Vola il cemento su prospettive ricostruzione Gaza

di Simone Ferradini pubblicato:
2 min

Cementir è la favorita del mercato: ha impianti vicini alla zona di conflitto e la possibilità di aumentare la produzione

Vola il cemento su prospettive ricostruzione Gaza

Mattinata positiva per Buzzi e decisamente esaltante per Cementir Holding in Borsa. Anche gli altri principali titoli europei del settore dei materiali per costruzione si muovono al rialzo, anche se in misura meno marcata. A fomentare gli acquisti è l'annuncio di Trump secondo cui Hamas e Israele hanno siglato un accordo per la prima fase del processo di pace a Gaza, aprendo la strada alla fine delle operazioni militari, al rilascio degli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi (sulle modalità non si sa ancora nulla) e all'ingresso degli aiuti umanitari a Gaza.

Anche la Russia appoggia l'accordo

Hamas ha già dato l'assenso all'accordo, mentre il governo israeliano si riunirà oggi per decidere di aderire: se anche questo tassello andrà al suo posto ci sarà l'immediato cessate il fuoco. L'agenzia russa Interfax riferisce che il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha affermato che Mosca supporta l'accordo Hamas-Israele.

Per ricostruire Gaza servono materiali

Dunque ottime notizie dal Medio Oriente. Ma come mai i titoli dei gruppi attivi nella produzione di cemento e materiali per costruzioni si muovono al rialzo? Il motivo è semplice e anche un po' cinico: la prospettiva di stop alle operazioni militari a Gaza preconizza l'avvio della ricostruzione e quindi un incremento della domanda di cemento et similia. L'altra domanda che sorge spontanea è: perchè una differenza così grande tra il rialzo di Buzzi e quello di Cementir?

Cementir ha impianti e capacità da sfruttare vicino a Gaza

La risposta va probabilmente cercata nella distribuzione geografica della capacità produttiva dei due gruppi. Buzzi non ha impianti nell'area (i più vicini si trovano in Italia e Algeria), mentre Cementir produce 1,1 milioni di tonnellate di cemento bianco in Egitto e 5,4 milioni di cemento grigio in Turchia (circa il 40% della sua capacità produttiva).

Inoltre Matteo Bonizzoni, capo dell'ufficio studi italiano di Kepler Cheuvreux, ha detto a Reuters che a suo tempo l'a.d. di Cementir aveva affermato che il gruppo ha un potenziale di crescita nei volumi in caso di cessate il fuoco in Palestina, Siria o Ucraina.