merci cinesi anche Europa ed India.

Bessent ha di nuovo criticato gli acquisti di petrolio russo da parte europea, ma l’annosa questione di TikTok è stata la cartina di tornasole dell’approccio negoziale costruttivo di entrambe le parti e alla fine ha avuto la meglio nelle cronache globali.

D’altronde domani, 17 settembre 2025, sarebbero scaduti i termini per la vendita della maggioranza di TikTok da parte di ByteDance, la società cinese che controlla TikTok, dopo ben tre proroghe volute dallo stesso Trump sulla cessione imposta da una legge di Joe Biden approvata nel 2024, ma poi entrata nel tritacarne dei negoziati commerciali di “The Donald” con la Cina.

TikTok, ipotesi e rumors sull'accordo

In realtà dopo l’intesa di massima di ieri e in attesa della telefonata presidenziale di venerdì prossimo i dettagli noti sono pochi, anche se il quadro generale sembra delinearsi.

La CBS ha riportato, citando fonti vicine al dossier, che ci dovrebbe essere anche Oracle – come ampiamente ipotizzato dai media nei mesi scorsi – nel consorzio di imprenditori Usa che dovrebbero entrare nel capitale di TikTok sottraendone il controllo a ByteDance.

Non è neanche chiaro se ByteDance resterà nel capitale di TikTok o ne dovrà uscire, alcuni analisti ipotizzano il mantenimento di una quota del 20% circa.
Potrebbe essere uno dei particolari da mettere a punto venerdì. Così come la sorte finale dell’algoritmo di TikTok, il vero motore del successo del social network che potrebbe estrarre valore dalle informazioni che raccoglie e facilitarne la monetizzazione, ma anche essere impiegato per scopi più ‘politici’ come l’indirizzamento del consenso.

Entrambi i temi – le quote di ByteDance e l’algoritmo – faranno senza dubbio parte delle intese finali.
Sia la Cina, che gli Stati Uniti devono difendere l’immagine che uscirà fuori dall’accordo, possibilmente anche capitalizzando per il futuro.

TikTok, diversi investitori in campo

Diversi azionisti già presenti in ByteDance dovrebbero fare da pontieri e ripresentarsi nella nuova compagine societaria di TikTok, attualmente la stessa ByteDance indica tra i suoi selezionati investitori Susquehanna International Group (SIG), General Atlantic, KKR, SoftBank. Nelle scorse settimane Reuters aveva parlato di un passo indietro dall’eventuale investimento di Blackstone, che ora potrebbe tornare in partita.

Da definire anche gli assetti del lato cinese di ByteDance, che poi è il più redditizio, con l’app Douyin.

Per i fondatori Yiming Zhang e Rubo Liang sono insomma giornate chiave, ma con oltre 170 milioni di utenti negli Stati Uniti, forse 200 milioni in Europa e più di un miliardo di utenti nel mondo soltanto per TikTok la partita, oltreché economica, è diventata sempre più politica e si intreccia con altri dossier caldi, come quello di Nvidia e con il tavolo strategico dei rapporti tra Cina e Stati Uniti.