Ferrari giù dal podio a Monza e in Borsa

di Simone Ferradini pubblicato:
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Dopo lo smacco del quarto posto del GP di ieri le azioni della rossa perdono terreno a Piazza Affari

Ferrari giù dal podio a Monza e in Borsa

Inizio di settimana difficile per Ferrari, così come lo è stato il fine settimana di gare. Ieri si è infatti svolto il Gran Premio d'Italia di Formula 1 sulla pista di Monza dove le rosse hanno trionfato ben 20 volte, facendo di quella del Cavallino la squadra più vittoriosa in assoluto. Quest'anno (e non solo) però la Ferrari non è abbastanza competitiva per competere per la vittoria.

Le monoposto di Maranello sono infatti costrette a battagliare con Mercedes e Red Bull per la seconda posizione della classifica costruttori, a distanza siderale dalla McLaren che domina la Formula 1 con ampio margine. Ieri a spuntarla è stato Verstappen con la sua Red Bull, davanti alle due McLaren di Norris e Piastri. Ai piedi del podio per soli 4 secondi il ferrarista Leclerc mentre il compagno di squadra Hamilton è finito sesto alle spalle di Russel con la Mercedes.

La Formula 1 conta poco in Borsa

Ferrari a Piazza Affari sembra accusare lo macco della "medaglia di legno" ma in realtà si tratta del prolungamento della flessione di venerdì rispetto al rimbalzo dai minimi toccati il 1° agosto: da allora il titolo è arrivato a guadagnare quasi il 17%. La precisazione è doverosa in quanto le azioni Ferrari non hanno mai subito il contraccolpo (negativo o positivo) dei risultati delle gare di Formula 1. A guidare il titolo sono nè più nè meno le notizie che muovono le altre azioni. E infatti il crollo accusato a cavallo tra luglio e agosto (-16% circa sul minimo del 1° agosto) era stato generato dai deludenti risultati del secondo trimestre.

Risultati trim2 deludenti, focus sulla prossima trimestrale

Ferrari ha infatti archiviato il periodo aprile-giugno con ricavi in rialzo del 4,4% a/a a 1,787 miliardi di euro (ma il consensus era fissato a 1,82 miliardi), in rallentamento rispetto al trimestre precedente se confrontato con il +9% del semestre. Sotto le attese anche l'utile per azione a 2,38 euro (consensus 2,40), in rialzo del 4% a/a contro il +11% del semestre. Il gruppo ha confermato la guidance 2025 rimuovendo il rischio potenziale da 0,5% sui margini alla luce del recente accordo USA-UE sui dazi. Ora l'attenzione degli operatori, più che sul prossimo Gran Premio a Baku in Azerbaigian il 21 settembre, è focalizzata sui risultati del terzo trimestre in calendario il 4 novembre.

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