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Azioni auto elettriche: sono davvero così interessanti?

di Enrico Danna pubblicato:
3 min

Che il nostro sia un pianeta malato, è cosa risaputa da diverso tempo. Negli ultimi anni, però, stiamo assistendo ad un cambio di direzione, specie per quanto riguarda la mobilità. Le case automobilistiche, infatti, hanno iniziato a puntare decisamente sul comparto dell’elettrico. Tutto ciò è ottimo a livello di impatto ambientale, ma lo è anche da un punto di vista del business? E, per un investitore, questo settore può rappresentare una interessante opportunità di guadagno? 

Azioni auto elettriche: sono davvero così interessanti?

Auto elettriche: il futuro è green 

Come già evidenziato, da alcuni anni, le case automobilistiche hanno sposato la causa del "green". Un po’ per scelta, un po’ per forza, chi prima, chi dopo, le aziende del settore hanno iniziato ad investire concretamente su una mobilità più sostenibile e decisamente meno impattante a livello ambientale. 

Le limitazioni alla circolazione disposte in relazione ai veicoli più obsoleti e maggiormente inquinanti hanno, del resto, costretto anche i consumatori a percorrere altre vie, ricercando, essi stessi, forme di mobilità alternative. 

Da qui alla fine di questo decennio, si stima che le auto elettriche acquisiranno un peso decisamente rilevante all’interno del parco veicoli globale anche in virtù dei divieti che verranno imposti alla produzione di mezzi alimentati a benzina o diesel

Ecco che quindi, si prospettano anni di cambiamenti importanti, non solo a livello di scelte etiche ma anche sul fronte del business. Tale aspetto riguarderà in prima battuta le aziende produttrici ma anche, di rimando, i risparmiatori che accedono ai mercati finanziari. 

Auto elettriche: quale impatto per le case automobilistiche? 

In base a quanto espresso, viene spontaneo chiedersi quale potrà essere l’impatto di queste azioni sul business e sulla redditività delle case automobilistiche. 

Si può affermare che, almeno in questa fase, nella quale si assiste e si assisterà ad un ricambio del parco veicoli globale, questo non si tradurrà in un incremento di numeri in relazione alle attività vendute. 

Insomma, a livello di volumi, probabilmente non ci saranno incrementi, se non successivamente. Anzi, nel breve, questa fase di transizione dai veicoli a benzina o diesel a quelli elettrici potrebbe avere impatti negativi sui conti aziendali. 

Al momento, infatti, i costi per la produzione di auto elettriche, sia a livello di ricerca e sviluppo, sia a livello di componentistica (costo delle materie prime molto elevato, si pensi ad esempio alle batterie al litio) sono più elevati rispetto a quelli sostenuti per produrre le classiche vetture dotate di motore a combustione. 

Solo quando il mercato avrà raggiunto volumi importanti relativamente all’elettrico, si potrà assistere ad una inversione di tendenza e alla generazione di profitti interessanti.  

Azioni auto elettriche: opportunità per i risparmiatori? 

Analizzata la materia dal punto di vista delle aziende produttrici, occorre fare alcune valutazioni posizionandosi dalla parte del risparmiatore che investe in borsa o comunque sui mercati finanziari. 

Se, come anticipato, nel breve le case automobilistiche non trarranno benefici dalla fase di transizione, è ovvio come, anche gli investitori, non possano aspettarsi risultati importanti dall’acquisto di titoli inerenti a tale settore. 

Potrebbe essere maggiormente interessante, invece, valutare l’opportunità di investire su quelle aziende che producono la componentistica per le auto elettrica. Fondamentale, però, in tal senso, è puntare su quelle aziende che, in tale ambito, si sono guadagnate una posizione dominante a livello di mercato

Esistono fondi ed etf a tema in grado di offrire al risparmiatore un buon ventaglio di possibilità. In alternativa, si può ricorrere al classico “fai da te” che, ovviamente, necessita di una maggiore raccolta di informazioni, studio e approfondimento dell’argomento. 

Qualunque sia la strada identificata, è bene ricordarsi che, un eventuale investimento nel settore, deve avere una visione temporale di medio lungo periodo e comportare una forma di diversificazione all’interno di una corretta pianificazione finanziaria del proprio portafoglio.