Dichiarazione dei redditi, arriva il nuovo chatbot AI del Fisco
pubblicato:Cambia tutto per la dichiarazione dei redditi con l'introduzione del nuovo chatbot AI del Fisco: come funziona il nuovo strumento del MEF.

Nel maggio 2025, il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha introdotto un innovativo assistente virtuale basato sull'Intelligenza Artificiale, progettato per supportare funzionari e dirigenti nell'analisi dei dati fiscali dei contribuenti italiani. Il nuovo chatbot AI del Fisco rappresenta un passo avanti verso la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione: migliorerà l'efficienza nell'elaborazione della dichiarazione dei redditi e aiuterà a fornire un supporto decisionale più accurato per le politiche fiscali.
Introdotto il nuovo chatbot AI del Fisco
L'obiettivo principale dell'assistente virtuale è facilitare l'analisi delle oltre 30 milioni di attestazioni reddituali presentate annualmente dai contribuenti italiani.
Attraverso l'automazione e l'Intelligenza Artificiale, il MEF mira a ridurre i tempi di elaborazione dei dati fiscali, a migliorare la precisione nell'identificazione di anomalie e discrepanze e ad alleggerire il carico di lavoro dei funzionari, permettendo loro di concentrarsi su attività a maggior valore aggiunto.
Inoltre, il progetto nasce dalla volontà dell’esecutivo di ottenere supporto nella formulazione di politiche fiscali basate su dati concreti.
La crescente complessità delle dichiarazioni fiscali e l'aumento del volume di dati hanno reso necessario l'adozione di strumenti tecnologici avanzati. Il MEF, in collaborazione con Sogei, ha sviluppato questo assistente virtuale per garantire una gestione più efficace delle informazioni fiscali.
Come funziona il chatbot del MEF
Il chatbot del MEF si basa su una combinazione di tecnologie avanzate. Innanzitutto, si basa su Large Language Models, noti anche come LLM, cioè dei modelli linguistici di grandi dimensioni che comprendono e generano testo in linguaggio naturale, con lo scopo di facilitare l'interazione con gli utenti.
Inoltre, il chatbot del Fisco per la gestione della dichiarazione dei redditi si basa silla Retrieval-Augmented Generation, una tecnica che combina la generazione di testo con il recupero di informazioni da fonti esterne. In questo modo, si potenziano pertinenza e accuratezza delle risposte.
Grazie a queste tecnologie e all’Intelligenza Artificiale, ci sono molte cose che il nuovo assistente virtuale del Fisco può fare.
Innanzitutto, il chatbot può analizzare documenti testuali e dati aggregati relativi alle dichiarazioni fiscali.
Servirà anche per generare rapporti dettagliati, rappresentazioni grafiche e cartine geografiche che suddividono i contribuenti per fasce di reddito, area geografica, età e sesso.
Infine, potrà fornire risposte a domande specifiche, complete di dati processati e visualizzazioni, al fine di migliorare la comprensione e l'utilizzo delle informazioni fiscali.
Dichiarazione dei redditi e chatbot AI: le implicazioni per i contribuenti
Viene spontaneo, a questo punto, chiedersi cosa cambierà per i contribuenti italiani con l’introduzione del nuovo strumento del Fisco per la gestione della dichiarazione dei redditi.
Ovviamente, l’uso del chatbot AI nei controlli fiscali consentirà al Fisco una maggiore precisione nell'identificazione di anomalie e discrepanze.
Verranno cioè individuate più facilmente eventuali incongruenze: il sistema è in grado di rilevare errori formali o discrepanze tra i redditi dichiarati e quelli verificabili tramite altre fonti.
Professionisti, lavoratori autonomi e imprese in settori ad alto rischio di evasione fiscale saranno probabilmente oggetto di controlli più frequenti.