Wall Street ai massimi storici tra tregua commerciale, taglio dei tassi e rally delle Big Tech
pubblicato:Borse Usa ai massimi, nonostante l’euforia dei mercati, le valutazioni elevate e la concentrazione dei rendimenti tuttavia suggeriscono prudenza: titoli difensivi e dividendi restano strumenti chiave per affrontare possibili inversioni di sentiment

Wall Street ai massimi storici: ottimismo commerciale e attese per la Fed alimentano il rally
I principali indici di Wall Street hanno toccato nuovi record, spinti dal rinnovato clima di distensione tra Stati Uniti e Cina e dalle attese per un imminente taglio dei tassi da parte della Federal Reserve.
Il presidente Donald Trump e il leader cinese Xi Jinping si incontreranno giovedì per siglare un accordo preliminare che dovrebbe sospendere i dazi più severi e i controlli sulle esportazioni cinesi di terre rare, segnando una tregua in uno dei fronti più strategici della guerra commerciale.
A livello globale, la settimana è cruciale anche per le politiche monetarie: BoJ, BoC, BCE e Fed annunceranno le proprie decisioni sui tassi, ma l’attenzione resta concentrata su Washington, dove il mercato prezza un taglio di 25 punti base nel corridoio dei Fed Funds a 3,75–4,00%, insieme a un possibile annuncio di fine del quantitative tightening (QT).
Le recenti letture sull’inflazione Usa, più fredde delle attese (+0,3% m/m e +3,0% a/a), hanno rafforzato la convinzione che la Fed adotterà un tono più accomodante.
Le trimestrali delle Big Tech e le valutazioni record dell’S&P 500
L’attenzione degli operatori è rivolta anche alla stagione delle trimestrali, con cinque dei “Magnifici 7” — tra cui Microsoft, Alphabet, Meta, Amazon e Apple — che pubblicheranno i risultati tra mercoledì e giovedì.
Queste società rappresentano quasi il 35% del peso dell’S&P 500, che dovrebbe registrare una crescita degli utili del 10,4% nel terzo trimestre (vs. 8,8% stimato in precedenza, fonte LSEG).
Sul fronte delle valutazioni, tuttavia, emergono segnali di eccesso: l’S&P 500 tratta a 24 volte gli utili forward a 12 mesi, un premio del 42% rispetto alla media ventennale. Il settore tecnologico è il più sopravvalutato (+66% rispetto alla media storica), seguito da industriali, comunicazioni e consumi discrezionali — tutti sopra il 40%. Solo l’energia è in controtendenza (-8% rispetto alla media ventennale).
Questo contesto invita a una certa cautela, con il rischio che una sorpresa negativa nei tassi o nelle guidance societarie inneschi prese di profitto.
Rifugio nei dividendi e rotazione difensiva
Gli investitori preoccupati da un possibile storno guardano ai titoli difensivi e ai dividendi come protezione. I settori con i rendimenti più elevati sono Consumer Staples, Energy, Real Estate e Utilities, insieme all’indice S&P 500 Value.
Tra i titoli a maggiore rendimento (con payout ratio ≤75%) figurano Comcast, EOG Resources, ExxonMobil, Hasbro e Merck & Co.
L’idea è che, in un mercato iper-valutato, la ricerca di rendimento stabile possa agire da cuscinetto contro le correzioni improvvise, soprattutto in presenza di un rallentamento economico o di un cambio nel sentiment di rischio.
Tregua sulle terre rare: stop ai timori di carenza
Sul fronte geopolitico, l’accordo commerciale include anche la sospensione dei controlli sulle terre rare, materiali fondamentali per veicoli elettrici, difesa e tecnologie avanzate.
La notizia ha pesato sulle società minerarie americane, che avevano beneficiato delle tensioni sino-americane: Critical Metals, Ramaco Resources, Niocorp Developments, MP Materials e USA Rare Earth hanno registrato cali importanti.
La Cina, che oggi raffina oltre il 90% delle terre rare mondiali, ha ampliato le restrizioni all’export per consolidare la propria leadership industriale. Gli Stati Uniti, che contano una sola miniera operativa, restano indietro nella creazione di una filiera domestica completa — nonostante gli accordi recenti con MP Materials, Lithium Americas e altri player strategici.
Conclusione – Rally sostenuto ma fragile
La combinazione di distensione commerciale, attese per tassi più bassi e stagione degli utili robusta continua a sostenere i mercati azionari globali. Tuttavia, con valutazioni ai massimi pluriennali e liquidità ancora concentrata su pochi titoli megacap, il rischio di una correzione non è da escludere.
Per gli investitori più prudenti, la diversificazione in settori difensivi e titoli ad alto dividendo rimane una strategia efficace per affrontare possibili inversioni di sentiment in un contesto di mercato che appare sempre più guidato da narrativa e aspettative.
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