Piazza Affari accelera al ribasso nel finale: Trump tuona contro la Cina

di Simone Ferradini pubblicato:
3 min

Borsa italiana in netta flessione. Il FTSE MIB ha chiuso a -1,74% (performance settimanale -2,80%), il FTSE Italia All-Share a -1,73%, il FTSE Italia Mid Cap a -1,62% e il FTSE Italia STAR -2,20%.

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Male anche le altre principali Borse europee: EURO STOXX 50 -1,68%; Londra (FTSE 100) -0,86%; Francoforte (DAX) -1,50%; Parigi (CAC 40) -1,53%; Madrid (IBEX 35) -0,69%.

Wall Street negativa dopo la chiusura delle Borse europee: S&P 500 -1,6%, NASDAQ Composite -2,2%, Dow Jones Industrial -1,0%.

I principali dati macroeconomici pubblicati oggi

L'Università del Michigan ha comunicato che a ottobre l'indice di fiducia dei consumatori USA (dato preliminare) si è attestato a 55,0 punti dopo i 55,1 punti del dato finale di settembre e contro i 54,2 punti del consensus.

Secondo quanto comunicato dall'Istituto Nazionale di Statistica (Istat), in agosto la produzione industriale è calata a sorpresa in Italia del 2,7% annuo, contro il progresso dello 0,9% di luglio (0,7% il declino di giugno) e il rialzo dello 0,5% del consensus. Su base sequenziale la produzione industriale è invece scesa del 2,4% contro il precedente incremento dello 0,4% (0,2% in giugno) e la flessione dello 0,3% stimata dagli economisti.

Borsa italiana, i titoli in evidenza

Brusca accelerazione ribassista nel finale di seduta delle Borse europee a causa dell'ennesima intemerata di Trump: il funambolico presidente americano ha prospettato l'annullamento dell'incontro con l'omologo Xi Jinping in programma tra due settimane in Corea del Sud a causa dell'atteggiamento "molto ostile" della Cina sulle terre rare. Trump ha dichiarato che potrebbe essere costretto a controbattere le loro mosse: il mercato teme una ritorsione a suon di minacce di dazi.

Il sell-off finale ha colpito duramente Stellantis -7,27% che era stata protagonista di un avvio decisamente positivo grazie alla stima relativa alle consegne di veicoli nel terzo trimestre pari a 1,3 milioni, +13% rispetto allo stesso periodo del 2024, in virtù soprattutto del contributo del Nord America.

Affondano anche i petroliferi con il greggio sui minimi da maggio-giugno: i future dicembre segnano per il Brent 63,15 $/barile, per il WTI 58,95 $/barile. Eni -2,76%, Saipem -4,04%, mentre su Tenaris -5,22% a 14,7050 euro Exane BNP Paribas peggiora il giudizio da outperform a neutral e riduce dell'8% il prezzo obiettivo a 17 euro. Gli analisti hanno aumentato le stime di utile per azione per gli esercizi 2025 e 2026 ma ritengono la concorrente Vallourec -3,6% meglio posizionata.

Si confermano molto deboli i titoli del settore difesa dopo l'accordo per il cessate il fuoco a Gaza (Leonardo -4,65%, Fincantieri -3,94%, Avio -13,34%) mentre guadagna ulteriore terreno Cementir Holding +2,85%, la principale beneficiaria delle prospettive di ricostruzione nei territori attaccati da Israele: il gruppo bergamasco produce 1,1 milioni di tonnellate di cemento bianco in Egitto e 5,4 milioni di cemento grigio in Turchia (circa il 40% della sua capacità produttiva), quindi è in posizione strategicamente favorevole per cogliere l'opportunità.

In controtendenza i difensivi Enel +0,75%, Italgas +1,36%, Snam +0,86%, Terna +0,71%.

Euro in recupero, bene il BTP

Euro in recupero nel finale dal minimo dal 5 agosto contro dollaro a 1,1542 toccato giovedì sera. EUR/USD al momento segna 1,1615 circa.

BTP e spread in divergenza. Il rendimento del decennale segna 3,48% (chiusura precedente a 3,52%), lo spread sul Bund 84 bp (82) (dati MTS).

Materie prime: petrolio e gas in calo, oro sotto il recente record

Petrolio in decisa correzione, scende sui minimi da maggio-giugno: i future dicembre segnano per il Brent 63,15 $/barile, per il WTI 58,95 $/barile.

Gas debole. Il Dutch TTF Natural Gas Future novembre segna 31,945 euro/MWh, -1,4% rispetto alla chiusura precedente (32,363).

Oro sotto il record a 4059 dollari/oncia toccato mercoledì pomeriggio. Prezzo attuale a 4002 dollari/oncia (oro spot).