Gas sui minimi dal 2024

di Simone Ferradini pubblicato:
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Le buone prospettive di pace in Ucraina e l'aumento delle esportazioni del Mozambico

Gas sui minimi dal 2024

La prima ondata di freddo intenso dell'inverno 2025-2026 è arrivata ma il caro-riscaldamento fa meno paura. Si perché in contemporanea con l'abbassamento delle temperature si assiste anche alla netta flessione del prezzo del gas, materia prima determinante per l'alimentazione delle caldaie a gas e per la produzione di elettricità utilizzata in altri sistemi di riscaldamento. Il Dutch TTF Natural Gas Futures scadenza dicembre (il più scambiato in questo momento) è sceso stamattina sotto i 30 euro/MWh, toccando i minimi da maggio 2024.

Segnali di ottimismo dai negoziati sull'Ucraina

A favorire la discesa del gas contribuiscono diversi fattori. In primis i segnali positivi giunti nel fine settimana da Ginevra dove le delegazioni di USA e Ucraina stanno discutendo il piano americano in 28 punti per porre fine all'invasione russa: le dichiarazioni ufficiali parlano di progressi significativi.

La fine della guerra potrebbe preludere poi alla rimozione delle sanzioni EU contro Mosca e alla riattivazione delle importazioni di gas tramite i gasdotti del Mare del Nord. Lo stop al gas russo è stato il principale fattore alla base dell'esplosione del prezzo del gas di tre anni (sfiorata quota 350 euro/MWh) e del ritorno dell'inflazione su livelli abbandonati a inizio anni '80.

Il Mozambico spinge sul gas liquefatto

Oltre a questo segnaliamo anche altri elementi come l'ok del Mozambico alla realizzazione di infrastrutture per il trasporto del gas. Si tratta di una concessione trentennale per la realizzazione e gestione di un terminal LNG, depositi e un gasdotto verso il Sud Africa. Le opere contribuiranno a facilitare l'esportazione di LNG prodotto nel Rovuma Basin, dove operano tra le atre Eni, ExxonMobil, TotalEnergies.

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