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Borsa italiana: i dividendi del primo trimestre 2023

di Enrico Danna pubblicato:
3 min

I dividendi sono un aspetto molto importante in un investimento azionario. Peccato che, molte volte, si sottovaluti il peso di questo fattore e si utilizzino esclusivamente parametri di “pancia” per scegliere quale o quali azioni andare ad acquistare.

Borsa italiana: i dividendi del primo trimestre 2023

Dividendi: che cosa sono e come si incassano 

Il dividendo non è altro che la remunerazione che, periodicamente, una società quotata sul mercato borsistico, riconosce ai detentori delle proprie azioni

In termini più specifici, rappresenta il diritto dell’azionista di partecipare alla distribuzione degli utili realizzati da una determinata società di cui, egli, possiede le azioni, ovvero una quota di capitale. 

La condizione essenziale è avere la titolarità delle azioni il giorno dello stacco del dividendo stesso.

Ricordiamo inoltre che il dividendo che viene comunicato dalla Società che lo distribuisce è sempre unitario e quindi, al singolo azionista, viene pagato in relazione al numero di azioni detenute

L’incasso quindi avviene con un semplice accredito sul conto corrente collegato al deposito titoli sul quale sono caricate le azioni che lo hanno maturato.

Essendo ormai tutta la procedura automatizzata e dematerializzata, non esiste più la possibilità di recarsi in banca con il singolo certificato azionario e presentare la cedola per l’incasso (non esiste nulla di cartaceo ormai). 

Dividendi: perché sono importanti 

Perché i dividendi rivestono una importanza così fondamentale? 

Innanzitutto, occorre evidenziare come, non tutte le società distribuiscano dividendi. Essi vengono stabiliti e corrisposti sulla base dell’andamento della gestione sociale e del risultato d’esercizio. 

Una Società in perdita e quindi con risultati economici negativi, non distribuirà di certo dividendi. 

Si tratta quindi, di un primo elemento che permette di valutare lo stato di salute di una determinata azienda nel tempo e trarre utili indicazioni su come operare in borsa.

Non bisogna scordarsi, poi, che, al di là del guadagno in linea capitale (dato dalla differenza positiva tra prezzo di vendita e d’acquisto), il dividendo, rappresenta quel rendimento (cedola) sul quale l’azionista può contare ogni anno (a meno di risultati economici aziendali nettamente negativi). 

Aziende come quelle bancarie e finanziarie, ad esempio, staccano dividendi decisamente interessanti che quindi, contribuiscono a rendere l’investimento più remunerativo o, nel caso di andamento negativo dei corsi del titolo, a mitigarne la perdita (reale o potenziale). 

Piazza Affari: i dividendi del I trimestre 2023 

La maggior parte delle società quotate in borsa, paga il dividendo agli azionisti in via annuale. 

Vi sono però aziende che, sulla falsariga di quanto accade sul mercato americano, scelgono di corrispondere i dividendi agli azionisti in via trimestrale. 

Nel primo trimestre del nuovo anno, lo stacco dividendi riguarda colossi del mercato quotati a Piazza Affari. 

Nello specifico, staccheranno il dividendo Banca Generali, Enel, Eni, Snam e Stm. 

Enel stacca l’acconto relativo all’esercizio 2022. Nello specifico, viene proposto un dividendo pari a euro 0,20 per azione con data di stacco 23 gennaio.

Stesso discorso per Snam, con identica data di stacco ma con un acconto unitario relativo all’anno 2022 pari a euro 0,11 per azione. 

Banca Generali propone un dividendo pari ad euro 0,80 per azione (seconda tranche dell’esercizio 2021) la cui data di stacco sarà il 20 febbraio. 

Eni staccherà a marzo la terza tranche dell’esercizio 2022, con un dividendo unitario proposto di euro 0,22 ad azione

Infine, Stm, staccherà il 20 marzo la quarta tranche del dividendo relativo all’esercizio 2021, per un importo unitario pari a 0,06 dollari (in questo caso c’è da considerare anche il possibile gain o loss relativo al cambio euro/dollaro). 

 

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