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Quali garanzie si hanno quando fallisce una banca?

di Miriam Ferrari pubblicato:
3 min

Quali sono le garanzie a tutela dei risparmiatori quando fallisce una banca? Ecco tutto quello che c'è da sapere per salvare il denaro e tutelare la propria posizione.

Quali garanzie si hanno quando fallisce una banca?

Dopo il fallimento della Silicon Valley Bank, sono molti i risparmiatori preoccupati dal possibile crollo di altri istituti bancari: quali sono le garanzie per i depositanti in queste situazioni?

Nonostante le banche siano sempre fortemente controllate a livello nazionale e internazionale, esiste sempre un margine di rischio di credito da considerare nel momento in cui si sceglie una banca piuttosto che un altro.

Dopo aver analizzato quali sono le migliori banche italiane ed europee, andiamo a scoprire quali sono le garanzie (previste dalla legge) in Italia e negli Stati Uniti.

Cosa succede dopo il fallimento di una banca?

Non è la prima volta che assistiamo al fallimento di una banca: l'ultimo episodio riguarda la Silicon Valley Bank.

Che cosa succede e cosa si può fare quando una banca fallisce?

In primis, il risparmiatore deve conoscere le misure di salvaguardia finanziare e minimizzazione delle perdite che sono disponibili in Italia o all'estero.

Per esempio, in Italia esiste il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) che permette ai depositanti di ottenere un rimborso del denaro, dopo il crollo della banca, entro una certa soglia limite. la tutela è estesa anche ai conti deposito liberi o vincolati e persino agli assegni bancari.

Negli USA, invece, gli organi volti a tutelare i depositanti dal fallimento di una banca sono il Tesoro, la Fed e la Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC).

Quali sono le garanzie per i depositanti negli USA

Per quanto riguarda gli Stati Uniti, le prime autorità a intervenire subito dopo il crollo della Silicon Valley Bank sono state - appunto - il Tesoro, la Fed e la Federal Deposit Insurance Corporation. Il Chapter 11 è la principale norma fallimentare dello United States Code degli Stati Uniti.

Quali sono le tutele per i depositanti dopo il fallimento di una banca americana?

Fortunatamente sono previste delle garanzie e dei rimborsi successivi al crollo di un istituto bancario, entro una certa soglia limite.

A farsi carico delle procedure successive al fallimento di un istituto bancario americano è la Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC). Il Fondo di Garanzia sui Depositi garantisce la restituzione fino a un massimo di 250 mila dollari.

Nel 2010, inoltre, è stato approvato il Dodd-Frank Act, con il quale venne istituito un nuovo organo di protezione dei consumatori nel settore finanziario: il Consumer Financial Protection Bureau (CFPB).

Quali sono le garanzie italiane e come funziona il FITD

Anche in Italia, nel caso di fallimento di una banca, è possibile ottenere tutela e rimborso sul credito: la normativa di riferimento è direttiva 2014/49/UE, recepita nel Testo Unico Bancario.

Sono due i sistemi di garanzie sui depositi italiano, ovvero il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) e il Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo (FGDCC).

Al FITD aderiscono tutte le banche italiane (qui è disponibile l'elenco completo), eccetto quelle cooperative.

Questo fondo agisce entro 7 giorni dal fallimento della banca stessa e per appellarsi ad esso non è necessaria alcuna richiesta: il procedimento è automatico.

I depositanti vengono rimborsati quando una banca aderente è sottoposta a liquidazione coatta amministrativa. La garanzia si limita a un massimo di 100 mila euro per ciascun depositante. Tale soglia si innalza a 200 mila euro nel caso di conti cointestati.

Cosa fare quando fallisce una banca?

Riassumendo, cosa si può fare quando fallisce una banca e come è meglio tutelarsi in queste situazioni?

La scelta migliore per ciascun correntista è quella di depositare i propri risparmi presso gli istituti più solidi e differenziare il portafoglio scegliendo più di un istituto.

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