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Criptovalute, la SEC approva anche gli ETF sull’Ethereum

di Giovanni Digiacomo pubblicato:
3 min

Passo fondamentale negli States per i nuovi Exchange Traded Product sulla seconda criptovaluta del mondo, per la quotazione potrebbe servire ancora qualche settimana. I rumors avevano già mosso l'ETH da qualche giorno, ma molti sperano in nuovi flussi come per gli ETF sul Bitcoin

Criptovalute, la SEC approva anche gli ETF sull’Ethereum

Alla fine anche gli ETF sull’Ethereum hanno ottenuto il via libera della SEC, la Consob degli Stati Uniti, alla negoziazione. Per la seconda criptovaluta del mondo era quasi inevitabile l’ok dopo l’approvazione dei primi ETF su Bitcoin fisici qualche tempo fa.

Criptovalute, i mercati si aspettavano novità sull'Ethereum

Il via libera dell’Authority di ieri sera però non è arrivato all’improvviso e la seconda criptovaluta del mondo aveva già assorbito gran parte delle notizie prima dell’ok della SEC. Lunedì 20 maggio alle 8 del mattino ETH valeva ancora su Coinbase 3.145 dollari, ma alle 8 del giorno dopo, martedì 21 maggio, valeva 3.645 dollari: un rally di del 15,9% in 24 ore.

Non si tratta di movimenti da poco. La capitalizzazione di mercato dell'Ethereum è di 410 miliardi di dollari circa un terzo di quella del Bitcoin ed è quindi un protagonista mondiale del mercato delle crypto e delle applicazioni in blockchain, anche grazie a diverse innovazioni specifiche.

Cosa era successo? C’è la fila per l’approvazione di questi ETF su crypto, ma proprio lunedì scorso la SEC all’improvviso ha chiesto ulteriori informazioni su alcune richieste su questi ETF, in vista delle scadenze per la pronuncia, scatenando quindi le voci su un imminente via libera e gli acquisti. Quando il via libera ieri sera è davvero arrivato i movimenti erano stati in gran parte prezzati.

Criptovalute, sulla seconda del mondo il primo (parziale) via libera

Chiedono l’approvazione di ETF sull’Ethereum diversi colossi di mercato: Nyse Arca chiede alla SEC di quotare gli ETF di questo tipo di Grayscale e Bitwise; il Nasdaq chiede la quotazione di ETF di iShares; BZX chiede di mettere sul mercato gli Exchange Traded Product su questa criptovaluta di VanEck, di Ark 21Shares, di Invesco, di Fidelity e di Franklin. Per tutti ieri sera arriva l’ok della SEC al listing “on an accelerated basis”.

In realtà è una tappa importante ma non ancora definitiva. Sostanzialmente ieri la SEC per tutti questi emittenti ha approvato un modulo chiamato 19b-4 (“Rule 19b-4”) previsto dal Securities Exchange act del 1934.

La Consob statunitense ha infatti chiesto a tutti i fondi che intendono quotare strumenti basati sul Bitcoin di dimostrare che esistono dei meccanismi di sorveglianza completi per prevenire frodi e manipolazioni. Ogni mercato regolato degli Stati Uniti ha in materia le proprie regole, come nel caso del CME, il Chicago Mercantile Exchange.

La SEC ha per esempio verificato l’elevata correlazione tra il mercato dei future sulla seconda criptovaluta del mondo inserito nel CME e i prezzi su piattaforme spot come Coinbase e Kraken, questo è rilevante per collegare la sorveglianza di quella Borsa contro frodi e manipolazioni al mercato spot della criptovaluta.

E' stato comunque tenuto in considerazione un ampio ventaglio di argomenti sui rischi di manipolazione e si è guardato anche all’efficienza energetica e ambientale del meccanismo di proof-of-stake dell’Ethereum molto meno impattante del proof-of-work necessario a minare i Bitcoin.

Va precisato comunque che il via libera di ieri alle proposte delle Borse USA alla SEC non permette da oggi la contrattazione di ETF sulla seconda criptovaluta del mondo, ma è un passaggio fondamentale in questa ottica. Come ha chiarito l’analista di Bloomberg James Seyffart dopo l’approvazione del modulo 19b-d servirà il via libera al modulo S-1 che potrebbe richiedere dalle due settimane in sù, forse anche mesi.

A questo punto però la strada per i nuovi ETF sembra già tracciata. La speranza degli investitori è che attragga miliardi di nuovi flussi, quando gli emittenti dovranno comprare le criptovalute fisiche per coprire i relativi Eschange Traded Fund, come già accaduto per il Bitcoin. Se il successo si ripeterà però ad oggi è tutto da dimostrare e oggi il -4,28% della seconda criptovaluta del mondo conferma qualche diffidenza.