Tredicesima, perché di solito è più bassa dello stipendio?

di Alessia Seminara pubblicato:
3 min

Tredicesima, perché spesso è più bassa e non corrisponde allo stipendio pieno? I dettagli sul calcolo della gratifica natalizia.

Tredicesima, perché di solito è più bassa dello stipendio?

Si avvicina dicembre, mese in cui verrà corrisposta la tredicesima mensilità. Si tratta di un importo aggiuntivo previsto oltre allo stipendio, le cui regole di base sono stabilite dai CCNL nazionali per i dipendenti pubblici e privati. La gratifica natalizia, inoltre, spetta anche ai pensionati. Viene spesso indicata come uno stipendio in più, anche se generalmente l’importo non equivale a quello percepito in busta paga. In molti si domandano dunque perché la tredicesima percepita non equivale all’importo della retribuzione stipendiale ma, al contrario, è quasi sempre più bassa. Cerchiamo di rispondere insieme a questa domanda.

Come si calcola la tredicesima

Innanzitutto, per calcolare la tredicesima bisogna sapere che questa sorta di mensilità aggiuntiva viene maturata dai percettori di mese in mese, da gennaio a dicembre.

Questo significa che, ogni mese, ogni lavoratore cumulerà 1/12 della propria gratifica natalizia. Alla fine dell’anno, dunque, chi ha lavorato 12 mesi potrà ottenere l’importo pieno.

È chiaro però che se, ad esempio, un dipendente verrà assunto il 1° maggio, non maturerà l’intero importo, ma solamente 7/12 della sua tredicesima.

Ogni mese, inoltre, il lavoratore cumula un importo che concorre a formare la tredicesima pari ad 1/12 del suo stipendio.

Tredicesima, perché di solito è più bassa dello stipendio?

C’è da considerare poi che, nel calcolo della tredicesima mensilità, sono escluse alcune voci retributive aggiuntive. Non vengono calcolati, ad esempio, straordinari, detrazioni fiscali, congedi non retribuiti e sospensioni dal lavoro.

Per questo, di norma la tredicesima non corrisponde esattamente ad uno stipendio in più, ma è generalmente più bassa rispetto alla retribuzione mensile.

Questo dettaglio, comunque, vale solo per i lavoratori: i pensionati ricevono di solito una gratifica natalizia di importo che equivale al cedolino pensione di dicembre.

Infine ricordiamo che per i lavoratori la mensilità aggiuntiva matura anche in caso di assenza retribuita. Il che significa che, se il dipendente è in congedo matrimoniale o parentale, o in caso di maternità, infortunio o malattia, la tredicesima continua comunque a maturare regolarmente.

Quando verrà pagata

Le date di pagamento della tredicesima mensilità dipendono dal percettore. Infatti, l’accredito varia innanzitutto a seconda del settore di impiego. C’è poi differenza tra la tredicesima pagata ai lavoratori e quella corrisposta ai pensionati.

Di norma, i dipendenti privati riceveranno la gratifica natalizia tra l’1 e il 24 dicembre. Il giorno esatto viene stabilito dal CCNL e anche le aziende hanno una certa discrezionalità quando si tratta di accreditare la tredicesima. Sebbene molte imprese la paghino sotto Natale, alcune preferiscono erogarla in prossimità dell’accredito dello stipendio.

I dipendenti pubblici, invece, dovranno attendere qualche giorno in meno, perché NoiPA di solito paga la gratifica natalizia intorno al 15 dicembre.

Ancor più breve, infine, l’attesa per i pensionati, che riceveranno l’accredito il primo giorno bancabile, quando verrà accreditato l’importo previsto col cedolino pensione di dicembre 2025.

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