1° novembre 2025 in busta paga, come viene retribuita la festività di Ognissanti

di Alessia Seminara pubblicato:
3 min

Festività di Ognissanti sullo stipendio, ecco come viene retribuito il 1° novembre 2025 in busta paga.

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La festività di Ognissanti, tutti gli anni, desta numerosi interrogativi nei lavoratori, che si domandano spesso come verrà retribuito il 1° novembre 2025 in busta paga. Bisogna innanzitutto chiarire che c’è una differenza tra i lavoratori che nel giorno festivo presteranno servizio e coloro che, invece, godranno della festività. Scopriamo quindi come viene calcolata in busta paga la festività del primo giorno di novembre.

Busta paga, come viene retribuito il 1° novembre 2025

Innanzitutto, è bene chiarire che il 1° novembre 2025 cade di sabato. Non tutti i lavoratori hanno la stessa gestione delle festività che cadono in un giorno di riposo o in un giorno lavorativo. La differenza tra chi lavora dal lunedì al venerdì e chi include anche il sabato tra i giorni lavorati è quindi fondamentale per capire cosa spetta in busta paga.

Da questa considerazione iniziale è facile comprendere che alcuni lavoratori riceveranno una maggiorazione in busta paga, mentre per chi lavorerà effettivamente il giorno di Ognissanti è previsto un compenso aggiuntivo.

Ricordiamo che, secondo quanto disposto dalla Legge n. 260 del 27 maggio 1949, i giorni festivi retribuiti in busta paga sono i seguenti:

  • 1° Gennaio, Capodanno

  • 6 Gennaio, Epifania

  • Lunedì di Pasqua, Giorno dell’Angelo

  • 25 Aprile, Anniversario della Liberazione d’Italia

  • 1° Maggio, Festa dei Lavoratori

  • 2 Giugno, Festa della Repubblica

  • 15 Agosto, Ferragosto

  • 1° Novembre, Ognissanti

  • 8 Dicembre, Immacolata Concezione

  • 25 Dicembre, Natale

  • 26 Dicembre, Santo Stefano.

A questo elenco bisogna poi aggiungere la festa del Santo Patrono, che dipende dal Comune dove si trova la sede di lavoro.

Gli effetti della festività di Ognissanti sullo stipendio

Secondo quanto disposto dalla Legge n. 260 del 1949, che disciplina le festività civili e religiose, la retribuzione spetta anche in caso di non prestazione lavorativa.

In sostanza, anche se il 1° novembre 2025 non si lavora, il compenso giornaliero è comunque dovuto. Tuttavia, la normativa è applicata con modalità differenti a seconda della tipologia di contratto collettivo e della collocazione della festività nel calendario settimanale.

Quando la festività cade in un giorno già non lavorativo, come un sabato o una domenica, le cose si complicano. Ed è proprio ciò che accade nel 2025, dove il 1° novembre coincide con il sabato.

Quest'anno, chi non presterà servizio ma lavora dal lunedì al sabato, riceverà una retribuzione piena pur non lavorando.

Per chi, invece, lavora dal lunedì al venerdì, le regole cambiano a seconda del CCNL di riferimento. Alcuni contratti prevedono una somma aggiuntiva che viene corrisposta per la festività, mentre altri non prevedono tale maggiorazione.

Le maggiorazioni per chi lavorerà

Diverso è invece il caso dei lavoratori che presteranno servizio il 1° novembre 2025.

In questo caso, i contratti collettivi di riferimento stabiliranno le maggiorazioni che valgono non solo per la festa di Ognissanti, ma per tutte le festività lavorate.

Non possiamo fare però un discorso generale, perché ciascun CCNL prevede una maggiorazione differente.

In generale, comunque, la maggiorazione per lavoro festivo va dal 30 al 50%.

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