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Pensioni e assegno straordinario di solidarietà: quando conviene

di Amanda Sarni pubblicato:
3 min

Attualmente è possibile evidenziare dei casi in cui potrebbe essere conveniente per i pensionati decidere di aderire all’assegno straordinario di solidarietà. Capire quando può essere vantaggioso decidere di entrare nel cosiddetto Fondo di Solidarietà è essenziale per poter beneficiare di tali contributi.

Pensioni e assegno straordinario di solidarietà: quando conviene

Molto spesso diventa essenziale per i lavoratori valutare anche alcune alternative che potrebbero essere particolarmente vantaggiose al fine di andare prima in pensione, o comunque iniziare a ricevere da parte dell’INPS una parte di trattamenti e prestazioni economiche prima del raggiungimento di tutti i requisiti per la pensione. È questo appunto il caso dell’assegno di solidarietà.

A questo proposito, all’interno del seguente articolo andremo a fornire una panoramica generale in riferimento alle principali caratteristiche che attualmente contraddistinguono il Fondo di solidarietà, ponendo particolare attenzione anche ai benefici e ai vantaggi connessi all’adesione a tale fondo da parte di alcune categorie di pensionati.

In tal senso, quindi, saranno anche messe in evidenza anche tutti i requisiti e le condizioni che dovranno essere rispettate dai pensionati che hanno intenzione a tutti gli effetti di poter aderire al riconoscimento dell’assegno straordinario di solidarietà.

Come funziona l’assegno straordinario di solidarietà

Dunque, oggi si sente tanto parlare dei Fondi di solidarietà bilaterali, ma è importante domandarsi effettivamente come funziona l’assegno straordinario di solidarietà?

Si tratta, dunque, di una prestazione economica che si pone all’interno del panorama dei processi di agevolazione all’esodo. Ciò significa che tale trattamento economico si pone come obiettivo quello di andare ad accompagnare il cittadino che sta svolgendo un’attività lavorativa fino al raggiungimento di tutte le condizioni ed i requisiti pensionistici ordinari, fino ad una durata complessiva di cinque anni, fatta eccezione di alcune categorie per cui è stata prevista una durata di sette anni.

In tal senso, occorre anche chiarire che l’assegno straordinario di solidarietà viene erogato e pagato direttamente da parte dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale per conto del Fondo di solidarietà. Per quanto concerne gli importi, invece, questi saranno pari all’importo netto della pensione che il lavoratore in questione dovrebbe andare a percepire una volta che raggiungerà tutti i requisiti richiesti per la pensione, a prescindere che essa sia di vecchiaia o anticipata.

Inoltre, vale la pena anche di specificare che questo assegno straordinario viene effettivamente erogato in 13 mensilità, a partire dal primo giorno successivo del mese dopo rispetto a quello in cui è terminato il rapporto di lavoro del soggetto a cui fa riferimento.

A chi spetta l’assegno straordinario di solidarietà per i pensionati

Dopo aver analizzato e ripercorso le principali peculiarità tipiche dell’assegno straordinario di solidarietà, è importante anche chiarire quali sono i cittadini che potrebbero accedere ai vantaggi tipici del riconoscimento dell’assegno.

A questo proposito, innanzitutto è necessario sottolineare che si tratta di una prestazione di tipo economico che viene erogata esclusivamente nei confronti di quei pensionati che hanno preso la decisione di aderire agli appena citati Fondi di solidarietà bilaterali. Nello specifico, si intendono inclusi esclusivamente quei fondi riconosciuti all’interno dell’articolo 26 del decreto legislativo numero 148 del 2015.

Nello specifico, l’assegno straordinario di solidarietà viene erogato verso quelle categorie di lavoratori che raggiungono i requisiti per il pensionamento di vecchiaia (attualmente fissati all’età di 67 anni) oppure per il pensionamento anticipato (con un’età di 42 anni e 10 mesi di vita contributiva per gli uomini e di 41 anni e 10 mesi di vita contributiva per le donne).