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Bonus pellet: cos’è, come funziona e a chi spetta

di Miriam Ferraripubblicato:

Esiste davvero un bonus pellet? Che cos’è, come funziona e a chi spetta questa agevolazione? Ecco tutto quello che c’è da sapere per risparmiare sulle spese di riscaldamento e ridurre il consumo di gas.

Bonus pellet: cos’è, come funziona e a chi spetta

Nelle ultime settimane si sta parlando di un bonus pellet per risparmiare sulle spese di riscaldamento e per evitare di utilizzare massivamente il gas: ma esiste davvero? Che cos’è e come funziona?

In realtà non esiste un vero e proprio bonus pellet – almeno per il momento – ma si possono adottare dei piccoli accorgimenti per risparmiare sul riscaldamento e ridurre il consumo di gas, in modo da alleggerire il peso delle bollette. Così alcune Regioni hanno introdotto il bonus caldaia o il bonus stufa a pellet, oppure degli incentivi per il riscaldamento.

Ecco cos’è e come funziona il bonus pellet, perché se ne parla e quali sono le alternative al gas per risparmiare sul riscaldamento.

Bonus pellet: che cos’è e come funziona

Quello che viene definito bonus pellet è in realtà un pacchetto di agevolazioni che permettono di risparmiare sulle spese di riscaldamento, riducendo il consumo di gas e sfruttando i combustibili fossili.

Mentre alcune Regioni, come la Basilicata, hanno introdotto delle iniziative che permettono di ottenere gas gratis ai cittadini; in altri casi il risparmio deriva dallo sfruttamento delle fonti rinnovabili.

Infatti, il pellet è un materiale green che deriva dagli scarti del legno: questi ultimi vengono pressati meccanicamente per divenire dei cilindri dal diametro di circa 7 millimetri. Grazie al pellet è possibile riscaldare la propria abitazione godendo di prezzi più vantaggiosi rispetto al gas, al metano o alle altre forme di riscaldamento. L’impatto ambientale è decisamente più basso.

Chiaramente occorre avere un’adeguata canna fumaria per sfruttare il pellet, una stufa o una caldaia ad alta efficienza: di qui gli incentivi per l’utilizzo di questo materiale.

Bonus pellet: incentivi per le stufe e le caldaie

Per poter sfruttare il riscaldamento con pellet è necessario dotarsi di una canna fumaria, oppure di stufe o caldaie ad alta efficienza: a tal fine esistono degli incentivi per risparmiare.

Basti pensare al conto termico, un’agevolazione che permette di recuperare fino al 65% delle somme spese per la sostituzione di impianti ad alta efficienza energetica (caldaie o stufe a biomasse) che permettono di sfruttare i combustibili fossili.

In aggiunta al conto termico, alcune Regioni italiane hanno previsto la possibilità di cumulare anche altri incentivi: questo è il caso del Veneto, della Lombardia e dell’Emilia Romagna.

Infine, anche il pacchetto dei bonus casa comprende un’agevolazione per risparmiare su tali spese: grazie all’Ecobonus, su una spesa massima di 30 mila euro è possibile ottenere una detrazione al 65% per quanto riguarda gli interventi di riqualificazione energetica.

Pellet, prezzo in salita: conviene ancora?

In seguito agli aumenti sul costo del pellet, possiamo ancora confermare la convenienza di questo combustibile fossile per il riscaldamento?

Come avvenuto per le altre fonti di energia, anche il prezzo del pellet è salito nel corso del 2022: si è passati a 3-5 euro per 15kg, fino a 10-15 euro attuali. Tra le cause che hanno influito maggiormente sull’aumento dei costi vi sono il blocco delle importazioni e le sanzioni alla Russia, oltre al fatto che le aziende spendono mediamente il 50% in più per la sua produzione.

Nonostante l’aumento del prezzo del pellet, questa alternativa al gas risulta ancora piuttosto conveniente.

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