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INPS, rivalutazione pensioni 2023: tabelle, importi, calcoli da fare

di Miriam Ferraripubblicato:

Pensioni in aumento da gennaio 2023: INPS ha comunicato le rivalutazioni provvisorie sugli assegni con importi, tabelle e calcoli da eseguire. Di quanto aumenta la pensione dal prossimo anno?

INPS, rivalutazione pensioni 2023: tabelle, importi, calcoli da fare

Tabella dei Contenuti

Sono in arrivo le stime sulle rivalutazioni delle pensioni dal 1° gennaio 2023: l’assegno è in aumento, con importi crescenti anche a tre cifre. A comunicare i primi dati è stata l’ultima circolare dell’INPS, del 26 ottobre scorso.

Sin dagli ultimi mesi del 2022 (da ottobre a dicembre), comunque, le pensioni sono in aumento del 2% per effetto dell’anticipo della perequazione previsto dal decreto aiuti bis; mentre da novembre INPS pagherà anche gli arretrati dal 1° gennaio al 30 settembre 2022 per recuperare la differenza dello 0,2%.

Come cambia l’assegno dal prossimo anno? Ecco le tabelle, i calcoli e gli importi della rivalutazione delle pensioni dal 1° gennaio 2023.

Rivalutazione pensioni 2023: come funziona

La rivalutazione delle pensioni viene comunemente chiamata “perequazione”: grazie a questo strumento è possibile tutelare il potere d’acquisto delle pensioni stesse.

Infatti, ogni anno i prezzi dei beni possono aumentare o diminuire in base all’inflazione, e dunque anche gli assegni devono essere rimodulati in tal senso, per mantenere il proprio potere d’acquisto.

A partire dal 1° gennaio 2023 è attesa la rivalutazione delle pensioni che dovrà tenere conto, oltre che dell’aumento dei prezzi dei generi alimentari, anche sull’aumento sulle bollette, e della guerra in Ucraina.

Tutti questi fattori potrebbero portare all’aumento dell’assegno con importi fino a tre cifre, ma occorre specificare che il tasso di perequazione potrebbe essere più basso del previsto a causa dell’anticipo degli aumenti sulle pensioni di ottobre, novembre e dicembre 2022.

Rivalutazione pensioni 2023: a quanto ammonta?

Nelle prossime settimane l’INPS dovrebbe confermare il tasso di rivalutazione delle pensioni definitivo per il 2023, ma sin da oggi stanno emergendo diverse ipotesi in merito.

Con questo tasso sarà possibile definire le tabelle degli aumenti, gli importi esatti e i calcoli da eseguire per scoprire di quanto aumentano gli assegni.

Si stima, per esempio, un’inflazione ormai all’8%, e questo tasso dovrebbe quindi essere applicato direttamente sugli assegni pensionistici dal 1° gennaio 2023. Questo tasso, però, potrebbe essere più basso a causa degli anticipi di perequazione negli ultimi messi dell’anno.

Il legislatore, inoltre, ha voluto limitare gli aumenti delle pensioni per coloro che percepiscono assegni più alti: nello specifico come dalla tabella seguente.

Tasso di rivalutazione

100%

90%

75%

Trattamenti pensionistici

inferiori a 4 volte il minimo

compresi tra 4 e 5 volte il minimo

superiori a 5 volte il minimo

Considerando che ad oggi il trattamento minimo è pari a 518,58 euro, la perequazione dovrebbe riguardare gli assegni inferiori a 2.227,28 euro.

Oltre questa soglia l’aumento scenderebbe al 90%, mentre al di sopra di 2.784,10 euro si passerebbe al 75%.

Tabelle rivalutazione pensioni dal 1° gennaio 2023

Per quanto riguarda le tabelle degli aumenti legati alla rivalutazione delle pensioni 2023, siamo già in grado di ipotizzare i calcoli da eseguire e gli importi di cui si potrà beneficiare.

Tutti i trattamenti previdenziali godranno dell’aumento, a prescindere dal fatto che abbiano ottenuto un piccolo anticipo di perequazione negli ultimi mesi del 2022. Ecco come potrebbero cambiare gli assegni dal 1° gennaio 2023:

Importi 2022

Importi 2023

Trattamento minimo

518,58 euro

556,82 euro

Assegno sociale

468,10 euro

505,55 euro

Invalidità totali

659 euro

711,72 euro

Invalidi parziali

291 euro

314,28 euro

Pensione di accompagnamento

525 euro

567 euro

Indennità di frequenza

291 euro

314,28 euro

Quando parliamo di trattamento minimo facciamo riferimento a un assegno pensionistico di importo pari a 518,58 euro, che aumenterebbe – per effetto delle perequazione – a 556,82 euro.

L’assegno sociale, che ad oggi equivale a 468,10 euro al mese, potrebbe arrivare a 505,55 euro; mentre l’invalidità civile potrebbe passare da 291,69 euro a 315,02 euro. La pensione di accompagnamento nel 2023 potrebbe arrivare a 567 euro. 

Ma si tratta appunto di indiscrezioni che dovranno essere poi confermate dalle tabelle ufficiali INPS.

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