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Bollette, 110€ di risparmio con le Tutele Graduali: cosa cambia per i clienti dal 1° luglio

di Alessia Seminara pubblicato:
3 min

Dal 1° luglio, il servizio a Tutele Graduali offrirà un risparmio di 110€ per i clienti non vulnerabili. Scopri come cambieranno le bollette.

Bollette, 110€ di risparmio con le Tutele Graduali: cosa cambia per i clienti dal 1° luglio

Dal prossimo mese di luglio 2024, il servizio di Maggior Tutela non sarà più disponibile per gli utenti non vulnerabili. Questo non significa che gli italiani, per le proprie bollette della luce, dovranno necessariamente scegliere un fornitore del mercato libero. Tutti coloro che non effettueranno alcuna scelta passeranno in automatico ad un nuovo servizio, quello delle Tutele Graduali.

A ben vedere, si tratta di un’opzione più conveniente rispetto al mercato libero. In questo articolo scopriremo perché e analizzeremo il risparmio atteso per coloro che “sceglieranno di non scegliere”, passando automaticamente al Servizio a Tutele Graduali.

Bollette: componenti e vantaggi del servizio a Tutele Graduali

Non è ancora chiaro quali saranno, con esattezza i dettagli in merito al servizio a Tutele Graduali, che dal 1° luglio scatterà in automatico per coloro che non sceglieranno un operatore del mercato libero.

Ogni dettaglio lascia intendere che il passaggio al mercato libero dell’energia potrebbe rivelarsi poco conveniente per le bollette dei consumatori. Lo ha concluso un recente studio di Assoutenti.

Tale passaggio non è comunque obbligatorio dato che, come abbiamo anticipato, a partire da luglio chi non ha effettuato alcuna scelta verrà automaticamente assegnato alle Tutele Graduali.

Sebbene non si sappia, ad oggi, quali saranno le condizioni economiche garantite da questo servizio, il Presidente di ARERA Stefano Besseghini ha già dato qualche anticipazione in merito.

Il servizio a Tutele Graduali, spesso indicato anche con l’acronimo Stg, prevede due componenti di prezzo che si aggiungono alle altre componenti uguali per tutte le offerte. Abbiamo una prima componente atta a coprire i costi di approvvigionamento e il cosiddetto parametro gamma.

Questo secondo parametro riguarda i costi di commercializzazione, e deriva dalle offerte dei diversi operatori. Anche se, per una stima precisa del parametro gamma, dovremo attendere il prossimo mese dato che il parametro cambia, al momento ha un importo negativo di -73 euro.

Bollette, 110€ di risparmio con le Tutele Graduali: cosa cambia per i clienti dal 1° luglio

Tuttavia, questa componente non ha valore negativo per i clienti attualmente in tutela, dato che oggi il parametro per la Maggior Tutela è pari a 58 euro.

La questione si traduce con un risparmio che, ad oggi, è equivale a circa 130 euro. Tuttavia, ha notato Besseghini, si tratta di stime, e a breve il parametro verrà sicuramente rivalutato.

In ogni caso, è possibile ipotizzare che, a partire dal 1° luglio 2024, per le bollette di coloro che sceglieranno le Tutele Graduali, il risparmio sarà di circa 110 euro.

ARERA intende infatti portare il parametro a 39 euro: in tal modo, secondo il Presidente Besseghini, “il differenziale con Stg si collocherebbe nell’intorno dei 110 euro”.

Implicazioni per i consumatori non vulnerabili e vulnerabili

Il Presidente di ARERA ha inoltre dato ulteriori indicazioni per i clienti che passeranno alle Tutele Graduali. Sulle bollette verranno infatti fornite tutte le informazioni utili sul fornitore che ha vinto l’asta per quella determinata zona.

In questo modo, i consumatori non vulnerabili potranno familiarizzare con il fornitore che si occuperà, in quella specifica area geografica, del Stg.

Nulla cambierà, invece, per gli utenti cosiddetti vulnerabili, che resteranno nel regime di Maggior Tutela. Regime che, in base a quanto detto fino ad ora, risulta meno conveniente rispetto al Servizio a Tutele Graduali.

Tuttavia, la Maggior Tutela non ha carattere di temporaneità, una caratteristica che invece è propria delle Tutele Graduali.

In futuro, inoltre, si potrebbe anche prevedere un’asta per i vulnerabili, per la creazione di un nuovo servizio di vulnerabilità. Questa novità, comunque, non arriverà prima del 2025.

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