Tassa sui pacchi Temu e Shein in Manovra 2026, come funziona e a quanto ammonta

di Alessia Seminara pubblicato:
3 min

Possibile nuova tassa in arrivo per i pacchi Temu, Shein e provenienti da eCommerce extra UE: come funzionerà e a quanto ammonta.

Tassa sui pacchi Temu e Shein in Manovra 2026, come funziona e a quanto ammonta

Si tratta ancora sul numero degli emendamenti proposti relativamente alla bozza della Manovra 2026, ma nella prossima Legge di Bilancio potrebbe trovare posto una nuova tassa che andrebbe a colpire gli italiani che acquistano abitualmente su piattaforme come Temu e Shein. L’obiettivo primario del provvedimento, che mira in realtà ad abolire l’esenzione dai dazi doganali per pacchi di valore inferiore ai 150 euro, servirà a ridurre le cosiddette “spedizioni selvagge” che provengono da Paesi extra UE, come la Cina.

Nuova tassa su pacchi Temu e Shein: la decisione dell’UE

In realtà, la nuova tassa che potrebbe interessare i pacchi provenienti da eCommerce cinesi, quali ad esempio Temu e Shein, non è una novità italiana.

Lo scorso 13 novembre, infatti, i Ministri dell’Economia dei Paesi UE hanno approvato l’abolizione dell’esenzione dai dazi doganali che, ad oggi, è garantita ai pacchi di piccole dimensioni provenienti da Paesi al di fuori dell’Unione.

In questo momento, se il valore della spedizione non supera i 150 euro, non sono previste tasse doganali. Il Consiglio dell’Unione Europea ha però deciso di dare un freno alle numerose spedizioni a basso costo provenienti da Paese extra UE come la Cina.

Per questo, dal 2028 verrà introdotta una piattaforma doganale digitale per introdurre i dazi per i piccoli pacchi provenienti dalla Cina.

Tassa sui pacchi Temu e Shein in Manovra 2026

Tuttavia, sia l’UE che il Governo italiano stanno lavorando ad una possibile introduzione anticipata della novità.

Nel nostro Paese, in particolare, si parla della possibilità di introdurre la tassa su pacchi Temu e Shein, o comunque provenienti da Paesi extra UE, già con la Manovra 2026.

Sembra infatti che la maggioranza voglia inserire nella prossima Legge di Bilancio questa nuova tassa aggiuntiva sui piccoli pacchi con valore entro i 150 euro.

In questo modo, si spera di limitare la spietata concorrenza di portali cinesi che rivendono a prezzi molto bassi prodotto d’abbigliamento e oggettistica. Era stato inizialmente ipotizzato di inserire la tassa all’interno del DDL Concorrenza, ma l’ipotesi non ha poi trovato conferma.

Come funzionerà e a quanto ammonta

Più che di una tassa sui pacchi provenienti da eCommerce quali Temu e Shein, quindi, si parla di abolizione della franchigia per le spedizioni a basso costo. Spedizioni che, tra poche settimane, potrebbero essere costretta a pagare i dazi alla dogana.

Mentre il Ministro Giorgetti ha auspicato “regole europee forti e veloci per arginare l’aggressione extraeuropea che sta invadendo con prodotti a basso costo e senza rispetto delle regole il nostro mercato”, la novità inizia a prendere forma.

Per i consumatori, la novità potrebbe trasformarsi in un sovrapprezzo pari a 2 euro per ogni pacchetto leggero proveniente dagli eCommerce extra UE.

La novità ha già sollevato il malcontento da parte delle associazioni a favore dei consumatori.

Il presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona, ha notato come “I dazi danneggiano sempre i consumatori, costretti a pagare prezzi artificiosamente maggiorati per colpa di una decisione politica protezionistica, in barba al libero mercato e alla concorrenza”.

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