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Pensioni gennaio 2023, pagamento in ritardo e niente aumento: cosa sta succedendo

di Miriam Ferrari pubblicato:
3 min

Che cosa sta succedendo in INPS? Il pagamento delle pensioni di gennaio arriva in ritardo e senza l'aumento della rivalutazione. Per quale motivo? Facciamo chiarezza.

Pensioni gennaio 2023, pagamento in ritardo e niente aumento: cosa sta succedendo

Alcuni quotidiani hanno annunciato l'arrivo in ritardo dei pagamenti delle pensioni di gennaio 2023, ma per quale motivo?

Solitamente l'assegno viene pagato nel primo giorno bancabile del mese (in Banca), oppure seguendo il consueto calendario per il ritiro dell'assegno (in Posta).

Non solo: pare che alcuni titolari di trattamenti pensionistici non abbiamo visualizzato l'aumento dovuto alla perequazione sul cedolino pensione già online sul sito dell'INPS: che cosa sta succedendo?

Facciamo chiarezza: ecco quando arrivano le pensioni a gennaio 2023, perché c'è un giorno di ritardo e quando scattano gli aumenti.

Pagamento pensioni gennaio 2023 in ritardo: ecco il motivo

Parlare di ritardo nel pagamento delle pensioni di gennaio 2023 non è corretto: infatti, come ogni nuovo anno, a gennaio l'accredito delle pensioni per chi attende il pagamento sul conto corrente slitta di un giorno.

Sappiamo, infatti, che solitamente i pagamenti avvengono il primo giorno bancabile del mese, ovvero l'1, il 2 o il 3 se si tratta di sabato o domenica.

Il 1° gennaio 2023 cade di domenica, ciò significa che i pagamenti delle pensioni slittano al 2 gennaio 2023, ovvero il primo giorno bancabile del mese.

Ma per il primo mese dell'anno il pagamento arriva sempre in ritardo (al secondo giorno bancabile del mese) per permettere all'INPS di effettuare tutti i calcoli di rivalutazione a aumento sull'assegno. Nessun ritardo, quindi, ma solo una prassi consolidata da anni.

Pensioni gennaio 2023: quando arriva il pagamento?

Ma allora quando arriva il pagamento delle pensioni per chi attende l'accredito sul conto corrente bancario?

La data da segnare in rosso sul calendario è il 3 gennaio 2023, secondo giorno bancabile del mese. Nessun ritardo sulla tabella di marcia.

Il calendario cambia, invece, per coloro che ritirano l'assegno presso le Poste: in questo caso occorre seguire l'ordine alfabeti per iniziale del cognome.

Data di pagamento

Chi ritira l'assegno

lunedì 2 gennaio 2023

cognomi dalla A alla B

martedì 3 gennaio 2023

cognomi dalla C alla D

mercoledì 4 gennaio 2023

cognomi dalla E alla K

giovedì 5 gennaio 2023

cognomi dalla L alla O

sabato 7 gennaio 2023 (solo mattina)

cognomi dalla P alla R

lunedì 9 gennaio 2023

cognomi dalla S alla Z

Pensioni gennaio 2023 senza aumento: per quale motivo?

Un altro problema segnalato da numerosi titolari di trattamenti previdenziali riguarda il mancato inserimento dell'aumento nel cedolino pensioni gennaio 2023: cosa sta succedendo?

A partire dal 1° gennaio 2023, infatti, si attende la rivalutazione delle pensioni al 7,3% (meno il 2% già anticipato) per tutti gli assegni fino a 4 volte il trattamento minimo, ovvero fino a 2.101,52 euro lordi.

Alcuni pensionati, però, non hanno visualizzato l'aumento degli importi: perché? Cona la circolare numero 135/2022, INPS ha comunicato che gli aumenti partiranno da gennaio 2023 per coloro che percepiscono un assegno fino a 4 volte il minimo e i ritardi sono legati all'approvazione della Legge di Bilancio 2023.

Infatti, solitamente la rivalutazione è al 100% per tutti, ma con il Governo Meloni sono state definite 6 diverse fasce di rivalutazione che comportano calcoli differenti per INPS.

L'accredito dell'aumento per i titolari dei trattamenti superiori a 4 volte il minimo ci saranno, ma nei mesi successivi a gennaio 2023. Probabilmente saranno previsti già da febbraio 2023, o al più da marzo 2023.

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