Webuild, buone nuove sul Ponte (ma non solo) incoraggiano i corsi
pubblicato:Il DL Infrastrutture punta ad aprire entro l'estate i cantieri da 13,5 miliardi. La metà dei lavori dovrebbe andare a Webuild. Ma il gruppo procede su molti altri fronti e di recente ha confermato la guidance 2025

Ancora acquisti su Webuild a Piazza Affari: il titolo del maggiore general contractor privato d’Italia segna un rialzo del 2% a 3,58 euro dopo un massimo a 3,66 euro, non lontano dai massimi storici di marzo a 3,724.
A scaldare i corsi di oggi almeno due notizie. La prima sui passi avanti compiuti nella difficile Linea C di Roma, dove è stata completata la prima fase delle pareti della Stazione Venezia. In corso sono anche i test sui circa 3 chilometri di linea dalla Stazione San Giovanni già operativa. La Linea C è un progetto complesso che taglia la capitale da sud-est a nord-ovest per 17 chilometri sottoterra e per 9 in superficie. A febbraio la Giunta di Roma Capitale (il Comune) ha approvato lo schema di convenzione da quasi 4 miliardi di euro con il Ministero dei Trasporti per nuove tratte e per l’adeguamento contrattuale per maggiori costi della tratta T3.
Webuild, spunti positivi dal dossier Ponte sullo Stretto
Novità giungono anche sul fronte del Ponte sullo Stretto di Messina. Ieri il governo, nell’ambito di lavori per l’accelerazione sulle infrastrutture previste dal PNRR, ha approvato “misure urgenti per garantire la tempestiva operatività della società Stretto di Messina S.p.A. e assicurare il rispetto del cronoprogramma relativo alla realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria”.
In particolare è stato approvato il decreto legge Infrastrutture che intende accelerare i lavori anche al Ponte. Diverse le previsioni del dossier i cui costi aggiornati con l’ultima manovra finanziaria sono a 13,5 miliardi.
Dopo gli ultimi via libera ambientali a Via e Vinca, le carte dovrebbero passare per l’autorizzazione finale al Cipess alla fine di giugno e così da permettere, come ha annunciato il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, di avviare i lavori questa estate. L’ente appaltante non sarà però la società Stretto di Messina Spa, ma più verosimilmente l’Anas.
A Webuild dovrebbe toccare più della metà dei lavori e gli analisti di Equita, che sul titolo hanno un prezzo obiettivo da 4,1 euro con un consiglio di acquisto (buy) hanno ricordato che il progetto, pur così importante, non è ancora incluso nel backlog della società e verosimilmente lo sarà soltanto con il via libera del Cipess.
Anche Banca Akros ha confermato un accumulate con prezzo obiettivo a 3,8 euro e Mediobanca un outperform. La media di consensus raccolta dalla società supera i 4 euro di prezzo obiettivo.
Webuild, confermata di recente la guidance 2025
A Webuild d’altronde non mancano i lavori. Venerdì scorso il gruppo ha comunicato l’avvio dei lavori al viadotto più importante dell’autostrada Ragusa-Catania, affidati dall’Anas. Si aggiungono a quelli sul raddoppio ferroviario Palermo-Catania-Messina. Per un totale di 8 progetti da 6,9 miliardi solo in Sicilia.
Già al 31 marzo scorso il gruppo Webuild contava nuovi ordini per 5 miliardi di euro da inizio anno, di cui la metà in Italia, ma altri 1,2 miliardi in Medioriente, altri 1,1 miliardi in Australia e 200 milioni in Nord America.
Del primo trimestre non si sa molto altro, oltre alla dichiarazione di una pipeline commerciale da 162 miliardi di euro di cui 34 miliardi di euro di gare in attesa di aggiudicazione.
Il gruppo Webuild il 14 maggio ha comunque confermato la guidance finanziaria 2025 (che appunto non ha nel backlog il Ponte), che prevede ricavi superiori ai 12,5 miliardi di euro, un ebitda oltre gli 1,1 miliardi di euro e una posizione di cassa netta superiore ai 700 milioni di euro.
Non è poco visto che significa una crescita dei ricavi di oltre il 4% e una dell’ebitda di circa il 10%